Home NotizieSan Marino Banca di San Marino e Carisp al lavoro per valutare la creazione di nuova banca sistemica

Banca di San Marino e Carisp al lavoro per valutare la creazione di nuova banca sistemica

da Redazione

L’obiettivo è di sostenerne un rinnovato sviluppo, generando una solida capacità finanziaria per alimentare masse critiche di innovazione nel comparto industriale, finanziario e dei servizi.

 

I Consigli di Amministrazione di Banca di San Marino S.p.A (BSM) e Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A (CARISP), riunitisi nei giorni scorsi, hanno affidato ad una società internazionale il mandato di esplorare la convenienza strategica di una eventuale operazione di integrazione tra i due Istituti.

L’ipotesi al vaglio è di dar vita ad un nuovo polo creditizio di rilevanza sistemica, di considerevole maggior efficienza competitiva, in grado di contribuire in modo significativo alla ripresa economica e alla stabilizzazione finanziaria del Paese. In linea con la tradizione dei rispettivi Istituti, profondamente radicati nel tessuto economico-sociale della Repubblica, l’obiettivo è di sostenerne un rinnovato sviluppo, generando una solida capacità finanziaria per alimentare masse critiche di innovazione nel comparto industriale, finanziario e dei servizi.

Il piano allo studio prevede l’integrazione selettiva e strategica dei due Istituti bancari, per permettere al nuovo soggetto creditizio di poter operare con forza nello scenario internazionale che si andrà ad aprire con l’auspicata firma del Memorandum d’Intesa della nostra Banca Centrale con Banca d’Italia e con la finalizzazione del Trattato di Associazione alla UE, a cui le Autorità di Governo, Banca Centrale e l’Associazione Bancaria Sammarinese stanno da tempo lavorando.

L’affidamento dello studio ad una società terza – la KPMG – ha lo scopo di rassicurare i mercati sull’obiettività della valutazione, evitando che potenziali interessi di parte prevalgano sull’interesse precipuo dei depositanti e dei clienti a vario titolo degli Istituti medesimi.

Sulla base dell’analisi che sarà condotta da KPMG, i Soci di entrambi gli Istituti – previa consultazione con tutti gli stakeholder interessati – valuteranno l’eventuale operazione alla luce del carattere territoriale e delle radici storiche dei due Istituti, e delle funzioni di interesse pubblico dell’attività bancaria.

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