La Presidente di ANIS Neni Rossini sul Piano di Stabilità e Sviluppo di San Marino. “La politica, le parti sociali e la classe dirigente devono recuperare una forte coesione”.
di Alessandro Carli
“Sul fronte del Piano di Stabilità e Sviluppo di San Marino siamo compatti con le altre associazioni di categoria nel sostenere che l’economia reale sia una forza del sistema, su cui puntare e investire per rilanciare il Paese”. Il Piano purtroppo “è stato depositato nella sua versione iniziale, senza quindi aver recepito le proposte e le idee rappresentate dalle parti sociali, ma il Governo ci ha assicurato che le istanze che abbiamo rivolto ‘entreranno’ nel documento finale. Siamo certi che i ministri manterranno la parola data e attendiamo che quanto discusso e condiviso si concretizzi nella stesura definitiva del Piano”. A cerniera tra la prima parte del 2018 e la seconda – in questo senso le festività del mese di agosto rappresentano sulla carta uno spartiacque –, la Presidente dell’Associazione Nazionale Industria San Marino fa il punto sull’avanzamento e sulle priorità dei progetti che devono essere messi in campo per rilanciare il Paese.
“Le forze politiche, le parti sociali e la classe dirigente devono recuperare forte coesione perché hanno il dovere di elaborare insieme un progetto strategico di breve, medio e lungo periodo il più largamente condiviso – spiega Neni Rossini –. Il Piano di Stabilità e Sviluppo, su cui puntiamo molto, deve garantire ai sammarinesi e alle imprese, oggi chiamati a farsi carico del deficit di bilancio dello Stato, che i sacrifici non siano vani”. Per questo, aggiunge la Presidente, “è necessario compiere un deciso cambio di passo, anche culturale, per diventare un Paese moderno, salvare le imprese, i posti di lavoro e contribuire al sostegno dello stato sociale”.
Sono sei, in estrema sintesi, le priorità individuate dall’Associazione degli Industriali. Priorità non a “comparti stagni” bensì “collegate”, che interagiscono. “Il sistema bancario e finanziario – prosegue la Presidente ANIS – va messo in sicurezza in quanto costituisce la ‘spina dorsale’ dell’economia del Paese: le imprese che vogliono crescere hanno bisogno di banche sane e competitive per l’erogazione dei finanziamenti a sostegno dei propri investimenti”. Parimenti, “tutti i settori dell’economia devono essere consolidati e devono essere messi nelle condizioni di svilupparsi”. La Presidente non dimentica il Bilancio dello Stato: “I conti devono essere messi in ordine” anche attraverso “la spending review”.
Altro pilastro, la riforma delle imposte indirette. “Con l’introduzione dell’IVA – sottolinea Neni Rossini – la Repubblica di San Marino potrebbe andare nella direzione di una sempre maggiore assimilazione agli standard internazionali. L’IVA, oltre che rappresentare un ‘linguaggio’ armonizzato con gli altri Paesi dell’Unione Europea, garantirebbe allo Stato maggiori entrate, delle quali il Bilancio ha bisogno ora più che mai”. L’Unione Europea, al centro dell’Accordo di Associazione che il Titano, assieme ad altri due Piccoli Stati, sta già trattando da diversi anni e che nel 2019 dovrebbe diventare un po’ più concreto. Sulle pensioni invece “l’obiettivo deve essere quello di creare un sistema sostenibile ed equilibrato”.
Come insegna il mondo delle imprese, per raggiungere qualsiasi obiettivo ci vuole un metodo. Da un lato le “riunioni plenarie” sono fondamentali, ribadisce la Presidente, “per definire le strategie e le linee guida relative alle materie specifiche da trattare”.
Dall’altro è necessario aprire contestualmente una serie di “specifici tavoli tecnici con il compito di elaborare proposte concrete” e va definita un’agenda dei lavori. Affinché le proposte siano efficaci e condivise, potrebbero sedere ai tavoli di confronto un rappresentante per il Governo e uno per l’opposizione; un rappresentante per ogni associazione economica di categoria interessata e un rappresentante per ogni organizzazione sindacale.
“Il tavolo tecnico potrebbe poi coinvolgere uno o più rappresentanti ed esperti di settore per affinare le soluzioni da proporre. I documenti elaborati verranno sottoposti alla verifica e all’approvazione in seduta plenaria per la ricerca di un ragionevole livello di condivisione”.
“Tutti teniamo al bene del Paese: per questo – conclude la Presidente degli Industriali – crediamo che sia fondamentale che sui progetti ci sia confronto e reciproco ascolto. Perché questo non è il momento per navigare a vista. E non è il momento del conflitto, ma dell’intesa sulla direzione da prendere insieme. Lavorando in squadra e senza diffidenze come da sempre il mercato ci ha insegnato a fare. Solo così possiamo individuare i veri obiettivi e concretizzare gli sforzi per raggiungerli”.
I DIECI IMPULSI ALLO SVILUPPO ECONOMICO
Nel documento presentato da ANIS sul Piano di Stabilità e Sviluppo di San Marino, oltre alla disamina della situazione del Paese, e alle proposte per la crescita, per anche “dieci impulsi allo sviluppo economico”.
Il mondo delle imprese – il vero volano dell’economia della Repubblica – chiede la ricostruzione del rapporto sinergico e di fiducia con l’Italia, la semplificazione della burocrazia, la fatturazione elettronica, la posta certificata, servizi pubblici più efficaci, applicando le best practice di “Doing Business” (a proposito, il report 2019 redatto come di consueto da Wolrd Bank è atteso entro la fine dell’anno, ndr), la riforma del mercato del lavoro (quindi la semplificazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, potenziamento del collocamento e ricollocamento), ma anche infrastrutture moderne, una Camera di Commercio con le stesse funzioni delle omologhe all’estero, la redazione di testi unici per attrarre nuovi investimenti e la liberalizzazione dell’approvvigionamento energetico.