Il Vescovo Andrea Turazzi, facendo eco al messaggio della Presidenza della CEI della scorsa settimana, manda questo suo messaggio alla Diocesi.
È davvero una situazione, quella del Mediterraneo, che ci fa soffrire tanto e ci mette in crisi. È da più di cento anni che aiutiamo i fratelli e le sorelle dell’Africa in casa loro: penso ai missionari, penso alle nostre collaborazioni, ecc. Mentre riaffermo il dovere dell’accoglienza, ribadisco che occorre impegnarsi, ancor di più, per garantire ai popoli la possibilità di non emigrare, di vivere nella propria terra. Come Diocesi siamo in stretto contatto con la Prefettura di Rimini. La settimana scorsa abbiamo messo a disposizione una delle nostre case per una famiglia di quattro persone e abbiamo accolto altri quattro ragazzi nella Casa di prima accoglienza di Secchiano. Non è sensato prendere iniziative arbitrarie. Sappiamo che vi sono persone che «salvano dal mare» per ragioni meschine e perfino criminali. Ci sono guardie costiere e marinai che da sempre prestano aiuto a chiunque rischi di perdere la vita in mare: è un principio non scritto che risiede nel loro animo. Noi vogliamo salvare vite perché «ogni uomo è mio fratello» e ce lo impone il Vangelo: motivo che supera ogni altro motivo.