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“Le città visibili” trasloca nei locali dell’ex macello comunale per l’edizione 2018

da Redazione

RIMINI – Il festival “Le Città Visibili” giunge alla sua sesta edizione e per l’occasione trasloca nei locali dell’Ex Macello comunale di Via Dario Campana a Rimini. La kermesse di teatro e musica sarà ospitata all’interno di una cornice inedita dal 20 luglio al 2 agosto e porterà in dote, nel cuore dell’estate riminese, otto serate di teatro e musica dal vivo tutte a ingresso libero, ma anche conferenze e incontri su alcuni grandi temi di attualità.

 

UN NUOVO SPAZIO PIÙ GRANDE E FUNZIONALE


Dal 2013, sin dalla sua prima edizione, la manifestazione era di casa al giardino di Palazzo Lettimi di Via Tempio Malatestiano, quest’anno spettacoli e concerti accenderanno i riflettori su uno dei più interessanti siti di archeologia industriale del territorio comunale. Uno spazio più grande rispetto alle location passate, adatto alle esigenze degli artisti ma anche degli spettatori. I locali dell’Ex Macello comunale saranno infatti adibiti a camerini, palco e platea e lo storico complesso verrà quindi trasformato, durante le serate del festival, in un piccolo teatro o sala concerti a seconda delle serate in programma. In alcuni locali del vecchio edificio, saranno allestite mostre ed installazioni: lo spazio RIU Project che curerà una rassegna di video arte e sarà impegnata nei giorni del festival con un ciclo di passeggiate sonore mentre l’associazione Kantharos curerà una mostra fotografica sugli spazi abbandonati sul territorio riminese e un laboratorio di riciclo, oltre che a visite guidate sul territorio sempre verso luoghi abbandonati o recuperati

La conformazione più ampia della nuova location permetterà inoltre di offrire al pubblico la possibilità di usufruire di alcuni spazi di ristorazione “street food”.

Anche per l’edizione 2018 rimarrà dunque inalterata la vocazione storica del festival che grazie all’impegno dell’associazione “Le città visibili” punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riuso degli spazi abbandonati. Ancora una volta i riminesi avranno quindi l’occasione di rivivere e far rivivere – o magari di conoscere – un’area caduta in disuso e lontana dai riflettori della movida che caratterizza la città durante la bella stagione.

 

IL FESTIVAL, ALCUNE ANTICIPAZIONI


Saranno otto le serate di spettacolo previste nei locali dell’ex Macello, quattro dedicate al teatro e quattro alla musica dal vivo. Il palinsesto complessivo degli eventi è in via di definizione ma è già possibile fornire alcune anticipazioni: il festival sarà inaugurato il 20 luglio alle ore 21.30 (orario di inizio di tutti gli spettacoli) con il concerto dei Perturbazione, formazione storica del panorama musicale italiano che vanta anche una partecipazione all’edizione 2014 del festival di Sanremo. Il 30 e il 31 luglio la manifestazione ospiterà lo spettacolo “Farsi Silenzio” di Tindaro Granata per la regia di e con Marco Cacciola, un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidianità della vita: i posti saranno limitati, gli spettatori verranno invitati a indossare un paio di cuffie per godere delle atmosfere proposte dall’opera teatrale. Sono poi in programma un incontro con l’associazione “Rompi il Silenzio” con al centro il tema della violenza sulle donne, in occasione dello spettacolo “La Sorella di Gesucristo” di e con Oscar De Summa previsto per domenica 22 luglio e un altro incontro pre-spettacolo in collaborazione con la CGIL di Rimini sui diritti dei lavoratori nel tardo pomeriggio di martedì 24 luglio, prima dello spettacolo “Dita di Dama” di e con Laura Pozone.

I dettagli sulle 8 serate di spettacoli e sulle tante altre iniziative previste durante il festival Le Città Visibili saranno forniti nelle prossime settimane nei canali promozionali della kermesse (sito web, pagina facebook), tramite comunicati stampa e con una conferenza dedicata.

 

L’EX MACELLO, UN PO’ DI STORIA E UNO SGUARDO AL FUTURO


L’ex Macello Comunale di Rimini venne inaugurato nel lontano 1937. Solo pochi anni dopo, durante il secondo conflitto mondiale, fu danneggiato dalle bombe. Nel 1958 partirono i lavori di restaurazione e l’edificio venne ampliato con l’aggiunta delle celle frigorifere. Alla fine degli anni ’70 risale la cessazione delle attività: l’area era stata ritenuta insalubre a causa dei fumi rilasciati e venne quindi riconvertito prima in un canile comunale, infine a complesso di uffici AUSL. Nel 1995 venne demolito parte del muro di cinta che separa il complesso dal Parco Marecchia. Da questo momento l’edificio rimase in completo disuso per più di vent’anni, subendo un progressivo processo di degrado, tanto che fino a 5 anni fa era ricovero di clochard, abitanti di passaggio e talvolta anche di malavitosi. Lo sgombero della zona fu seguito da una bonifica e da una conseguente ristrutturazione della zona antistante la facciata principale dell’edificio. Queste opere hanno contribuito a riqualificare l’area e a far entrare a pieno diritto l’Ex Macello comunale di Rimini fra i più interessanti siti di archeologia industriale. Dopo il recente intervento del Comune di Rimini di bonifica e messa in sicurezza della struttura, si rende ora necessaria una messa in atto di una serie di attività, che possano ripopolare la zona periferica attraverso progetti di integrazione, eventi culturali, sensibilizzazione degli abitanti della zona e documentazione della storia del luogo. Le città visibili – associazione attiva già da cinque anni in iniziative di rivalutazione di beni storici- e altre associazioni di Rimini, hanno quindi unito le loro forze in questa missione, facendo diventare l’ex-macello un punto di partenza di buone pratiche del riuso di spazi urbani dismessi, per stimolare i cittadini a partecipare dal basso ai processi di rigenerazione.

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