Giunge quest’anno alla XX edizione il Festival del Mondo Antico, nato nel 1999 come “Antico/Presente”. Il traguardo raggiunto con questa edizione è importante e non scontato: suggella il valore dalla manifestazione che ha sempre coinvolto un folto pubblico, accendendo luci sul distretto “dell’antico” di cui Rimini è capoluogo, in un’originale lettura del lontano passato quale presupposto per interpretare il mondo contemporaneo.
Il Festival esprime una Rimini aperta a diversi linguaggi, capace di affiancare alla vocazione turistica-balneare una proposta culturale rappresentativa della propria identità nel rapporto sempre vitale fra passato e presente.
La manifestazione è una full immersion in un itinerario di più giornate di taglio sia scientifico che divulgativo con esperienze diversificate nel linguaggio e nelle forme di comunicazione. E con un’opportunità in più per le famiglie: la possibilità di fruire parallelamente di proposte per gli adulti e per i ragazzi, sempre nell’ottica della divulgazione.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE. DIALOGHI NEL TEMPO è il titolo dell’edizione 2018 del Festival del Mondo Antico che, nell’anniversario della morte di Sigismondo Pandolfo Malatesta (9 ottobre 1468), chiude le celebrazioni malatestiane. Al centro un tema di ampio respiro quale quello del rapporto tra Occidente e Oriente che attraversa tutta la storia europea connotando anche l’epoca di Sigismondo, personaggio simbolo di un mondo che, alla metà del Quattrocento, si accingeva a cambiare radicalmente.
Come nello spirito di Antico/Presente, l’argomento-guida spazierà attraverso le epoche, fino alla contemporaneità, e sarà affrontato da molteplici punti di vista, sempre con un’attenzione al rapporto fra passato e presente e con uno sguardo sul panorama internazionale. Fra storia, letteratura, filosofia, archeologia, arte, antropologia, religione, economia… gli incontri vedranno il coinvolgimento di importanti studiosi italiani e stranieri.
L’apertura del Festival è affidata a Marta Cartabia e Luciano Violante con una lectio magistralis sul tema “Giustizia e mito”. Parteciperanno inoltre Marco Bertozzi, Marco Biscione, Giovanni Brizzi, Franco Cardini, Giuseppe Cascarino, Silvio Castiglioni, Lia Celi, Monica Centanni, Jonny Costantino, Roberto M. Danese, Oreste Delucca, Alberto De Simone, Marcello Di Bella, Massimo Donattini, Johnny Farabegoli Massimo Giuliani, Marco Guidi, Panagiotis Kourniakos (Università di Colonia), Mario Lentano, Vito Mancuso, Valerio Massimo Manfredi, Adolfo Morganti, Maria Giuseppina Muzzarelli, Alireza Nasser Eslami, Angelo Panebianco, Patrizia Passerini, Antonella Prenner, Giorgio Ravegnani, Giovanni Ricci, Luigi Russo, Silvia Ronchey, Andrea Santangelo, Angelo Scarabel, Elisa Tosi Brandi, Natalino Valentini, Laurent Vissière (Paris 4 Sorbonne), Michael W. Wyatt (Stanford University).
Il Festival offre inoltre l’occasione per una sinergia con importanti realtà museali del panorama nazionale (Fondazione Musei di Torino e in particolare MAO – Museo d’Arte Orientale) e locale. Rimini e il suo territorio del resto sono emblematici del rapporto tra Occidente e Oriente che ne ha segnato la storia e penetrato la cultura. Un sub-strato che unisce le terre di mare e di altura già partecipi della rassegna e che ancora una volta hanno aderito al progetto: da Cattolica a Riccione, da Verucchio a San Leo e Santarcangelo, ognuno con la sua vocazione e le sue peculiarità a disegnare un ricco scenario per gli appuntamenti del Festival.
Il Festival si rivolge ai più giovani con l’oramai tradizionale “Piccolo Mondo Antico festival” che coinvolge i piccoli in attività ludiche per vivere al Museo un’esperienza da protagonisti.
Agli studenti sarà riservato ancora una volta un momento autonomo con incontri affidati ad autori capaci di dialogare coni ragazzi su pagine della storia rilette con l’occhio della contemporaneità.
Un territorio sì connotato culturalmente ma anche da sempre aperto al dialogo e all’integrazione: disteso fra terra e mare questo territorio si configura come una sorta di corridoio che ha visto scorrere genti, commerci e con essi culture, favorendo l’incontro fra oriente e occidente. Tale il ruolo che tutt’oggi il territorio riminese riveste, con l’arte dell’ospitalità come con l’aprirsi al dialogo fra le culture. Ne sono testimoni lo stesso Festival del Mondo Antico così come il Museo degli Sguardi dedicato alle culture extraeuropee.
Proprio il Museo degli Sguardi con le sue ricche collezioni formatesi fin dagli anni ’70 del Novecento è al centro della mostra del Festival “OLTRE GLI SGUARDI Istantanee etnografiche dai depositi del Museo degli Sguardi di Rimini”
Una mostra di materiali dai depositi per sensibilizzare sulla ricchezza e sulla varietà delle raccolte che si devono ad appassionati viaggiatori. Vengono portati alla ribalta dall’oblio dei depositi oggetti di pregio, evocativi di orizzonti lontani che, con il loro linguaggio simbolico, favoriscono l’incontro e il dialogo fra le culture.
Ancora una volta il Festival è il motore per illuminare aspetti meno noti o nascosti del patrimonio offrendone una lettura di volta in volta coerente con il tema dell’edizione. Un Festival dunque di relazioni non solo di parole e incontri ma anche di oggetti che narrano le loro storie.
Il Festival rientra nel programma di enERgie diffuse ed è uno degli eventi nell’agenda dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018
L’iniziativa è organizzata dai Musei Comunali di Rimini con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e con la Società editrice Il Mulino, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Rimini e con la Biblioteca Gambalunga.
Per info: http://antico.comune.rimini.it/