Home categorieComunicati Stampa Rimini, “Hybris”: il 19 settembre alle 18 arriva Massimo Fini

Rimini, “Hybris”: il 19 settembre alle 18 arriva Massimo Fini

da Redazione

Massimo Fini

 

RIMINI – Giornalista d’inafferrabile bravura e di affidabile cinismo, saggista di genio, storico sagace (ha scritto le biografie di Nerone, di Catilina, di Nietzsche e del mullah Omar), Massimo Fini (foto: biografieonline.it) è forse uno degli ultimi intellettuali italiani dal talento onnivoro, che non si è fatto mancare nulla e che ha ancora qualcosa da dire. Il suo Manifesto dell’Antimodernità (2002), seguito dal Manifesto contro la democrazia (2004), continua a fare scuola. Se la didascalia ‘politicamente scorretto’ ha ancora un senso, s’incarna nella verve giornalistica di Fini. Il resto è la storia di un sovrano anarchico in un Paese di servi e di furbi, di un indifeso ribelle, “di un perdente di successo”, come si definisce nel suo ultimo libro, riassuntivo, Confesso che ho vissuto (Marsilio, 2018).

“Stretti tra Stati Uniti e Cina, immersi nel più intollerabile dei totalitarismi, che impone di esportare nel mondo la democrazia, la nostra way of life, devo fare molti sforzi per non dichiararmi concettualmente aderente all’Isis”: Massimo Fini da una intervista rilasciata a Pangea (che si può leggere integralmente qui).  

 

*

 

19 settembre, “La vita dissipata di un perdente di successo”: dialogo con Massimo Fini.

Massimo Fini, giornalista, saggista, esegeta dell’inattuale, è, tra le altre cose, l’ideatore del ‘Manifesto dell’Antimodernità’, che afferma un netto No “alla globalizzazione… al capitalismo e al marxismo… alla democrazia rappresentativa… alle oligarchie politiche ed economiche”. Marsilio sta raccogliendo in un unico corpus la sua opera: recentemente in “Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo” (2018), Fini ha radunato i suoi libri più personali, autobiografici.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento