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ANIS, l’assemblea spinge per le riforme

da Redazione

Il richiamo di Ceccato, condiviso da tutti gli imprenditori dell’Associazione, è risuonato forte e chiaro anche oltre i muri di Palazzo Onofri dove si è tenuta l’Assemblea annuale.

 

di Daniele Bartolucci

 

Determinazione e concretezza. Sono questi i binari su cui si è mossa ANIS nel difficile percorso di riforme che il Paese sta affrontando, o che dovrebbe affrontare, stante le numerose partite per le quali si attende ancora il fischio d’inizio. Ed è proprio a queste che Stefano Ceccato ha voluto rimandare nell’ultimo discorso da Presidente in carica, palesando anche un certa delusione per come la politica, tutta, sta reagendo di fronte ad alcune emergenze del Paese. Il richiamo di Ceccato, condiviso da tutti gli imprenditori dell’Associazione, è risuonato forte e chiaro anche oltre i muri di Palazzo Onofri dove si è tenuta l’Assemblea annuale: occorre fare le riforme, occorre spingere il Paese verso lo sviluppo economico e occorre fare presto. Dall’altra parte (per fortuna, ndr), c’è un mondo imprenditoriale che nonostante i ritardi, le lungaggini burocratiche e una perdita di competitività – e di reputazione del sistema Paese, ha avvertito Ceccato – che aumenta ogni giorno, sta dimostrando chiaramente di avere tutte le carte in regola per “battagliare” sui mercati, che sa fare investimenti, che sa fare utili (e quindi pagare le tasse), che conosce molto bene il valore del capitale umano e per questo assume nuovi lavoratori, generando reddito e benessere diffuso per San Marino. E’ il “mondo ANIS”, si potrebbe dire, fotografato dall’analisi effettuata dall’Associazione in questi mesi e su cui si è aperta una importante riflessione nel Paese, non solo per evidenziare che in generale le aziende associate stanno andando bene, ma soprattutto per comprendere le dinamiche aziendali e costruire un quadro normativo e di interventi che possa accompagnare questo trend positivo. E non lo ostacoli, o non vada nella direzione opposta, come ad esempio la patrimoniale che va a colpire il capitale delle imprese, che è un punto di forza delle stesse. Di fronte a questa situazione, l’Assemblea dei Soci non poteva che essere colta anche dagli imprenditori come un’occasione per confrontarsi sui vari temi, e così è stato. Diversi gli interventi in sala, che hanno spaziato sui vari tavoli aperti, elencati dal Segretario Generale William Vagnini: dalla riforma del mercato del lavoro, di cui gli Industriali non sono affatto soddisfatto delle modifiche introdotte dalla Legge Sviluppo dell’anno scorso, alla situazione critica del Bilancio dello Stato, su cui chiedono una determinata operazione di spending review, fino al tema, caldissimo, del sistema previdenziale, con gli evidenti effetti che ha sia sulla collettività, ma ancora più marcatamente sui lavoratori e, quindi, indirettamente anche sulle imprese. Le preoccupazioni degli Industriali sono quindi tante, ma non mancano i punti positivi ed è su questi che fanno affidamento, stimolando se stessi e tutti gli altri attori ad agire con senso di responsabilità, ma soprattutto assieme, condividendo problemi e soluzioni, “facendo squadra” ha ribadito Ceccato, “c’è bisogno di tutti noi”.

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