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Consiglio Grande e Generale: licenziata la variazione di Bilancio 2018

da Redazione

È passata in seduta notturna con 29 voti favorevoli e 8 contrari. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – Licenziata ieri in seduta notturna la variazione di Bilancio 2018 – con 29 voti favorevoli e 8 contrari – il Consiglio Grande e Generale riprende i lavori dall’esame del Decreto Legge n.62 sulla Proroga dei termini per la Sanatoria straordinaria. Nel dibattito, l’opposizione lamenta la consegna degli emendamenti del governo solo a inizio seduta, impedendone di fatto l’esame. Maggioranza e Segretario rigettano le accuse di mancato confronto preventivo sulle proposte al decreto e spiegano come gli emendamenti siano migliorativi in quanto recepiscono le richieste degli uffici per rendere di più semplice applicazione la norma. Il Decreto infatti non si limita a posticipare i termini per la presentazione delle domande di sanatoria al 30 novembre ma, tra l’altro, introduce la possibilità di rateizzare gli importi a carico dei cittadini e consente il potenziamento dell’ufficio Edilizia chiamato a seguire le pratiche di sanatoria.

Nel corso dell’esame dell’articolato, all’articolo 1 “Proroga Termini”, viene presentato l’emendamento Pdcs per prolungare la proroga un mese in più rispetto quanto previsto dal governo, quindi da fine novembre a fine dicembre. Il Segretario motiva il termine di novembre per “motivi amministrativi”, spiega poi che sbagliano i cittadini a tardare nel presentare domanda di sanatoria. “Due settimane fa- chiarisce- le pratiche presentate erano 180, non sono molte, sappiamo che ne devono arrivare molte di più, ma tutti aspettano che ‘non si sa mai che cambi qualcosa'”. Al contrario, “le modifiche apportate non sono sostanziali-assicura- non ci sono modifiche tariffarie”. L’emendamento del Pdcs per prolungare la proroga viene respinto.

Quindi Pdcs e Rete chiedono la soppressione dell’Art.2 “Attivazione rapporti di lavoro a termine” non ritenendo giusta l’assunzione di un nuovo dipendente pubblico all’ufficio Edilizia per l’espletamento delle funzioni previste per la sanatoria straordinaria. Il Segretario chiarisce che ‘non si vuole assumere per sempre’ ma unicamente per seguire la sanatoria. Gli emendamenti dei gruppi di minoranza sono respinti.

Ci sono poi emendamenti aggiuntivi di natura tecnica, sia da parte del governo che del Pdcs: tra cui il 2 quater dell’esecutivo che interviene sul problema insorto per sanare le parti comuni degli edifici, sollevato dagli ordini professionali. La domanda può essere presentata dalla maggioranza dei comproprietari espresso per quote millesimali. Gli emendamenti del Pdcs sono tutti respinti. La seduta viene sospesa per consentire l’approfondimento sull’emendamento del governo più discusso anche nel corso del dibattito, il 2 octies, relativo all’estinzione del reato di abuso. L’esame del decreto riprenderà in seduta notturna dall’emendamento 2 octies.

Di seguito un estratto degli interventi.

Comma 6.Ratifica Decreto – Legge 13 giugno 2018 n.62 – Proroga dei termini per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria di cui al comma 1, dell’articolo 33, della Legge 7 agosto 2017 n.94, come modificato dal comma 5, dell’articolo 95 della Legge 21 dicembre 2017 n.147, ed adeguamento dei termini ad essa correlati /esame in corso

Augusto Michelotti, Sds Territorio

Abbiamo presentato degli emendamenti che sembrano corposi, ma sono migliorativi e agevolano nella proroga l’attività degli uffici, li spiegherò nel dettaglio nel momento del loro esame.

Stefano Canti, Pdcs

Guardando gli emendamenti del governo sono numerosi, già la mole degli emendamenti sta a significare che il Pdl del governo sulla sanatoria, così come era stato istituito e modificato ulteriormente, ‘non girava’. Gli stessi uffici si sono trovati ad affrontare una serie di problematiche che hanno impedito la sua applicazione.

Siamo venuti dalla Commissione IV^ dove è stato approvato un Odg richiesto dall’opposizione all’unanimità in cui si chiedeva di fare delle precisazioni sulla sanatoria straordinaria e non ne abbiamo visto menzione nel decreto. Forse è brutto far vedere che l’opposizione aveva ragione, ma quantomeno prendere atto di un documento che è stato condiviso sarebbe stato giusto. Ne prendiamo atto noi e andiamo avanti. Anche noi del Pdcs abbiamo fatto osservazioni al decreto con l’obiettivo di dare attuazione alle problematiche riscontrate nell’applicazione della legge. Siamo soddisfatti che emendamenti respinti in sede di esame del progetto di legge sono ripresentati nel decreto. I nostri emendamenti che presentiamo oggi danno attuazione all’Odg votato all’unanimità il 24 aprile scorso, si doveva prendere atto della proroga di presentazione delle pratiche, si doveva andare alla revisione delle aliquote che non vediamo in questo decreto, né negli emendamenti del governo. Ci sono quindi emendamenti per modificare aliquote e per dare piena attuazione al provvedimento.

Davide Forcellini, Rete

Qui ci sono sei pagine di emendamenti presentati alle 13.50 di oggi e noi non abbiamo tempo neanche di leggerli. Sono 14, ditemi se è un modo normale di procedere. Però uno lo voglio leggere: ‘La sanatoria estingue reati commessi nell’ambito dei procedimenti di autorizzazione dell’opera…’. Così praticamente a chi ha fatto l’abuso, con questo provvedimento, gli viene estinto il reato. E questo arriva così senza che l’opposizione lo possa leggere. Abbiamo visto nei mesi che si sono seguiti le problematiche emerse in questo provvedimento, ma il modus operandi del governo non cambia, si va avanti d’urgenza e nascondendo dietro le cose. Vorrei capire perché questi emendamenti non si potevano discutere con calma nell’incontro avuto anche la scorsa settimana. Noi non abbiamo proposto emendamenti sull’articolo 1, capiamo l’importanza di posticipare le date ed è una richiesta anche dei tecnici, quindi l’art. 1 nella versione che si aveva 1 ora fa va bene. Nel secondo articolo, prevediamo un emendamento, perché la richiesta di personale aggiuntivo non era negli accordi e poi non ne capiamo l’esigenza. Resto allibito da questo modo di fare e dalle poche spiegazioni date dal Segretario.

Alessandro Mancini, Ps

Questo provvedimento assume una cornice diversa dal decreto originario. Le considerazione fatte da Forcellini entrano nel merito. Anche io Segretario la critico per come ha voluto gestire il decreto in Aula, ci troviamo con emendamenti che sono una novità e non è semplice affrontare la materia in tempi stretti, anche per lei probabilmente lo è, visto il suo scarno riferimento. Siamo a una proroga che nasce dalla richiesta delle opposizioni in Commissione 4^, ne è nato un dibattito e poi si è giunti a un Odg condiviso sulla proroga. Dal punto di vista politico non si può più parlare di sanatoria ma di condono, con l’ultimo emendamento, quello che va a eliminare il reato di abuso, oggi è un vero e proprio condono. Posso trovarmi d’accordo, negli anni il Ps ha tentato di introdurre questo correttivo, anche se con modalità diverse. Ma quello che dice l’opposizione non va mai bene, così oggi ci troviamo emendamenti del governo che erano stati proposti dall’opposizione in assestamento. Mi pare poco poi bello mettere in un decreto legge l’assunzione di un tecnico per gestire le pratiche di sanatoria, ci potevano essere provvedimenti amministrativi. Vorrei capire se c’è un bando, selezione o chiamata.

Gian Carlo Venturini, Pdcs

Continuiamo ad assistere alla sceneggiata continua di questo provvedimento, abbiamo approvato l’assestamento bilancio scorso con la sanatoria, poi la sua modifica in finanziaria, poi il decreto. Altro elemento rilevato da Forcellini è legato al fatto che giovedì 26 luglio il collaboratore del Segretario ha convocato un incontro nella sala dei gruppi per esaminare le proposte di emendamento e concordato alcune modifiche. Mi riferisco a dei punti di cui non c’è traccia negli emendamenti presentati oggi dal Segretario, i colleghi di opposizione, e in questo caso anche i colleghi di maggioranza, hanno perso ore su questi temi e deludente ora che non sia stata accolta neanche una virgola. Smettiamo di prenderci in giro e smettiamo gli incontri farsa.

Enrico Carattoni, Ssd

Volevo rimettere le cose in chiaro. Sul confronto e sul testo del decreto si può dire tutto tranne che non c’è stato confronto. Nella serata di giovedì, i rappresentanti dei gruppi hanno discusso gli emendamenti. C’è stato un confronto con tutte le forze politiche, ma queste proposte recepivano già quelle che aveva fatto all’unanimità la Commissione politiche territoriali. Se mi si dice che invece ‘non è stato messo tutto quello che volevamo’, è un altro discorso, ma i punti sono stati affrontati, come la possibilità di rateizzare gli importi della sanatoria. Sono Contento di questo provvedimento che ha apportato migliorie alla sanatoria, sappiamo il dibattito che c’è stato, si è cercato di non snaturare il progetto iniziale, ma di agevolare chi non ha possibilità di pagare.

Dalibor Riccardi, Gruppo misto

Sembrava una soap opera questa sanatoria, fino a che il Segretario si è convinto a prorogare i termini e ad apportare modifiche per un testo che condivido di più di quello predisposto inizialmente, mi riferisco alla dilazione dei pagamenti.

Iro Belluzzi, Psd

Con la sanatoria si drenano le risorse dei cittadini in un momento di difficoltà, è un altro elemento depressivo interno alla Repubblica. Si introduce sì la dilazione della sanzione, dicendo che le mani in tasca ai sammarinesi permangono in tempi lunghi nelle loro tasche, non cambia se deve essere disposto immediatamente la sanzione /condono per mettere in regola quanto edificato. Sarebbe stato interessante pensare percorsi per ridisegnare il quantum spettante all’amministrazione. La dilazione proposta è frutto di quanto i cittadini non danarosi dovranno corrispondere allo Stato. L’equità porterebbe a modulare le sanzioni rispetto quanto costruito.

Matteo Fiorini, Rf

Va spiegato perché siamo arrivati al punto di oggi e quali erano le alternative, esprimere solo critiche è facile. Siamo tutti d’accordo che il testo unico del ’95 abbia generato una serie di storture e cattive prassi e abusi tollerati, una serie di situazioni al limite, e che questa cosa si sia portata all’applicazione da parte di tutti, settore pubblico e professionisti. Se andiamo a vedere quante sono le case in regola, sono percentuali bassissime. Oggi si vuole passare a un nuovo regime e si vuole segnare un punto zero, il passaggio necessario allora è la sanatoria. Oggi viene percepito come strumento per fare cassa, quando è invece uno strumento di giustizia. Per voltare pagina e affermare nella pratica un nuovo modo di costruire, questa è la finalità vera.

Eva Guidi, Ssd

Il Testo di legge complesso, è un bene ci siano approfondimenti per migliorare l’applicazione di tutto il disposto normativo. C’è stato modo di confrontarsi in Commissione IV sull’applicabilità dell’articolo 79, ci sono stati anche altri incontri per approfondire altri aspetti, non credo che il metoto sia stato quello di tirare dritto. Siamo poi convinti che gli interventi e le riunioni fatte abbiano migliorato il passaggio fondamentale dell’adozione del testo unico. Interventi migliorativi: la proroga, è vero, era proposta della minoranza, noi l’abbiamo ritenuta giusta e condivisa, quindi la rateizzazione, i criteri di elasticità nella verifica degli abusi.

Repliche

Augusto Michelotti, Sds Territorio

Avevo detto solo che invece di discutere ciascun emendamento, siccome dobbiamo votarlo, pensavo di poterlo fare in fase successiva. Altri hanno spiegato cosa è successo, dopo questo magnifico stupore dei consiglieri che si sono sentiti defraudati dalle informazioni: è vero. gli emendamenti sono stati consegnati a inizio Consiglio, ma son già stati discussi in incontri precedenti. C’è molta demagogia in queste dichiarazioni sbalordite. La sanatoria non è una tassa, ma una sanzione che va mettere ordine dove è disordinato. La Commissione incaricata di giudicare i vari ricorsi e le domande per la sanatoria ha rilevato delle complessità di situazioni che potevano essere migliorate, di qui le proposte che discutiamo oggi, che sono migliorative.

Davide Forcellini, Rete

Giovedì ci siamo incontrati e avevamo un testo con emendamenti su cui si è discusso, poi avevamo lasciato il tecnico della segreteria a redigere emendamenti finali. Ci troviamo invece che gli emendamenti proposti oggi non è che solo recepiscono quello che abbiamo proposto giovedì, ma introducono cose che non c’erano nella riunione di giovedì o, se c’erano, era solo un foglio sul tavolo, su cui non abbiamo discusso, come il famigerato articolo dove si passa da una sanatoria a un condono. Se si estinguono reati, resta solo il pagamento di una sanzione e si parla allora di condono perché la pena è estinta. E un cambiamento d principio.

Stefano Canti, Pdcs

Quanti progetti di sanatoria ad oggi sono stati presentati? Se il numero è basso la gente sta aspettando modifiche e la situazione non è chiara.

Sul confronto: non è che non ci sia stato, ma non si è completato, è il Segretario che non vuole il confronto con l’opposizione, si vede che le esperienze precedenti lo hanno segnato.

Jader Tosi, C10

Si sta parlando di nulla, voi non cercate il confronto, ma òp scontro per non far andare avanti le azioni del paese. Il confronto c’è stato più volte.

Iro Belluzzi, Psd

Sanatoria o meno la fotografia di ieri sarà anche quella di domani. Si voleva intervenire per regolarizzare dal punto di vista normativo, punto e basta. Si ipotizzava un cespite di 5-6 mln per le casse dello Stato, l’intervento così come strutturato ne porterà di più, ma non è un bene per i cittadini, difficile trovare un punto di incontro tra chi ha una visione punitiva e chi ha una visione più liberale. Giusto correggere, ingiusto drenare le risorse in un periodo di crisi.

Pierluigi Zanotti, Rf

Confronto c’è stato, qui sono recepite proposte che arrivano dagli uffici competenti per sanare abusi. Equità: sono stati posti parametri di natura commerciale. Oggi portiamo aggiustamenti giusti. Gli importi che i cittadini andranno a pagare in alcuni casi non sono teneri e mi sembra giusto andare loro incontro e metterli in condizione di sanare senza problemi.

Matteo Fiorini, Rf

Non condivido Belluzzi quando dice che abbiamo fallito, gli ecomostri ci sono e resteranno, lo invito a fare proposte di buon senso sul territorio per demolire abusi. Non ci sono. Questo è un passaggio necessario.

Marianna Bucci, Rete

Sulla sanatoria non trovo coerenza con l’Augusto Michelotti che il paese conosceva. Si parla di atto di giustizia, ma negli emendamenti di oggi del governo è tutto il contrario, c’è un vero e proprio condone.

Enrico Carattoni, Ssd

Smettiamo di dire che è un condono perché interviene sulle pene che non c’erano neanche prima, si interviene su aspetti tecnici, si para di sanzioni fino 25 mila euro, non mi paiono una sanzione leggera.

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