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Sciopero Generale: dalla PA pressioni indebite per limitare la partecipazione

da Redazione

SAN MARINO – Assistiamo a evidenti tentativi di ostacolare il diritto di sciopero dei dipendenti pubblici da parte della dirigenza della Pubblica Amministrazione. Con una lettera della Direzione Generale della Funzione Pubblica, indirizzata ai direttori di dipartimento e dirigenti di vari uffici, pervenutaci questa mattina, si invitano gli stessi dirigenti a dare disposizioni per assicurare i servizi essenziali, definendo il numero degli operatori necessari. Ciò, prendendo a riferimento un decreto delegato del 2012, conseguente al contratto del pubblico Impiego del 2010.

Quello che è grave è che le Organizzazioni sindacali non sono state minimamente coinvolte nella definizione del personale necessario per garantire i servizi essenziali, prerogativa questa che viene messa nelle mani unicamente dei dirigenti. Per di più, vi sono tutta una serie di servizi, come ad esempio il Cons, l’Istituto musicale, ecc., che non si capisce come possano rientrare tra i servizi pubblici essenziali.

Nella stessa circolare si invitano poi i direttori e dirigenti a “prendere nota delle assenze dovute all’adesione allo sciopero”; un fatto che non ha precedenti, che suona come una vera e propria intimidazione, se non una “schedatura”, verso i lavoratori che decidono di aderire a questa iniziativa di lotta sindacale garantita dalle leggi democratiche di ogni paese civile.

Al contempo sappiamo che sono arrivare analoghe circolari in molti settori della PA in cui viene chiesto ai lavoratori di comunicare preventivamente la partecipazione allo sciopero: si tratta anche in questi casi di atti dal sapore intimidatorio, che le Federazioni Pubblico Impiego e la CSU respingono con forza, rinnovando ai dipendenti pubblici, così come a tutti i lavoratori, pensionati e cittadini, l’invito ad aderire numerosi allo sciopero.

 

CSU

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