Home FixingFixing Marco Vincenzi, “l’Altro” riflesso nello specchio

Marco Vincenzi, “l’Altro” riflesso nello specchio

da Redazione

A Cattolica le foto dell’artista residente a San Marino. Inaugurazione sabato 8 settembre alle 17:30.

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A Cattolica la fotografia d’autore continua ad essere protagonista. Dopo le mostre degli ultimi anni, dedicate ad alcuni fra i fotografi più interessanti che operano tra le Marche e l’Emilia-Romagna, tra cui Pietro Zangheri, Marco Pesaresi, Stefano Mariani, Silvio Canini, Paolo Talevi, Eriberto Guidi, Cinzia Aze, Silvano Bacciardi, Giovanni Zaffagnini, e l’ultima, dedicata a Giuseppe Morandi e presentata dal prof. Arturo Carlo Quintavalle, ecco un nuovo evento espositivo promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica e dall’associazione culturale “Centrale Fotografia” di Fano. Protagonista sarà il lavoro fotografico degli ultimi quarant’anni di Marco Vincenzi, artista e sociologo visuale che risiede a San Marino da circa 30 anni.

L’autore introduce così il suo lavoro, che verrà esposto a Cattolica: “La fotografia dell’Altro, più che il Ritratto, è ciò che mi ha sempre accompagnato in questi quarant’anni; fotografie che non ho mai esposto in pubblico, se non nella mia prima mostra tenutasi a Fano, all’interno della rassegna ‘Ricerca 80’ nella Rocca Malatestiana. Un’idea di fotografia, che fa parte del mio intero percorso fotografico, anche se non in modo esclusivo, ma che ho sempre affrontato come un ‘pretesto’, strumentalmente, per riflettere e conoscere altro dal ritratto in senso stesso e, comunque, per conoscere più a fondo me stesso. La mostra presenta fotografie di ieri e di oggi, anche un paio di quelle che esposi nel 1980, per poi arrivare a quelle prodotte negli ultimi tempi, come fosse una sorta di puzzle, un unico lavoro su di me. Fotografie molto diverse fra loro, che presentano svariate forme, sia da un punto di vista linguistico, sia per le scelte tecniche privilegiate; fotografie dove l’Altro (il soggetto ritratto) non è mai, o quasi mai, l’obiettivo ma solo il pretesto. Sia che si tratti di fotografie fatte in studio, oppure scattate per strada, ma anche quelle elaborate in modo più concettuale, di mia produzione oppure provenienti da archivi non miei, sono solo una scusa per trovare il modo di conoscere, incontrare, riflettere, indicare, affermare attraverso lo sguardo la mia poliedrica identità umana”.

Inaugurazione sabato 8 settembre alle 17:30, la mostra resterà aperta fino al 7 ottobre 2018 nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 16.00 alle 19.00, a ingresso libero.

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