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Socìetas, “La normale vita quotidiana di un teatro in una città di provincia”

da Redazione

CESENA – In occasione della Settimana della Cultura 2018 indetta dalla regione Emilia-Romagna col titolo: “EnERgie Diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, Societas promuove due momenti di apertura del Teatro Comandini e delle sue consuete attività riuniti sotto il titolo “La normale vita quotidiana di un teatro in una città di provincia”.

1°) una sessione del seminario permanente “Libertà di movimento”, a cura di Chiara Guidi giovedì 11 ottobre dalle 17.00 alle 19.00 circa,

2°) una sessione del seminario permanente sull’Archivio della Socìetas Raffello Sanzio dal titolo “La questione estetica di un archivio artistico, nella concezione e nell’uso”, a cura dalle persone del laboratorio permanente diretto da Claudia Castellucci sabato 13 ottobre dalle 10.00 alle 12.00 circa (con una visita successiva alla Biblioteca Malatestiana).

Entrambi gli incontri sono a libera partecipazione.

Libertà di movimento è il titolo che sigla una serie di incontri tra persone che osservano ed esercitano la critica su alcuni fatti di rilevante condizionamento sociale. Ci si trova mensilmente per provare, nonostante gli impegni del lavoro quotidiano, a praticare una “libertà di movimento” nella realtà quotidiana. Un gruppo di insegnanti, artisti e genitori s’incontra al Teatro Comandini per fare esercizio su qualcosa che riguarda sia l’insegnamento, sia la ricerca artistica: si tratta dell’invenzione che accomuna il ‘fare’, nella scuola e nel teatro. «Non abbiamo obiettivi – afferma Chiara Guidi. Ci incontriamo in teatro, perché le esperienze individuali si trasformino, durante l’incontro, in racconto: un racconto d’arte che deve nascere dal fare, deve avere la forza del fare, e deve poter ritornare a esso. Il laboratorio permanente Libertà di movimento ci aiuta a esaminare attentamente quello che si ha sotto gli occhi, ciò che è infinitamente vicino e quasi immediato, e a vedere quella libertà di movimento che, nonostante tutto, c’è e che ogni giorno guida il lavoro quotidiano di ciascuno nutrendolo di invenzioni e domande». Appuntamento giovedì 11 ottobre dalle 17.00 alle 19.00 circa.

La questione estetica di un archivio artistico, nella concezione e nell’uso è il frutto di un lavoro che ha avuto inizio nel gennaio 2018, quando un insieme di persone ha accolto l’invito a partecipare a un laboratorio di archiviazione degli scritti e delle immagini della Socìetas Raffaello Sanzio diretto da Claudia Castellucci. Da allora i laboratori si sono susseguiti assieme alla necessità di riflettere sull’estetica di un Archivio di questo tipo e sul suo trattamento in rete. L’Archivio della compagnia è stato riconosciuto nel 2015 come “di particolare interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica dell’Emilia-Romagna ed è attualmente oggetto di un processo di digitalizzazione per “ARCH Project: Archival Research and Cultural Heritage” curato da Eleni Papalexiou dell’Università del Peloponneso e Avra Xepapadakou dell’Università di Creta.

Il seminario in questione sorge dalla necessità di continuare a discutere estendendo il ragionamento anche ad altre persone interessate a questo argomento. Tra i temi trattati, l’analisi del gesto del collezionare documenti; l’opportunità di istituire un’estetica corrispondente al rango degli oggetti conservati; l’identificazione di una loro specificità, rispetto alle reti del web, che sono esse stesse un archivio, pervasivo e permanente. Il seminario si completerà con una visita alla Biblioteca Malatestiana di Cesena guidata dalla responsabile della Biblioteca Antica Paola Errani, con osservazione del lavoro di restauro di alcuni codici medievali. Appuntamento sabato 13 ottobre dalle 10.00 alle 12.00 circa.

Entrambi gli appuntamenti si svolgono al Teatro Comandini, via Serraglio 22, Cesena. Informazioni: 0547 25566 atti@societas.es.

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