Nella brochure dell’azienda sammarinese tutti i “pittogrammi”. Mirkare Manzi: “Tutto sull’ADR ma non solo, offriamo anche consulenza”.
di Alessandro Carli
La IAM srl ha ampliato il ventaglio dei servizi dedicati alla clientela: assieme alla gestione dei rifiuti, il core business dell’azienda sammarinese, nei giorni scorsi difatti è partito un progetto che ha come mission quella di facilitare e allo stesso tempo snellire un impegno “burocratico” che da pochi mesi è stato recepito anche da San Marino, quello previsto dall’ADR. “Dal 15 febbraio 2018 anche la Repubblica, attraverso il Decreto Consiliare numero 135 del 2017, si è di fatto allineata alle normative europee – racconta Mirkare Manzi –. L’ADR (l’Accord Dangereuses Route, ndr) regolamenta i trasporti internazionali di merci pericolose su strada e coinvolge diverse figure: il mittente e/o lo speditore, il trasportatore e il destinatario ma anche l’imballatore, il riempitore e il caricatore”.
La materia è incardinata nella vostra professionalità. Qual è la novità che offrite a chi si occupa di ADR e più in generale di trasporti di rifiuti?
“Operando quotidianamente sul campo abbiamo ricevuto diverse richieste per un punto ‘particolare’ della normativa, quello che fa riferimento alle etichette da apporre. Abbiamo cercato il ‘cartello’ con i pittogrammi conformi alla normativa, andando a introdurre, lì dove possibile, alcuni ‘simboli’ che mancavano e che sono di utilità per le imprese. Abbiamo poi preso contatti con un’impresa del territorio che si occupa di stampa di etichette adesive – la nostra filosofia è legata all’economia circolare e lì dove possiamo cerchiamo di lavorare con realtà locali – e alla fine, dopo una serie di correzioni e modifiche, siamo partiti”.
Cosa proponete?
“Un catalogo, sfogliabile sia in cartaceo ma scaricabile anche dal nostro sito internet (www.iamrsm.com) e dalla pagina Facebook dell’azienda. Qui il cliente ha la possibilità di avere sotto agli occhi tutti i pittogrammi e le etichette che servono per soddisfare le condizioni richieste dall’ADR ma non solo. Abbiamo deciso di suddividere in due macroaree gli ‘argomenti’. Nella prima si trovano le ‘classi di pericolo’, nella seconda invece i ‘generici’. Come detto, abbiamo fatto alcune ‘aggiunte’: nelle ‘classi’ abbiamo inserito un adesivo rettangolare con i ‘dati del cliente’, quindi il ‘Codice CER’, il peso in chilogrammi e il ‘Numero UN’. Ricordo, a questo proposito, che la chiave di ingresso per l’applicazione dell’ADR è la classificazione delle materie. Queste risultano ‘codificate’ con un numero UN (seguito da quattro cifre, ndr) che le caratterizza univocamente come sostanze, gruppi di sostanze o rubriche collettive. Tra i ‘generici’ invece si trovano i classici ‘segnali’. In questa sezione abbiamo inserito l’adesivo con la lettera ‘R’ dei rifiuti e il ‘cartello in formato 25×25 cm su supporto magnetico. Per comodità, le abbiamo ‘numerate’ in modo da agevolare la procedura dell’ordine”.
Le vostre attenzioni dedicate all’ADR non finiscono qui…
“Esatto. Oltre alle etichette, forniamo alle imprese gli imballaggi ADR sia nuovi che rigenerati. Tutti i contenitori sono ovviamente omologati. Visto anche il tempo ridotto che è passato dall’ingresso della normativa ADR, forniamo ai clienti anche tutti i ‘consigli pratici’: diamo consulenza sull’etichettatura da apporre e tanto altro ancora. Molte aziende sono già informate – la stessa Associazione Nazionale Industria San Marino, attraverso Assoservizi, ha organizzato una giornata di approfondimento sulla materia e non è da escludere che se ne possano mettere in calendario altre – mentre altre sono meno ‘attrezzate’ e non hanno mai ‘mappato’ i rifiuti pericolosi. Giova ricordare che i rifiuti devono essere analizzati – le analisi hanno validità 12 mesi – per poter venire a conoscenza della loro composizione e quindi dei ‘numeri’ che li accompagnano. Mi riferisco ai CER e alla caratteristiche di pericolosità. Trattandosi di rifiuti, l’attenzione deve essere sempre alta”.
A livello pratico, cosa significa un rifiuto “in regola”?
“Un rifiuto confezionato ed etichettato secondo quanto previsto dall’ADR agevola lo smaltimento. Un rifiuto non ‘in regola’ comporta una serie di sanzioni”.