Giuseppe Marotta, ormai ex amministratore delegato della Juventus, archivia la sua ultima stagione nel club bianconero con uno stipendio complessivo da 5,6 milioni di euro. Marotta ha infatti percepito nell’esercizio 2017/2018 (chiuso al 30 giugno) uno stipendio fisso di 1,5 milioni, un bonus variabile di 500mila euro «legato al raggiungimento di obiettivi assegnati a inizio esercizio», 100mila euro per la vittoria dello scudetto e 502mila euro per retribuzione in qualità di dirigente. Oltre a ciò, il manager ha incassato 3 milioni di euro per il cosiddetto Long Term Incentive Plan, cioè un piano di incentivi stabilito su un orizzonte temporale di quattro anni (dal 2014 al 2018) e correlato a vari obiettivi finanziari posti dal cda, tra cui il contenimento dei debiti netti e l’andamento dei ricavi e del risultato operativo. Un piano destinato a 16 dipendenti che occupano posizioni di rilievo nella Juventus – si legge in documenti della società – e che ha visto «il pieno raggiungimento degli obiettivi di performance assegnati». L’altro stipendio pesante nel cda juventino è quelle del Cfo Aldo Mazzia (anche lui in uscita come Marotta), che ha percepito 2,2 milioni (1,8 milioni di bonus a lungo termine). Il presidente Andrea Agnelli ha percepito un fisso da 450mila euro, il vice presidente Pavel Nedved di 400mila euro.
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