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Consiglio Grande e Generale: Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato

da Redazione

I lavori sono ripresi venerdì 21 settembre 2018 alle ore 8.30 con l’esame del comma 25 del Progetto di Legge. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – I lavori del Consiglio Grande e Generale sono ripresi venerdì 21 settembre 2018 alle ore 8.30 con l’esame del comma 25 – Progetto di legge “II Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato, Variazione al Bilancio di Previsione degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2018, modifiche alla Legge 21 dicembre 2017 n.147”. Alessandro Cardelli (Pdcs), a nome di tutti i gruppi di minoranza, ha presentato un ordine del giorno con cui chiede al Congresso di Stato “di avviare iniziative atte a interrompere i termini di prescrizione nei confronti dei vecchi amministratori di Cassa di Risparmio relativamente alle azioni legate alla gestione dei crediti”.

La seduta riprenderà Lunedì 24 Settembre alle ore 8:30.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Relazione del Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli. Il progetto di legge contiene le disposizioni relative agli adeguamenti dei capitoli in entrata ed in uscita in funzione alle esigenze riferite alla gestione dell’esercizio in corso del Bilancio dello Stato e degli Enti ed Aziende del Settore Pubblico Allargato. L’articolo 1 del progetto di legge contiene i dati dello stato previsionale dell’entrata e dello stato previsionale dell’uscita risultanti dalla II Variazione al Bilancio di previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018. Lo schema del Bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018, in seguito alla II Variazione di bilancio, presenta nel complesso un totale delle entrate e delle uscite, comprese le partite di giro, pari ad 626,243 milioni di euro (-0,30%). Il disavanzo finanziario per l’esercizio 2018, previsto inizialmente per 2,980 milioni di euro è passato, in seguito alla precedente variazione al Bilancio, a 11,554 milioni di euro ed oggi a 7,817 milioni a seguito della presente variazione di Bilancio. Fermo restando l’obiettivo prioritario di raggiungere l’equilibrio di bilancio per il 2018, in sede di chiusura del Bilancio consuntivo si dovranno rivalutare tutte le voci al fine di conseguire maggiori entrate e minori uscite sia in conto competenza che in conto residui per ridurre ulteriormente il disavanzo.

Dall’articolo 2 all’articolo 6 del progetto sono approvate le variazioni al Bilancio di previsione 2018 degli Enti ed Aziende dei Settore Pubblico Allargato e precisamente: l’A.A.S.L.P (Azienda autonoma di Stato per lavori pubblici) l’A.A.S.S. (Azienda autonoma di Stato per servizi pubblici) il C.O.N.S. (Comitato olimpico) l’Università degli Studi e l’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima. L’articolo 7 del progetto di legge modifica l’articolo 15 e l’articolo 73 della Legge 21 dicembre 2017 n. 147 limitatamente agli importi stanziati. Il primo comma modifica la somma messa a disposizione delle Giunte di Castello nel bilancio dell’Azienda autonoma per i lavori pubblici che varia da 420.000 euro a 390.000 euro mentre il secondo comma modifica lo stanziamento per “Iniziative per l’attrazione degli investimenti, promozione, lo sviluppo e la crescita del sistema economico” che risulta pari a 94.000 euro. Al fine di dare attuazione ai principi di autonomia ed indipendenza delle Giunte di Castello con l’articolo 8 del progetto di legge viene disposto il trasferimento diretto in favore delle Giunte (che non dispongono di personale dedicato alle pulizie, bensì si avvalgono di imprese private aggiudicatarie di apposite gare d’appalto) dei fondi destinati ai servizi di pulizia delle rispettive sedi. Tale nuova operatività dà la possibilità alla Giunta di gestire direttamente i servizi di pulizia e consentirà una razionalizzazione della relativa spesa, mediante l’attivazione del servizio con periodicità allineate alle reali esigenze di utilizzo dei locali, nell’ambito della programmazione degli eventi da parte della Giunta medesima. L’articolo 11 del progetto posticipa all’esercizio 2019 lo stanziamento ed ii conseguente finanziamento delle risorse necessarie per il Piano Pluriennale degli Investimenti previsto, per l’esercizio 2018, per 10 milioni di euro sul capitolo in uscita “Fondo di dotazione A.A.S.L.P. per finanziamento legge di spesa n. 67/2015 per realizzazione infrastrutture ed opere pubbliche sul territorio” e sul capitolo in entrata “Sottoscrizione Emissione Titoli del debito pubblico per finanziamento legge di spesa n. 67/2015 per realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche”. Di conseguenza sono stati variati in diminuzione i capitoli relativi agii oneri degli interessi passivi ed il capitolo relativo al Fondo annuale di accantonamento quota capitale titoli del debito pubblico. L’articolo 12 del progetto consente la proroga del termine, fino al 31 dicembre 2020, per la comunicazione delle verificazioni straordinarie catastali. L’articolo 13 prevede l’avvio del progetto pluriennale per la conversione all’agricoltura biologica, denominato “Progetto San Marino Bio” con l’ambizioso obiettivo di rendere la Repubblica di San Marino il primo Stato al mondo completamente biologico. Il progetto coinvolge sia il settore pubblico che privato. L’articolo 14 prevede l’avvio del Controllo di Gestione Unico nelle more dell’entrata in vigore della legge di riforma dell’ordinamento contabile dello Stato e degli Enti ed Aziende del Settore Pubblico Allargato; allo scopo di avviare tale attività dapprima nella Pubblica Amministrazione e, in seguito, nell’intero Settore Pubblico Allargato, il Dipartimento Finanze e Bilancio è dotato delle necessarie figure professionali. In particolare, due degli esperti previsti attualmente nel Dipartimento Finanze e Bilancio dal Decreto Delegato 24 maggio 2016 n. 67 “Primo fabbisogno del Settore Pubblico Allargato”, sono dedicati all’avvio del Controllo di Gestione Unico. L’articolo 15 dispone, nelle more della ridefinizione dell’organizzazione e del funzionamento dei Centri Sociali da attuarsi mediante apposito provvedimento normativo, le modalità di corresponsione dei contributi previsti in favore degli stessi in funzione delle direttive formulate dal Dirigente dell’Unità Organizzativa Istituti Culturali e sulla base di idonea documentazione. Le principali variazioni delle previsioni in entrata, adeguate in relazione all’andamento degli incassi dell’esercizio in corso sulla base dei dati a disposizione del competenti uffici riguardano:

– Imposta generale sui redditi ritenuta alla fonte operata su retribuzioni della P.A: – 200.000 euro

– Imposta generale sul reddito ritenuta alla fonte degli Enti Autonomi: + 200.000 euro

– Proventi ex Art.10 Legge 25 luglio 2000 n. 67: – 200.000 euro

– Imposta complementare sui servizi: + 100.000 euro

– Imposta straordinaria sui patrimoni: – 2.000.000 euro

– Imposte di registro: – 500.000 euro

– Tasse di circolazione veicoli: – 500.000 euro

– Imposta sulle merci importate: + 5.500.000 euro

– Imposta speciale sui prodotti petroliferi: + 300.000 euro

– Proventi dazi doganali: – 100.000 euro

– Confisca beni, fondi e valori: + 1.832.545 euro

– Contributi destinati al Fondo Politiche Attive del Lavoro: + 300.000 euro

– Proventi derivanti da convenzioni per interventi sul territorio: + 411.388 euro

– Avanzo Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici: + 4.036.000 euro

– Proventi e disponibilità finanziarie derivanti da attività ed accantonamenti degli Enti PubblicI Autonomi e delle Società Partecipate di pertinenza dello Stato: + 117.000 euro

– Proventi derivanti dall’attività dell’Ente Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima: + 150.000 euro

– Interessi di titoli: + 795.000 euro

– Alienazione titoli: + 271.000,00 euro

Il totale delle variazioni positive in entrata, incluse le partite di giro, ammontano a 15,955 milioni di euro compresa la variazione di 1,5 milioni sul capitolo “Finanziamento A.A.S.S./I per la registrazione contabile della parziale chiusura della partita di giro, riferita alla quota di competenza dell’anno, conseguente alla trasformazione in mutuo dell’anticipazione di cassa erogata daIl’A.A.S.S.. Il totale delle variazioni negative, incluse le partite di giro, ammontano ad euro 17,851 milioni di euro di cui 3,736 milioni per diminuzione del capitolo “Accensione di mutuo a pareggio del bilancio” e di cui 10 milioni per diminuzione del capitolo “Sottoscrizione Emissione Titoli del debito pubblico per finanziamento legge di spesa n. 67/2015 per realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche”. Pertanto, l’accensione del mutuo a pareggio di bilancio iscritto sul predetto capitolo in entrata 1220 previsto per l’esercizio finanziario 2018, in seguito alle variazioni apportate con ii presente progetto, passa da euro 11,554 milioni a 7,817 milioni. Le principali variazioni delle previsioni in uscita, adeguate per l’esercizio in corso sulla base dei dati a disposizione dei competenti uffici sono:

– Indennità di funzione e gettone di presenza ai Consiglieri: + 500.000 euro

-Rimborsi imposte Ufficio Tributario: + 900.000 euro

-Rimborsi dell’imposta sulle importazioni: + 5.500.000 euro

-Accantonamento integrativo per rimborso imposta sulle importazioni: + 2.050.000 euro

-Quote interessi e oneri per emissione titoli del debito pubblico per finanziamento Legge di spesa n. 67/2015 per realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche: – 300.000 euro

– Fondo di dotazione A.A.S.L.P. per spese di manutenzione ordinari: + 300.000 euro

-Contributi in conto interessi e in conto canoni per interventi a sostegno delle attività economiche : – 1.200.000 euro

-Fondo speciale per interventi sull’occupazione e contenimento costo del lavoro: + 400.000 euro

-Fondo per le Politiche Attive del Lavoro: + 225.000 euro

-Acquisto beni immobili (cap. 2-5-6600) + 346.388 euro

– Fondo di dotazione per manodopera A.A.S.L.P. per interventi di natura straordinaria: – 200.00 0 euro

– Fondo di dotazione A.A.S.L.P. per finanziamento legge di spesa n. 67/2015 per realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche sul territorio: – 10.000.000 di euro

– Finanziamento Legge 20 settembre 1989 n.96 contributi e premi: + 250.000 euro

– Fondo annuale di accantonamento quota capitale titoli del debito pubblico: + 1.000.000 euro

Infine, le variazioni in aumento e in diminuzione effettuate sui capitoli relativi agli stipendi e assegni al personale presentano complessivamente una minore spesa per 500.000 euro. Le variazioni positive in uscita complessivamente, comprese le partite di giro, ammontano a 14.096.330 euro mentre le variazioni negative, comprese le partite dì giro, ammontano a 15.992.042 euro.

Si apre il dibattito:

Davide Forcellini (Rete): Chiedo il perché della proroga al 31 dicembre 2020 delle verificazioni catastali? La continua proroga non facilita la gestione. Vorrei capire perché quando all’articolo 15 si parla dei centri sociali (mi risultano 8.000 euro totali per i centri di Dogana e Fiorentino) si va ad inserire il fatto che le future quote devono essere date in conformità alle direttive dal dirigente degli istituti culturali? Con tutti i soldi che spendiamo in consulenze andare ad elemosinare sui centri sociali non mi sembra sia la cosa più intelligente da fare. I centri sociali sono centri di aggregazione della comunità: gli unici rimasti in una società sempre più chiusa. Mi chiedo poi perché abbiamo un secondo assestamento dopo quello approvato quest’estate?

Iro Belluzzi (Psd): Si tratta di un riassestamento di bilancio dopo l’assestamento di agosto. Si naviga a vista. La “San Marino bio” mi sembra un annuncio propagandistico: un contributo da 100 mila euro serve a poco per raggiungere quell’obiettivo. Mi colpiscono i “+500.000 euro” per il funzionamento del Cgg: dopo il nuovo regolamento purtroppo si sono alzati i costi e non mi sembra si possa dare la colpa ad un’attività ostruzionistica della minoranza. Siamo sempre stati costruttivi. I costi della politica temo che possano ancora di più aumentare nel prossimo futuro se non si riesce a condividere prima quello che deve entrare in Aula. Ci sono altri numeri che denotano un’economia stagnante: -500.000 euro derivanti da tasse di circolazione. Tante immatricolazioni non avvengono più a San Marino e così andiamo a perdere anche quelle entrate. Dispiace il rinvio degli investimenti in conto capitale per 10 milioni di euro. Speriamo che nel 2019 qualche opera pubblica possa partire. Il riassestamento non presenta grandi elementi di novità

Giuseppe Maria Morganti (Sinistra Socialista Democratica): Non ci sono particolari novità in questo riassestamento però si sono riusciti a mantenere gli schemi dell’equilibrio che era assolutamente necessario mantenere sia per una buona amministrazione della finanza pubblica sia per dare un segnale preciso ai nostri interlocutori internazionali. Siamo molto impegnati a mantenere un deficit strutturale che si è manifestato in tutta la sua virulenza negli anni passati. Il percorso sulle riforme strutturali è in atto e ci auguriamo che su questo percorso sia possibile trovare anche alleanze diverse. C’è tutto l’appoggio della maggioranza perché raggiungere equilibrio di bilancio è fattore strategico per il futuro della Repubblica ma le braccia sono sempre aperte per trovare collaborazioni. Si rivela un buon risultato dell’azienda di servizi e questo lascia ben sperare. Importante che azienda sostenga, con propria liquidità, il bilancio pubblico. Non ci sarà alcuna possibilità di privatizzare azienda di servizi fino a quando sarò io in maggioranza. Azienda di servizi non sarà privatizzata. Il processo è completamente inverso. Azienda di servizi diventerà anche gestore delle reti di telecomunicazione. Chi ha chiesto referendum non ha ben in mente quello che sta succedendo. I centri sociali sono stati nel nostro paese una realtà fondamentale. Spero che direttore istituti culturali non interpreti questo articolo in maniera coercitiva: devono essere lasciati nella possibilità di agire con libertà sul territorio.

Gian Carlo Venturini (Pdcs): In questo assestamento vediamo che viene ridotto il deficit di previsione. Di per sé una cosa positiva. Ma occorre valutare con che azioni si è arrivati a questa definizione. E le azioni scelte non sono positive perché ad esempio vediamo che nell’ambito dell’azienda autonoma di produzione dei lavori pubblici con l’art.11 i soldi stanziati vengono spostati ancora una volta al prossimo anno. Siamo già al secondo rinvio. Questo riduce ulteriormente i già scarsi lavori pubblici effettuati in questo paese. Dall’utile dell’azienda di servizi vengono prelevati 4 milioni di euro e questo mette a rischio anche gli ulteriori e futuri sviluppi che l’azienda ha messo in programmazione. Si fanno continui prelievi all’azienda di servizi. Non è una cosa positiva in quanto per la prima volta il bilancio di previsione dell’azienda di servizi prevede un passivo per il 2018 (prevista perdita di 3 milioni). Altro elemento che ha consentito di ridurre deficit è la confisca di beni per 1,8 milioni. Governo sta rastrellando a destra e a manca le risorse disponibili per far quadrare i conti. Le scelte su Cassa di Risparmio e Delta avranno conseguenze sui bilanci dei prossimi anni. Tutti gli effetti di queste scelte non sono ancora ben visibili nei bilanci attuali. Il Segretario di Stato agli Esteri in un convegno ha parlato della necessità di richiedere un prestito di 300 milioni al Fondo monetario internazionale: più o meno la corrispondenza al bilancio dello Stato al netto delle partite di giro. Servono riflessioni e spiegazioni del Governo su questo fronte.

Jader Tosi (Civico 10): Assestamento di bilancio necessario per riportare la spesa in un ordine corretto. Bisognerebbe fare il punto su quelle che sono state le problematiche che ci hanno portato a questa situazione. Ci sono troppi smemorati e diventa stucchevole dover ribadire il concetto che questa situazione è frutto del nostro passato fatto come cicale e non come formichine. In quello che è il debito pubblico noi non abbiamo alcuna responsabilità se non avervi fermato per tempo. Lo dico al segretario della Democrazia Cristiana: siete responsabili eccome. Bisogna fare di nuovo un punto per ricominciare a fare ragionamenti e portare soluzioni. Qui ci sono fantasmi di ogni tipo in questo paese. Cominciamo a fare il bene del paese.

Stefano Canti (Pdcs): Questo Governo ha tantissime responsabilità. Azienda di servizi con questo assestamento chiude in perdita di circa 3 milioni di euro. La prima volta in dieci anni. Questo perché ci sono state richieste di liquidità dal bilancio dell’azienda di servizi per finanziare la spesa corrente. Privare l’azienda degli accantonamenti significa toglierle la possibilità di fare investimenti. Quali sono gli investimenti che il Governo intende fare? Io non li vedo. Due anni di questo Governo l’unico bando pubblicato è il parcheggio multipiano di Borgo. Dove sono i progetti delle opere pubbliche che dovevano essere finanziati con questa legge di spesa? Non essendoci i progetti siete stati costretti a spostare al prossimo anno i finanziamenti di 10 milioni di euro delle opere pubbliche. Altra criticità riguarda il progetto “San Marino bio”. Io ricordo all’interno di quest’Aula il dibattito sul progetto approvato quasi all’unanimità. Anche perché si tratta di un progetto che potrà dare uno sviluppo alla nostra Agricoltura. Questi 100.000 euro a cosa servono? Servono per i consulenti? Sono sufficienti? Non è che poi ci troveremo nella prossima legge di bilancio un altro aumento? Quanto costa la stesura di questo progetto? Arrivo alla vicenda Delta. Quando il consiglio d’amministrazione di Cassa di Risparmio incarica una società di consulenza di fare una relazione in cui si dice che i con crediti del gruppo Delta, stimati a livello prudenziale, si possono recuperare 286 milioni di euro perché il Governo li svende a poco più di 100 milioni di euro? La relazione dice che il progetto della Dc è giusto portarlo avanti. La relazione dice mettere quei 286 milioni in un bad bank per recuperare crediti a un prezzo congruo. Perchè il Governo non ha tenuto conto della relazione della Grant Thornton? Ecco dove stanno le responsabilità di questo Governo

Fabrizio Francioni (Sinistra Socialista Democratica): Non si può negare che il nostro bilancio soffre per tutto un sistema che è stato messo in piedi nel corso degli anni che ha asciugato le risorse dello Stato. C’è necessità di intervenire in qualche maniera. Questo implica che San Marino si trova in una fase di transizione. Ci vorrebbe maggiore consapevolezza da parte di tutti e non, ogni volta che si apre un tavolo, arroccarsi sulle proprie posizioni non assumendosi così una propria parte di responsabilità. Non si può guardare al futuro senza pensare che paghiamo le conseguenze di ciò che è avvenuto in passato

Gian Matteo Zeppa (Rete): Mi sembra che stiamo giocando a Monopoli con diverse caselle. Ogni volta il Segretario Celli pesca sulla casella degli imprevisti. Nessuna lungimiranza se non per il fatto che si torna in Aula in maniera praticamente mensile. Il Segretario Celli continua a dire ai giornali che vuole arrivare al pareggio di bilancio ma senza dire come. Il Segretario Renzi dice che andremo al Fondo Monetario a chiedere un prestito di 300 milioni. Oggi mi auguro che Segretario Celli spieghi la questione del debito pubblico. Mi auguro che il Segretario ci dica che cosa volete mettere a debito pubblico? In che stato lasciamo il Paese? Chiunque governerà dopo di lei non governerà neppure le macerie ma la polvere delle macerie. Non capisco come fate a parlare di prospettive per il futuro

Luca Boschi (Civico 10): Noi abbiamo fatto scelta di tendere al pareggio di bilancio perché il pareggio di bilancio è una condizione necessaria e ineludibile per presentarci agli appuntamenti importanti che ci attendono. Questo bilancio tende al pareggio con misure straordinarie (patrimoniale, minimum tax etc), il prossimo bilancio invece dovrà farlo in maniera strutturale e dunque al netto delle misure straordinarie. Capisco che ci sia sempre la necessità da parte della minoranza di tirare fuori temi che toccano la pancia dei cittadini ma spero che le loro parole siano solo un tentativo di strumentalizzazione e non che non abbiano capito. Apprezzo che anche con questo secondo assestamento non si sia variata la struttura del bilancio e dunque sono state confermate le scelte politiche.

Lorenzo Lonfernini (Repubblica Futura): Il bilancio prevede un aggiustamento al ribasso delle spese in conto capitale e questo fa emergere un ritardo nelle spese destinate alle infrastrutture pubbliche. In primis il parcheggio di Borgo Maggiore. Su questo vorrei pungolare il Governo ad essere più incisivo e più rapido perché queste sono infrastrutture per cui i soldi sono stati stanziati e sono infrastrutture che servono. Sono provvedimenti e iter avviati che però devono essere portati avanti con maggiore rapidità perché continuare con questi ritmi non va bene. Attingere a liquidità azienda servizi per fare fronte a momenti di difficoltà della liquidità delle casse pubbliche? Vorrei far presente che è una prassi che sta avvenendo da diversi anni. E’ una necessità. In condizioni diverse queste cose qui non sarebbero necessarie.

Pasquale Valentini (Pdcs): Ringrazio intervento di Lonfernini. Mi auguro che Governo ascolti approccio sensato che potrebbe portare a qualche soluzione positiva. Bilancio in assestamento che si riferisce al bilancio passato. E tra qualche settimana avremo il nuovo di bilancio. Siamo in questa via di mezzo. Per l’esercizio 2018 il bilancio va verso il pareggio di bilancio. E’ importante questo obiettivo. Avere un bilancio in ordine è premessa per dimostrare serietà ai nostri interlocutori. Bisognerebbe però avere l’onestà di dire come si è raggiunto quel pareggio. Da quanto tempo si dice che San Marino ha bisogno di investimenti? Siamo ancora a quel punto. Ne prendiamo atto purtroppo. Non è stato fatto alcun passo avanti. Il problema è che un assestamento di questo tipo è la quiete prima della tempesta perché sembra tutto tranquillo ma in realtà questo assestamento viene in un contesto particolare: il Governo dice che avremo un debito pubblico oltre gli 850 milioni di euro, che avremo bisogno di emettere obbligazioni che saranno ulteriore debito per lo Stato, che arriverà dal Fondo monetario internazionale un prestito di 300 milioni di euro e che, infine, abbiamo bisogno di intervenire su Cassa di Risparmio. Allora si capisce che questo assestamento, che di per sé non avrebbe nulla di particolare, avviene in un periodo di burrasca totale. Assestamento in sé non presenta elementi sconvolgenti ma manca una risposta ad una richiesta di certezza estrema sullo stato di cose della situazione presente. E soprattutto rispondere a richiesta di chiarezza su prospettive. Ci troviamo dinanzi alla quiete prima della tempesta.

Alessandro Bevitori (Sinistra Socialista Democratica): Questo assestamento è un documento equilibrato e lineare. In linea con obiettivi di risanamento conti pubblici. Le possibilità per uscire dalle secche ci sono. San Marino ha grandi potenzialità. Sarebbe bello se ci fosse il contributo di tutti. Non si devono trasmettere messaggi negativi. Significa darsi la zappa sui piedi. Come quando si dice che stanno crollando le immatricolazioni. Ma non è vero. Le immatricolazioni sono in linea con gli altri anni. E’ inaccettabile sparare in questo modo contro il paese. L’azienda di servizi è un’azienda pubblica. In maniera unanime la maggioranza vuole mantenere pubblica l’azienda dei servizi che per noi è una grossissima risorsa. Una risorsa che dobbiamo salvaguardare. Lo dico ai proponenti del referendum. Un’azienda importante su cui anzi stiamo investendo ed implementando le attività.

Gian Carlo Capicchioni (Psd): La tempesta è in arrivo. L’operazione verità che è in corso da parte di questa maggioranza sta mettendo ancora più in difficoltà il sistema. Parlare di prestito del Fondo monetario, di debito pubblico oltre gli 850 milioni mette in difficoltà il sistema Paese. Serve chiarezza per creare le condizioni affinché in questo paesi arrivino gli investimenti.

Alessandro Mancini (Ps): Delusione e imbarazzo per come questo dibattito affronta non tanto l’assestamento ma una situazione particolare del sistema bancario e finanziario. Si critica che viene messo in evidenza che ci saranno meno immatricolazioni e dunque si genererebbe allarmismo e non si dice niente sul fatto che i Segretari di Stato annuncino un prestito del Fmi per oltre 300 milioni. Temo che questo abbia un impatto più pesante rispetto al tema delle immatricolazioni. Annunciamo al mondo che a San Marino non c’è più un “becco di un quattrino”. Siete arrivati al pareggio di bilancio con interventi che incidono mostruosamente sui consumi, sulla capacità di spesa delle famiglie, sulla capacità di spese delle aziende per fare investimenti. Zero euro per lavori pubblici. La cosa assurda è che dobbiamo arrivare al pareggio di bilancio per andare a chiedere i soldi fuori altrimenti il Fondo monetario non ci dà i soldi. Quindi recessione interna e aumento del debito in mano a paesi esteri. Non mi sembra un’impostazione logica. Probabilmente è finita la mia stagione in quest’Aula ma dovete iniziare a fare un minimo di ragionamento logico.

Marica Montemaggi (Civico 10): E’ una variazione che mostra una gestione oculata e più attenta che porta a una migliore correzione sotto vari punti di vista nella gestione delle risorse pubbliche. Si tende ad arrivare al pareggio non per andare a chiedere soldi al Fondo monetario ma per far sì che il bilancio dello Stato possa raggiungere un equilibrio per auto sostenersi. Chiediamo sacrifici ai cittadini, compresi noi stessi, per far sì che i nostri servizi restino allo stesso livello garantendo a tutti i cittadini la qualità dei servizi.

Roberto Ciavatta (Rete): Allarmismo lo sta facendo un Segretario di Stato che dice che abbiamo bisogno di un prestito dal Fondo Monetario. Un prestito da 300 milioni. Come a dire: siamo sull’orlo del baratro ed abbiamo bisogno di soldi. Anche io ho apprezzato l’intervento del consigliere Lonfernini. La patrimoniale che viene ridotta nella previsione di ulteriori 2 milioni. Anche qui: quante volte vi abbiamo detto “perché andate a creare una ulteriore complicazione?”. Prendete la patrimoniale che c’era già. Voi state continuando a chiedere sacrifici alla gente che non ha santi in paradiso. Tutelate determinati settori dell’economia e fate leggi affinché quei settori non vengano toccati. C’è chi non paga, c’è chi si arricchisce e c’è chi invece non ha santi in paradiso. A me preoccupa che l’Aass per la prima volta non abbia utili. Arriveremo poi sulla retorica del pareggio di bilancio. Le azioni di responsabilità su Cassa di Risparmio vanno fatte bloccando anche la prescrizione dei reati. Ringrazio invece il Segretario Celli perché in questa relazione all’assestamento di bilancio trovo una maggiore chiarezza con le comparazioni tra primo e secondo assestamento. Mi auguro che questo atteggiamento possa essere tenuto anche in futuro. Un assestamento non stravolgente che riassesta un assestamento approvato un mese fa. Andiamo al Fondo monetario internazionale con il cappello in mano. Non abbiamo potere contrattuale. Chiediamo la bombola d’ossigeno perché altrimenti moriremmo. Sul pareggio di bilancio faccio un’osservazione generale. Ormai è passato il dogma per cui il pareggio di bilancio è il parametro per verificare l’equilibrio dello Stato e per dimostrare che siamo un paese per bene. Non mi risulta che società, anche quelle grosse, siano tenute al pareggio di bilancio. E si critica, sulla base di questo dogma, l’ipotesi avanzata da altri Stati di fare deficit per rilanciare economia. Quello che è successo nella storia però è abbastanza evidente: nei periodi di crisi sono sempre gli Stati a intervenire nell’economia. Se siamo in recessione e lo Stato deve chiudere il bilancio in pareggio non può intervenire con investimenti. Per rilanciare l’economia servirebbero invece investimenti pubblici fregandocene del bilancio in pareggio. Solo così potremo evitare di schiantarci contro un muro

Roberto Giorgetti (Repubblica Futura): Diversi colleghi si sono soffermati sullo spostamento dei 10 milioni di euro per investimenti. La storia è lunga. Chi parla di ritardi ha dimenticato qualche passaggio pregresso perché quei 10 milioni di euro rientrano in una partita da 30 milioni di euro stanziata 7 anni fa. L’elemento più evidente di questo assestamento è che il disavanzo scende. Da 11 milioni di euro a 7 milioni di euro. Un dato positivo. In virtù di altre evoluzioni molto probabilmente calerà ulteriormente in fase di consuntivo. Per quanto riguarda questo assestamento mi sento di registrare questo elemento. Aass: ci stanno dicendo che preleviamo liquidità dando a questo tipo di scelta un’accezione negativa. Io vorrei dire che è dal 1992 che si è avviata la pratica di utilizzare risorse Aass per sostentare attività dello Stato. Nessun atto che vuole andare verso la privatizzazione dell’Aass. Tutti la vogliamo mantenere pubblica. Liquidità? La liquidità nel 2010 era di 210 milioni di euro mentre nel 2016 era di 27 milioni di euro. E’ evidente che non può essere stato il Segretario di Stato attuale a creare il problema della liquidità e a creare allarmismo. E sapete perché c’è stato questo calo della liquidità? Perché negli anni i disavanzi sono stati ricoperti ricorrendo alla liquidità che progressivamente è calata in maniera evidente. Il debito pubblico che già esisteva al 31 dicembre 2016 nell’ordine di 300 milioni di euro è derivato per il 90% per interventi nel settore bancario senza avere un progetto di rilancio complessivo ma inseguendo le emergenze. Non trasformiamo tutto in polemica politica. Si è parlato della relazione Grant Thornton. Vorrei ricordare un’altra relazione. Una relazione fantasma. Nel 2016 è venuto a San Marino un emissario dell’Fmi che è stato qui un mese e ha prodotto una relazione consegnata al Segretario alle Finanze di allora, Capicchioni, che non ha reso note le risultanze della relazione. Ritengo il Segretario una persona estremamente responsabile perché quella relazione delineava la vera situazione patrimoniale di Cassa di Risparmio e quello avrebbe generato contraccolpi disastrosi per il sistema bancario e finanziario sammarinese. Capicchioni ha fatto la scelta giusta. Ho ricordato quella relazione perché è evidente che gli squilibri di Cassa di Risparmio erano evidenti da tempo. Questo Governo si sta impegnando per diminuire il costo della spesa pubblica e per mettere in campo strumenti per rilanciare lo sviluppo e contestualmente trovare le risorse. Se noi vogliamo trovare le risorse e non le abbiamo all’interno del nostro paese gioco forza dovremo trovarle da qualcun’altro. Trovare un’intesa con l’Fmi è necessario perché l’Fmi è l’unica organizzazione internazionale che è in grado di dire a tutti quelli che ci circondano “la Repubblica di San Marino è affidabile e gli investimenti sono garantiti”. Nella nostra azione partiamo da due presupposti: avere bilancio in equilibrio e avere sul groppone l’eredità di una serie di elementi che ci costringeranno a dare risposte.

Alessandro Cardelli (Pdcs): Adesso Sm ha detto che il pareggio di bilancio è un segnale di fiducia che mandiamo a chi vuole investire nel nostro paese. Lo stesso giorno il Segretario di Stato agli Affari esteri sbandierava sui giornali che richiedevamo un prestito di 300 milioni al Fondo monetario internazionale. Mi chiedo da quanti giornali in Italia e all’estero è stato ripreso il comunicato sulla necessità di dare fiducia? Zero. Quanti hanno riportato la notizia della richiesta del prestito all’Fmi? Un’infinità. Date un segnale di un paese in ginocchio. Un paese che sta crollando. E anche se il paese fosse in ginocchio non penso ci sarebbe bisogno di sbandierare ai quattro venti questa situazione. State dicendo a tutti che siamo in una situazione di disastro economico. E’ utile dire fuori dal paese che ci servono 300 milioni di euro? E’ questa la modalità che avete scelto per portarci fuori dalle secche? O siete dilettanti o incapaci o in malafede. Mettete il paese ogni giorno più in difficoltà. Ogni giorno di questo Governo è un fallimento per il sistema. Lo state dimostrando giorno per giorno. Il Piano pluriennale degli investimenti: in due anni non siete riusciti a far partire un investimento infrastrutturale. Una cosa gravissima. E spostate gli investimenti all’anno successivo. Io me lo auguro. Fatele le cose perché non state facendo niente. Il paese è fermo e se non si investe in infrastrutture il paese non si riprenderà mai. L’articolo 12 è preoccupante perché dice che le verificazioni catastali verranno fatte fino al 31 dicembre 2020. Chi pagherà la patrimoniale a fine mese magari il prossimo anno dovrà ripagarla sulla base delle nuove verificazioni catastali. L’articolo 12 camuffa un aumento della patrimoniale. La relazione Grant Thornton indica dati importanti. Si dice che Cassa di Risparmio dal gruppo Delta può recuperare 287 milioni ed invece li andrà a vendere a 109 milioni. Se ragionassimo al contrario dicendo che quella relazione non è credibile allora non sarebbe neppure credibile il bilancio a 534 milioni di perdite della Cassa di Risparmio. Le scelte che state portando avanti ci porteranno a patrimoniali per una serie di anni. Presento un ordine del giorno, a nome anche degli altri gruppi di minoranza, con cui chiediamo al Congresso di Stato “di avviare iniziative atte a interrompere termini di prescrizione nei confronti dei vecchi amministratori di Cassa di Risparmio relativamente alle azioni legate alla gestione dei crediti”.

Eva Guidi (Sinistra Socialista Democratica): E’ vero che lo Stato deve intervenire per rilanciare un’economia stagnante ma uno degli elementi fondamentali di questa azione è di avere il bilancio strutturalmente in pareggio. E noi non abbiamo un bilancio strutturalmente in pareggio. Non mi stupisce che si sia resa pubblica la necessità di chiedere un prestito per rilanciare investimenti nel Paese. Anche e soprattutto perché l’intesa con il Fondo monetario ci garantisce una sorta di accreditamento con gli investitori internazionali. In questa difficoltà in cui ci troviamo saremo costretti a fare sempre più tagli se non saremo in grado di ridurre la spesa e di rilanciare lo sviluppo del paese. Sulla relazione Grant Thornton io volevo semplicemente leggere una cosa: le previsioni su dei flussi di entrata non hanno natura valutativa ai fini della posizione di bilancio. Noi non andremo al Fondo con un bilancio in pareggio ma con un progetto.

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