Home FixingFixing Fiera agricola: la II° rassegna degli oli extravergini di oliva

Fiera agricola: la II° rassegna degli oli extravergini di oliva

da Redazione

Tra i dieci finalisti – Francesco Albani, Gino Casadei, Marino Cervellini, Vilma Forcellini, Marie-Laure Zindel, Giuseppe Gattei, Marino Ghiotti, Delio Maiani, Sante Palmieri e Giorgio Pasquinelli – non è stato “eletto” un unico vincitore.

OK Olio

 

di Daniele Bartolucci


Le parole che a novembre Flavio Benedettini, Presidente della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi aveva detto (“La qualità è davvero straordinaria. L’assenza di precipitazioni ha fatto sì che le piante si siano ‘difese’ producendo molti fenoli, un ‘antiossidante’ che protegge il frutto. Quest’anno, vista la grande quantità di antiossidanti, l’olio è particolarmente fruttato, ‘carico’. I fenoli, che fanno bene alla salute, gli conferiscono un retrogusto amaro e piccante”) hanno trovato ampia conferma in occasione della premiazione della seconda “Rassegna degli oli extravergini di oliva San Marino”.

Tra i dieci finalisti difatti – Francesco Albani, Gino Casadei, Marino Cervellini, Vilma Forcellini, Marie-Laure Zindel, Giuseppe Gattei, Marino Ghiotti, Delio Maiani, Sante Palmieri e Giorgio Pasquinelli – non è stato “eletto” un unico vincitore: la commissione giudicatrice (UGRAA, Stefano Cerni e Cooperativa Olivicoltori) ha optato per un complessivo ex aequo.

Tutti gli oli sono risultati “di qualità superiore per l’intensità del fruttato verde, le sensazioni positive di amaro e piccante, le note di mandorla, carciofo ed erba”.

Soddisfatto il Presidente della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi Flavio Benedettini: “Nonostante le diverse varietà di olive coltivate dai nostri soci, i livelli raggiunti complessivamente sono stati eccellenti”.

Maria Maddalena Bevitori, Esperto Servizio Agricoltura dell’Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole, si sofferma invece sul Concorso: “I dieci partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi. L’unica differenza tra i primi e i secondi è una piccola nota che è stata aggiunta all’attestato: ‘E’ risultato meritevole (…) per la finezza e l’integrità delle note vegetali e per l’equilibrio aromatico-gustativo complessivo”.

La dottoressa Bevitori poi spiega alcuni ‘passaggi’ tecnici che hanno caratterizzato il Concorso.

“Sono state fatte due analisi, una di natura chimico/fisica in laboratorio e una più sensoriale, quindi aromatico-gustativa. Gli oli erano molto simili, con bassa acidità – tra lo 0,15 e lo 0,25%, segno che la componente climatica ha inciso in maniera rilevante. Il 2017 è stato un anno particolarmente siccitoso”.

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