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Provincia di Rimini: l’indagine congiunturale di Confindustria Romagna

da Redazione

Continua il trend positivo sia per la produzione che per il fatturato ma con percentuali più contenute rispetto al passato.

 

L’Indagine Congiunturale sulla situazione economica delle imprese riminesi aderenti a Confindustria Romagna realizzata dal Centro Studi e dal Servizio Economico di Confindustria Romagna relativa ai dati consuntivi del primo semestre 2018 e alle previsioni per il secondo semestre 2018 è riferita ad un campione di aziende del comparto manifatturiero e dei servizi, e non comprende il settore delle costruzioni. Continua il trend positivo sia per la produzione che per il fatturato ma con percentuali più contenute rispetto all’ultima congiunturale. Si conferma una buona tenuta del fatturato interno e per quello estero una ripresa rispetto al dato del primo semestre del 2017. Le previsioni di un rallentamento della crescita a livello nazionale per il 2018 e per il 2019, hanno fatto rivedere le stime al ribasso rispetto a quanto era emerso a dicembre 2017. Pesano infatti il rallentamento fisiologico rispetto ai forti incrementi registrati negli anni recenti e per quanto attiene all’export, la crescita globale rimane significativa, ma si registrano dei rischi di ribasso legati alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti nei confronti della Cina, ma anche dell’Europa.

 

PRIMO SEMESTRE 2018


Fatturato totale: +5,6% rispetto al primo semestre 2017. L’aumento del fatturato totale deriva soprattutto dal buon andamento del fatturato interno +8,1%. Le imprese fra 50 e 249 dipendenti evidenziano il dato migliore +13% del fatturato totale (+4,2% fatturato interno +13,2% fatturato estero). Le aziende con meno di 50 dipendenti segnano +7,6% del fatturato totale (+9,1% interno e +2,6% estero). Imprese con numero dipendenti maggiore o uguale a 250: +2,5% fatturato totale (interno +9,2; estero – 1.5%).

Grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 57% con una percentuale del 63,4% nelle grandi aziende, del 42,4% nelle aziende comprese fra 50 e 249 addetti e del 33,1% nelle aziende con meno di 50 dipendenti.

Produzione: +3%; +5,3% per le piccole imprese, + 4,2% per le medie e + 2,5% per le grandi.

Occupazione: +6,3%; grandi imprese +6,9%, medie e piccole imprese rispettivamente a +4,6% e +2,7%.

Ordini totali: il 60,7% delle imprese ha segnato un aumento, mentre per il 16,3% sono in diminuzione, e per il 23% stazionari. Ordini esteri, il 55,3% delle imprese li ha avuti in aumento, mentre il 17% li ha visti diminuire, e per il 27,7% sono stazionari.

Giacenze: stazionari per il 64,3% del campione, in aumento per il 25% e in diminuzione per il 10,7% dei casi.

Costo delle materie prime: in aumento per il 55,2% del campione, stazionario per il 41,4% e in diminuzione per il 3,4%. Difficoltà nel reperimento del personale: soltanto il 3% delle aziende la considera molto elevata e il 18,5% elevata, mentre il 36,9% del campione riscontra una difficoltà media e il 18,5% una difficoltà bassa. Il 23,1 % non riscontra nessuna difficoltà.

Ricorso alla cassa integrazione: per l’83,3% del campione è da escludersi, per il 9,1% è poco probabile. Il 6,10% lo considera probabile ma limitato e solo l’1,5% delle aziende lo ritiene probabile e consistente.

Analizzando i principali settori merceologici emerge che a Rimini si conferma l’andamento positivo del settore metalmeccanico e della gomma e plastica. I settori in maggiore sofferenza sono legno e mobile.

 

PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2018


Le previsioni, relative al secondo semestre 2018, sono nel complesso positive nelle indicazioni del campione di imprese che ha risposto all’Indagine.

Produzione: in aumento per il 53,4% delle imprese, stazionaria per il 34,5% e in diminuzione per il 12,1% degli imprenditori. Nessuna grande impresa prevede un calo della produzione.

Ordini: per il 54,1% del campione sono in aumento, per il 34,4% stazionari e solo per l’11,5% in diminuzione. Ordini esteri: per il 54,3% stazionari, per il 39,1% in aumento e per il 6,6% in diminuzione. Anche in questo caso nessuna grande impresa prevede una diminuzione degli ordini.

Giacenze: il 70,9% le prevede stazionarie, il 14,5% in aumento e il 14,6% in diminuzione.

Occupazione: prevista stazionaria per il 61,3% del campione, in crescita per il 29% e in calo per l’9,7%.

 

CREDITO


Per quanto riguarda la Provincia di Rimini, dai dati di Banca d’Italia continuano ad emergere segnali di rallentamento degli impieghi: a giugno 2018 gli impieghi complessivi su base annua hanno registrato una diminuzione dell’8,4% e per quel che riguarda gli impieghi alle imprese private una diminuzione del 14,8%.

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