Un silenzio che si fa sempre più forte, in vista di quella che potrebbe essere la tempesta perfetta tra qualche settimana.
di Daniele Bartolucci
È quiete prima della tempesta? Da mesi ormai non passa giorno che il Governo non parli dei conti in rosso, del deficit e dell’esigenza di aumentare l’indebitamento del Paese per far fronte alle rinnovate necessità del sistema bancario, ma anche dell’inefficienza dell’apparato pubblico (non espressamente i dipendenti) a spendere meglio le risorse disponibili, tanto è vero che la spesa corrente continua ad aumentare. Ebbene sono diversi giorni che non si parla più di Piano di Stabilità Nazionale, il documento allegato al Programma Economico è rimasto tale e quale da quando è stato presentato mesi addietro alle parti sociali e, salvo ripensamenti, il Governo pare intenzionato comunque a perseguire la strada del debito pubblico fino a quegli 850 milioni annunciati qualche settimana fa.
Nessuna alternativa, nessuna strategia più “imprenditoriale” fatta di risparmi e sviluppo, come vorrebbero ad esempio le categorie economiche, poco convinte che con un maggior debito e pochi interventi normativi si possa creare quella crescita necessaria a ripagare le rate dei vari prestiti o obbligazioni. Niente. Come quasi nulla c’è nell’Assestamento di Bilancio appena passato in prima lettura, mentre avrebbero dovuto vedersi i primi effetti della Spending review. Finita anche quella nel silenzio.
Un silenzio che si fa sempre più forte, in vista di quella che potrebbe essere la tempesta perfetta tra qualche settimana: una finanziaria con tagli e tasse per ripagare il debito esagerato che si vuole creare, e pochissimo tempo per correggere il tiro.
Nel mentre, anche qualche riforma strutturale, tipo il sistema previdenziale e la situazione sarà esplosiva. Le nuvole iniziano già ad addensarsi attorno al Monte, per questo sarebbe opportuno che non si abbassasse l’attenzione in questi giorni. Attendere che venga presentato tutto nella Legge di Bilancio solo all’ultimo minuto, non è sicuramente la strategia migliore.