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San Marino, CSU: incontro sul documento di riforma delle pensioni

da Redazione

SAN MARINO – Questa mattina la delegazione CSU guidata dai Segretari Generali Giuliano Tamagnini (CSdL) e Gianluca Montanari (CDLS) ha incontrato i Segretari di Stato per la Sanità e per gli Interni sul documento del Governo di riforma del sistema pensionistico.

La CSU ha ripercorso e illustrato sul piano generale le proprie posizioni contenute nel documento consegnato oggi e già anticipato alla stampa nei giorni scorsi. La CSU parte – quale presupposto imprescindibile – dalla necessità di giungere ad una ipotesi di riforma concertata con le organizzazioni sindacali, la quale deve essere poi necessariamente sottoposta al giudizio dei lavoratori e dei pensionati. E ciò richiede che venga assicurato tutto il tempo necessario per espletare fino in fondo il confronto, evitando qualsiasi ipotesi di avvio anticipato del progetto di legge all’iter consiliare.

Altro presupposto fondamentale, è che la stessa riforma delle pensioni è un tema che deve essere collocato nell’ambito di quel tavolo di confronto generale che faccia da regia politica a tutte le riforme e le scelte che il Paese deve compiere; tavolo di confronto che la CSU chiede da diversi mesi.

Nel corso dell’incontro ci si è soffermati su alcuni dei temi specifici trattati nel documento del Governo, tra cui la governance dei fondi pensione del primo e secondo pilastro e l’ipotesi di aumento dell’età pensionabile a 63 anni. Anche su questi temi la CSU ha ribadito le proprie posizioni rese note nei giorni scorsi.

La CSU non ha mancato di chiedere ai rappresentanti del Congresso di Stato se è intenzione dello stesso Esecutivo procedere all’avvio del provvedimento di riforma in Consiglio Grande e Generale in tempi brevi, o comunque prima della conclusione del confronto con la CSU. Da parte sua il Segretario di Stato per la Sanità Franco Santi, ha affermato che l’Esecutivo non procederà all’avvio all’iter consiliare del progetto di legge fino a quando non verrà raggiunta una ipotesi di intesa con le organizzazioni sindacali.

La CSU prende atto con favore di questa affermazione; se sarà confermata dai fatti, potrà rappresentare una segnale positivo che può favorire una reale ripresa del confronto e di qual dialogo sociale di cui il paese ha fortemente bisogno, come chiesto a gran voce dalle migliaia di lavoratori, pensionati e cittadini che hanno riempito Piazza della Libertà durante lo sciopero generale dello scorso 30 maggio.

 

CSU

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