Home categorieCultura Visto per voi: recensione del concerto dei Calexico del 12 luglio 2018

Visto per voi: recensione del concerto dei Calexico del 12 luglio 2018

da Redazione

Una Corte mai così tanto affollata li ha attesi in una suggestiva cornice di caldo (quasi desertico), cielo stellato e un palco di rara bellezza e qualità audio.

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di Augusto Betiula

 

RIMINI – I Calexico ieri sera hanno presentato il loro ultimo disco “The Thread That Keeps Us” a Rimini alla Corte degli Agostiniani per la rassegna musicale Percuotere La Mente. Una Corte mai così tanto affollata li ha attesi in una suggestiva cornice di caldo (quasi desertico), cielo stellato e un palco di rara bellezza e qualità audio.

La musica dei Calexico è musica di frontiera, quel confine tra la malinconia e la fiesta sfrenata, tra la monotonia del colore del deserto e il tripudio vivace delle stoffe messicane, tra la difficoltà del sopravvivere e la semplicità dell’amore umano.

Il nome Calexico è formato dalle parole California e Messico, la loro musica si posiziona esattamente lungo quella linea di confine che separa la cultura statunitense da quella messicana, è una musica fatta di suoni tex-mex, jazz, psichedelici. Il nome è mutuato da una cittadina californiana al confine con il Messico.

La loro musica è un lungo piano sequenza cinematografico che dal deserto dell’Arizona arriva alle vivaci fieste messicane, tra musica rock, folk, country, gipsy, jazz e mariachi.

Le loro canzoni parlano dei problemi dei nostri tempi, l’immigrazione, le guerre, i disastri ambientali, parlano insomma delle nostre vite, dei nostri affanni, soprattutto di quelle vite di frontiera dove la sottile linea di confine può diventare muro invalicabile.

Joey Burns e John Convertino si sono presentati a Rimini con una band numerosa e molto preparata tecnicamente, fatta di musicisti polistrumentisti e dalle indiscusse qualità artistiche che hanno saputo ricreare le atmosfere eleganti e passionali tanto care ai Calexico. Potenti, precisi e trascinanti.

Il tripudio dei suoni (ottimi davvero i tecnici audio nell’occasione) delle trombe, chitarre messicane e la strumentazione elettrica più rock si sono fusi sapientemente per un live dalle sonorità entusiasmanti che hanno trasformato la Corte degli Agostiniani in una fiesta allegra e divertente, concludendo il concerto con il pubblico tutto in piedi sottopalco a ballare e sorridere in questa afosa serata estiva riminese.

In una recente intervista Burns e Convertino hanno detto: “La musica è un’emozione ed energia, e questo ha valore e importanza. Il nostro mondo ha bisogno di questo ora più che mai” e dopo le notti sfrenate degli eventi musicali tanto in voga nelle ultime estati della riviera, c’era bisogno anche di questo tipo di evento musicale che sa essere colto e di successo al tempo stesso “ora più che mai”.

Il prossimo concerto da non perdere di Percuotere La Mente sarà quello di Joan as Police Woman il 27 Luglio 2018 sempre alla Corte degli Agostiniani.

The Thread That Keeps Us, nono album della loro carriera uscito a fine gennaio, che aggiunge inedite vibrazioni al loro folk-rock di frontiera

I Calexico sono: Joey Burns, John Convertino, Martin Wenk, Jacob Valenzuela, Sergio Mendoza, Jairo Zavala Ruiz, e Scott Colberg.

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