La selezione del duo austriaco è andata da Chaka Khan agli Azymuth fino a Lucio Battisti con improvvise accelerazioni di beat che hanno saputo far ballare l’intera piazza.
di Augusto Betiula
VERUCCHIO – Per festeggiare il 25° anniversario di G-Soned la loro prima release ufficiale il duo austriaco Kruder & Dorfmeister sono in tour per l’Europa e hanno fatto tappa al Verucchio Festival sabato sera.
K & D sono artisti di culto nel campo della musica elettronica soprattutto in virtù del loro stile innovativo e inconfondibile, uno stile musicale molto raffinato che sa mixare con gran classe dal Trip-Hop al Downtempo fino al Drum’n’bass.
Qualcuno arriva addirittura a sostenere che sono proprio loro ad aver inventato il Chill-Out moderno, un genere che sa mettere in mostra un sound luminoso, frizzante, morbido ed eccentrico e che è capace di attingere dalla Word Music.
I loro dischi “DJ Kicks” e “The K & D Session” hanno venduto milioni di dischi e soprattutto sono diventati veri e propri dischi di culto e collezione e fortunati sono stati anche i loro famosi remix di brani di artisti del calibro di Depeche Mode, Madonna, Lamb e tantissimi altri.
Il set allestito sul sagrato collegiata di Verucchio, essenziale e minimalista, prevedeva la collaborazione dei visual “Lichterloh TV”, un team di video arte, che durante l’intero dj set ha proiettato a tempo immagini spettacolari ed ipnotiche sulla facciata della chiesa.
Tralasciando alcuni inciampi dell’impianto audio che ha afflitto l’intera serata ma non ha scoraggiato un pubblico molto attendo e divertito, la selezione del duo austriaco è andata da Chaka Khan agli Azymuth fino a Lucio Battisti con improvvise accelerazioni di beat che hanno saputo far ballare l’intera piazza.
In conclusione un plauso va al Verucchio Festival che è stato capace di portare sulle colline del Riminese questi artisti talentuosi che hanno saputo ancora una volta dimostrare del perché godano di tanta fama e di un’ottima reputazione.
Il prossimo appuntamento con il festival e per il 27 luglio 2018 con il concerto di Mark Lanegan.