Per consolidarli ora servono detassazione e politiche per il lavoro. Confindustria Romagna: buono l’andamento di produzione e fatturato.
Segnali complessivamente positivi, sia per il fatturato sia per la produzione, che mettono in evidenza la dinamicità del territorio della Romagna con tutte le sue peculiarità. È quello che riporta l’indagine congiunturale dell’area vasta realizzata dal Centro Studi e dal Servizio Economico di Confindustria Romagna ed espressione del campione di imprese di Rimini e Ravenna associate per il periodo consuntivo primo semestre 2018 e previsioni secondo semestre 2018. Per quanto riguarda l’area riminese emerge un buon andamento della produzione e del fatturato anche se con percentuali più contenute rispetto all’ultima indagine in linea con il trend di rallentamento dello sviluppo registrato a livello nazionale. Si evidenzia una buona tenuta del fatturato interno e una ripresa di quello estero.
Area vasta: nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 crescono fatturato totale (+4,3%), produzione (+2,9%), occupazione (4,4%) e ordini (46,8%). Nelle previsioni per il secondo semestre 2018 la produzione viene prevista stazionaria da un 44,7% delle imprese e in aumento dal 43,3%; l’occupazione è stazionaria per il 66,5% del campione e in crescita per il 28,4%; gli ordini per il 46,1% sono stazionari e per il 45,5% in aumento.
Rimini: nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 crescono fatturato totale (+ 5,6%), produzione (+3%), occupazione (+6,3%) e ordini totali in aumento per il 60,7% del campione. Il grado di internazionalizzazione si attesta al 57%.
Nelle previsioni: la produzione viene vista in aumento dal 53,4% delle imprese; ordini in crescita per il 54,1% del campione; occupazione stazionaria per il 61,3% del campione e in crescita per il 29%.
IL PRESIDENTE MAGGIOLI
“Le imprese della Romagna, come evidenziano i dati – commenta Paolo Maggioli Presidente Confindustria Romagna – continuano ad essere attive e a lavorare con impegno per creare valore per il territorio. E l’indagine presentata nella stessa occasione dimostra che la Romagna è tra i territori europei più performanti eccellendo in diversi campi. I nostri pregi migliori sono sicuramente l’intraprendenza, la voglia di fare, lo spirito innovativo. Ma dobbiamo abituarci meglio a coniugare le individualità e peculiarità dei singoli territori con un’idea di sistema e intenti condivisi”.
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE
Un territorio che vuole essere competitivo e che vuole attrarre deve necessariamente avere infrastrutture adeguate e quindi essere facilmente raggiungibile. “Fra queste l’aeroporto è fondamentale. La notizia della concessione del Fellini ad Airiminum per i prossimi trent’anni è sicuramente positiva e conferma la nostra fiducia nei confronti di Ariminum che riteniamo una compagnia privata seriamente impegnata nell’offrire un servizio valido. L’auspicio ora è che lo scalo possa incrementare ancora di più il suo traffico, con l’inserimento di nuove rotte, migliorando allo stesso tempo l’offerta di tutti i suoi servizi. D’altra parte, come dimostra l’esempio dell’aeroporto di Bologna, per lo sviluppo dell’industria del turismo, uno scalo aeroportuale è indispensabile. Per questo deve essere efficiente ed attrattivo a livello internazionale. A tal fine è importante che si possa agire in piena sinergia con il territorio provinciale e regionale. Gli industriali sono favorevoli ad un’azione di sistema che coinvolga tutti gli aeroporti della regione, purché si possa contare su di un coordinamento unico e ben strutturato. Per la rete viaria è positiva la notizia dell’approvazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del decreto per le risorse necessari agli interventi lungo la SS 16 Adriatica, in particolare gli incroci con la Consolare per San Marino e con via Montescudo. Ora è fondamentale che i lavori siano fatti in tempi rapidi e che non si perda questa opportunità a causa della burocrazia”.
GIOVANI E FORMAZIONE
“Da anni ormai anche nel territorio di Rimini reperire le persone giuste e preparate è diventato sempre più difficile in tutti i settori. Le aziende del manifatturiero cercano ingegneri in ambito tecnico elettronico, meccatronici, periti, informatici e in generale personale qualificato. Gli Istituti tecnici presenti nel territorio (Rimini, Morciano, Novafeltria) non bastano a soddisfare la domanda”. Come risolvere il problema? “In primis occorre una stretta collaborazione fra imprese, scuole e istituzioni per interrompere questo cortocircuito fra domanda e offerta. Alle aziende serve un tessuto formativo che sappia dialogare con il territorio e con le imprese stesse. Il mercato del lavoro sta sicuramente cambiando. I giovani non cercano più solo un posto di lavoro, ma un mercato in cui riconoscersi. Gli strumenti di welfare sono sicuramente utili per fare in modo che le aziende siano in linea con questa immagine e quindi attrattive. Asili aziendali, palestre, incentivi per l’acquisto dei libri, sono solo alcuni esempi degli strumenti a disposizione e già utilizzati da molte delle nostre imprese con azioni mirate. L’alternanza scuola lavoro deve essere un percorso reale con un rapporto costante e diretto fra aziende, scuole e università (Confindustria Romagna sostiene UniRimini sin dalla sua nascita). Occorre risolvere i problemi della qualità dell’offerta formativa. Tirocini, tesi e stage in azienda, corsi di formazione e specializzazione a partire dalle scuole medie, sono solo alcuni degli esempi delle iniziative che Confindustria Romagna porta avanti da diversi anni con questo obiettivo e che continuano a riscontrare grande successo”.