Home FixingFixing Privacy, pronta la normativa di San Marino in linea con l’UE

Privacy, pronta la normativa di San Marino in linea con l’UE

da Redazione

Il Segretario Zanotti ha già depositato il pdl, redatto insieme all’Avvocato Fabiano. Il 25 maggio è entrato in vigore il GDPR: la legge sammarinese permetterà alle imprese di operare.

gdpr

 

di Daniele Bartolucci

 

San Marino al passo con il GDPR: pronto il progetto di legge per la Privacy che dovrà permettere alle imprese di restare operative senza rischi sul mercato europeo.

Il 25 maggio è entrato in vigore il Regolamento 2016/679 noto come GDPR (General Data Protection Regulation), relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali. San Marino, come noto, non ha una normativa di riferimento efficace né tantomeno che sia in linea con quelle degli Stati membri dell’Unione Europea, che da anni hanno strutturato leggi e regolamenti interni, e vivono questa nuova scadenza con meno apprensione. Proprio per questo, lo scorso 7 dicembre, anche su sollecitazione di ANIS, che per prima ormai due anni fa, ha sollevato la questione, il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti, ha sottoscritto l’incarico con l’avvocato Nicola Fabiano per la redazione di una proposta di legge in materia di protezione dei dati personali, al fine di predisporre l’adeguamento dell’attuale impianto normativo sammarinese al Regolamento UE emanato dal Parlamento Europeo nel 2016. A distanza di cinque mesi esatti, il 15 maggio, lo stesso Zanotti ha depositato il Progetto di Legge “Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali”, che pone San Marino in linea con il GDPR e che, soprattutto, dovrà permettere alle imprese di restare operative senza rischi sul mercato europeo.

Come noto, il GDPR nasce da precise esigenze, come indicato dalla stessa Commissione Ue, di certezza giuridica, armonizzazione e maggiore semplicità delle norme riguardanti il trasferimento di dati personali dall’Ue verso altre parti del mondo. Si tratta poi di una risposta, necessarie e urgente, alle sfide poste dagli sviluppi tecnologici (a inizio ottobre il WP29 ha adottato tre fondamentali provvedimenti che avranno importanti ricadute su punti essenziali del GDPR proprio sul tema dell’innovazione tecnologica) e dai nuovi modelli di crescita economica, tenendo conto delle esigenze di tutela dei dati personali sempre più avvertite dai cittadini Ue.

Tutti principi che l’Avvocato Fabiano ben conosce, vantando una lunga esperienza in materia di “Data Protection and Privacy Rights” ed essendo componente del Comitato Scientifico e docente del “Corso di alta formazione sulla protezione dei dati personali, responsabile della protezione dei dati (DPO)” con il patrocinio del Garante per la protezione dei dati personali organizzato dal CNF e dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI). “La Repubblica di San Marino”, aveva annunciato Zanotti, “intende inserirsi fattivamente nella vasta gamma di opportunità che la privacy offre ora e che potrà offrire anche nel futuro focalizzando altresì l’intervento verso realtà imprenditoriali, titolari del trattamento dati, affinché nei loro confronti vengano adeguatamente garantite opportunità di business connesse alla circolazione dei dati, senza che alterazioni del gioco della concorrenza o rallentamenti nei traffici commerciali possano costituire un pregiudizio ai ricavi d’esercizio”. Ed è proprio tra le imprese che c’è maggiore preoccupazione, visto che l’onere burocratico spetterà a loro, ma anche organizzativo. Soprattutto organizzativo, secondo gli esperti che ANIS in questi mesi ha invitato nei vari seminari organizzati per le aziende associate: un supporto tecnico che l’associazione degli Industriali ha messo a regime anche tramite una convenzione con lo Studio Privacy Paci di Rimini, avvalendosi quindi della collaborazione della dott.ssa Mariagloria Paci per tutte le imprese che intendano avvalersi di questa consulenza in una fase che si annuncia di grande cambiamento.

Ora si attende solo la conclusione dell’iter legislativo, che non dovrebbe essere lunghissimo. Nel frattempo la Segreteria agli Interni procederà con il confronto pubblico e con le parti sociali., rappresentative soprattutto dei “titolari” del trattamento.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento