SAN MARINO – Un gravissimo e ignobile tentativo di diffamazione e di intimidazione nei confronti della CSU, certamente ispirato dai poteri forti e oscuri del paese, è quanto illustrato da Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari, Segretari di CSdL e CDLS, nella conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi.
Ieri la CSU ha ricevuto in una busta anonima la fotografia di una lettera indirizzata al Congresso di Stato, il cui contenuto, nel fare riferimento alla vicenda giudiziaria del conto Mazzini, tenta di coinvolgere le organizzazioni sindacali in quel sistema corruttivo e tangentizio di malaffare instaurato in tanti anni di connubio illegale tra politica e settori dell’economia. La lettera è siglata da una firma non riconoscibile.
Alle 10.15 mattina, il legale della CSU ha depositato presso il Tribunale Penale una denuncia-querela contro l’autore o gli autori di tale azione, con la richiesta di aprire un fascicolo giudiziario sulla vicenda. Al contempo lo stesso legale, per conto della CSU, ha inviato al Congresso di Stato una lettera con la richiesta di sapere se lo stesso Esecutivo ha ricevuto tale missiva, con quale tempistica e modalità, ovvero se è giunta in forma originale con sottoscrizione autentica.
Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari hanno respinto con sdegno tutte le affermazioni denigratorie contenute nella lettera; peraltro, hanno messo a disposizione fin da subito la verifica dei loro personali conti correnti bancari, oltre a quelli dei propri famigliari, e di tutti i dirigenti e funzionari di CSdL e CDLS. “Siamo pronti in qualsiasi momento ad una operazione trasparenza, non abbiamo certo nulla da nascondere”.
“Si tratta di una operazione ignobile e vergognosa, dal chiaro sapore malavitoso – hanno sottolineato Tamagnini e Montanari – che avviene in un periodo in cui il clima di scontro è arrivato a livelli insostenibili, che nasce sicuramente da quegli ambienti del malaffare protagonisti delle vicende del conto Mazzini, che tentano di addossare anche su altri la responsabilità di aver condotto il paese sull’orto del baratro.”
Un’operazione che avviene a seguito del grande successo dello sciopero generale del 30 maggio scorso, con il chiaro intendo di destabilizzare e indebolire chi, come il sindacato, rappresenta la parte sana e onesta del paese, e continua a chiedere verità, equità e sviluppo. Verità in primo luogo sulla vicenda delle banche. Probabilmente non è un caso che questa azione avvenga nel periodo in cui è scoppiato il “caso titoli”, in cui la CSU ha svolto un chiaro ruolo a difesa della legalità, in particolare nella vicenda dei tre Decreti sulle banche e sui fondi pensione nel luglio 2017, come emerso nella stessa ricostruzione del giudice Morsiani.
I Segretari CSdL e CDLS hanno poi spostato la riflessione sul silenzio del Governo. “È davvero molto strano che una lettera anonima che punta a calunniare e denigrare il sindacato abbia come destinatari i membri del Congresso di Stato. Ed è ancora più strano che, se davvero i congressisti ne sono venuti a conoscenza, siano rimasti in assoluto silenzio. Di fronte alle evidenti menzogne scritte, il Governo avrebbe dovuto informare tempestivamente i Segretari delle Confederazioni Sindacali per metterli al corrente di questo vergognoso libello intimidatorio”.
L’azione della CSU non si ferma di fronte a queste bieche trame intimidatorie: la stessa conferenza di giovedì 12 luglio (ore 21.00 sala Montelupo di Domagnano) sul sistema bancario sammarinese, sarà un’altra occasione per ricercare verità e chiarezza sul sistema bancario e finanziario, e per rivendicare le massime garanzie sulla gestione dei fondi pensioni, ovvero quelle ingenti risorse economiche che da anni stanno sostenendo il nostro sistema creditizio, e su cui in molti ambiscono a mettere le mani…
CSU