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La parola d’ordine dell’edizione numero 11 dello SMIAF è stata “energia”

da Redazione

SAN MARINO – L’energia in primis degli organizzatori che dopo 11 anni di volontariato, ancora e nonostante le difficoltà e avversità, si impegnano quasi un anno intero per portare a San Marino l’International Arts Festival e trasformare il Centro Storico in un teatro all’aperto dove chiunque passi di lì, anche solo per caso, possa godere di un momento di felicità, romantico, di stupore o di paura, sensazioni sane, vere e genuine che mischiate alle bellezze e storia della nostra Repubblica restituiscono un ricordo indelebile.

L’energia dei trenta volontari, lo staff dello SMIAF, che accolgono gli artisti e gli avventori, sempre con un sorriso e sempre disponibili ad aiutare o informare, ognuno preparato in quello che deve fare. Questa è la risorsa principale dello SMIAF, grazie a loro gli artisti che giungono a San Marino da ogni parte del mondo trovano sempre un’ambiente pieno d’amore per la loro arte, che li fa sentire subito parte di una famiglia.

L’energia degli artisti, che con i loro spettacoli e performance e le loro storie di vita regalano emozioni indimenticabili a tutti coloro vogliano assistere.

L’energia del pubblico, quest’anno ancora più numeroso e partecipe delle ultime edizioni, che è il motore dell’arte di strada: quando il pubblico trasmette questa energia all’artista, lo show non può che essere un successo.

Lo SMIAF è fatto da giovani di San Marino e non, che per tre giorni e tre notti regalano all’intero Paese un’ondata di amore e tolleranza, di rispetto per il prossimo e passione, di arte, di cultura e di spettacolo. Purtroppo non tutti lo capiscono e lo apprezzano, ma questo non potrà mai fermare l’energia dello SMIAF che ha già messo in cantiere l’edizione 2019, la numero 12.

E a pensarci, come può finire tutto questo? Come possono venire a mancare emozioni come quelle regalate dalla Piazza della Libertà e il Piazzale della Pieve, gremiti in ogni numero di posto per lo spettacolo acrobatico della Comapañia Depaso o lo show romantico-pirotecnico dei Creme Brulè?

Per non parlare dei brividi regalati al pubblico dello SMIAF dal Collettivo Burdèline, un funambolo che per la 1à volta in Centro Storico ha percorso in volo il cammino che separa la Pieve Antica dagli Orti Borghesi. E non ultimi, tutti i concerti serali, l’Aperitivo dei Giovani Saperi, le danze afrofusion regalate dal team di donne che ha partecipato al workshop dell’artista belga-camerunense Zam Martino Ebale.

Come si può fare a meno di tutta questa energia?

 

I NUMERI DELL’11ESIMA EDIZIONE


Aspettando i dati ufficiali, l’organizzazione non può che stilare un bilancio estremamente positivo di questi 3 giorni in Centro Storico. Grazie allo staff, abbiamo contato personalmente le persone che hanno assistito agli spettacoli: una media che parte dalle 100-150 persone negli spettacoli pomeridiani e preserali, fino ad arrivare alle 300-500 degli show serali. Al Campo Bruno Reffi, una delle location più apprezzate dagli artisti e pubblico, si sono contate dalle 1.500 alle 3.000 persone a sera. Facendo un rapido conteggio basato sul numero di spettacoli giornalieri, stiamo parlando di circa 3.500 presenze al giorno, numero che moltiplicato per 3 sere porta all’incredibile risultato finale di 10.500 persone che hanno visitato il Festival.

Secondo studi statistici effettuati sul Centro Storico, ogni visitatore spende minimo dai 7 ai 10€, quindi si può dire che lo SMIAF ha creato al minimo un indotto diretto su San Marino di circa 90.000€, al fronte di una spesa per le casse dello Stato di 13.700€, più naturalmente tutte le maestranze della squadra manifestazioni, che ringraziamo moltissimo per i loro sforzi, e il Teatro Titano, di cui lo SMIAF ha potuto usufruire grazie alla indispensabile collaborazione con la Giunta di Castello di San Marino Città.

Questo è il regalo che ogni anno lo SMIAF fa al suo paese, alle sue politiche giovanili, culturali, turistiche e territoriali.

Ma tutto il progetto non sarebbe realizzabile se non ci fossero gli sponsor pubblici e privati che ogni anno credono e sostengono il festival. A loro, ad iniziare dalle varie Segreterie di Stato, va un particolare ringraziamento, perché finché qualcuno crederà nello SMIAF, lo sosterrà economicamente e anche culturalmente lo SMIAF esisterà.

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