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Le nozze d’argento di San Marino Fixing

da Redazione

Il nostro settimanale compie 25 anni: abbiamo ritrovato il primo numero, uscito nel maggio del 1993. Il Comitato di redazione, gli articoli, l’editoriale e il “benvenuto” del Deputato all’Industria e Artigianato.

Fixing 1 1993

 

di Alessandro Carli

 

Il dilemma: fare giornalismo significa fare o contribuire alla cultura – e quindi alla crescita – di un Paese? Noi crediamo di sì. E non solo per la cultura “in senso stretto” (nonostante, va detto, lo “Speciale” mensile voluto dall’ex direttore di San Marino Fixing Loris Pironi) ma anche nell’accezione della cultura d’impresa. Nel diffondere, nel raccontare l’evoluzione della Repubblica.

Evoluzione normativa, evoluzione di cultura ed evoluzione delle imprese e dell’economia.

Già da qualche mese mi balenava nella mente un anno, il 1993, e una scritta, “O… maggio”. Esattamente 25 anni fa nasceva San Marino Fixing. Un quarto di secolo, un progetto iniziato nel vecchio Millennio. Una vita fa, una “Repubblica di San Marino” fa. La redazione era ubicata in Via Ponte Mellini, al civico numero 32. Il Direttore Responsabile era Carlo Filippini e il Comitato di redazione era composto dall’avvocato Paride Bugli, da Giuseppe Continolo, Gianni Di Pasquale (poi diventato Direttore sino al 2008), Carlo Filippini, l’avvocato Gino Licitra, Manuela Luce e Valeria Ravalli. In prima pagina, la lettera di Fiorenzo Stolfi, ai tempi “Deputato all’Industria e Artigianato” e l’editoriale, firmato dalla redazione.

Stolfi, per il debutto di Fixing, scrisse: “La nascita di un periodico d’informazione è sempre da salutare con simpatia e benevolenza per molti motivi: è una dimostrazione di vitalità culturale e intellettuale e rivela la voglia di fare, di dire, di essere e di contare presente nella nostra società. L’esordio di FIXING assume un significato di ulteriore rilievo andando ad occupare un segmento totalmente scoperto dell’informazione sammarinese: quello dell’economia. Sappiamo bene quale grande rilievo rivestano oggi i temi economici ad ogni livello della società: sempre più grande si fa il numero delle persone che si interessano a temi economici e finanziari e solitamente considerati per soli addetti ai lavori. Ora, presupponendo che i promotori di questa lodevole iniziativa si siano mossi sulla ragionevole ipotesi e convinzione di dare risposta e un bisogno presente nella nostra realtà, non dovrebbe essere difficile per FIXING conquistare spazio e… lettori. È di fondamentale importanza infatti che anche a San Marino sia presente un organo di informazione economica che attivi il confronto, che proponga temi di discussione, che pubblichi analisi e statistiche, che raccolga dati e li commenti, che dia spazio ai provvedimenti di carattere economico, che dia voce agli operatori e alle loro associazioni rappresentative, che raffronti sistematicamente i parametri economici sammarinesi con quelli degli altri Paesi vicini. Tutto questo rappresenta indubbiamente uno strumento di crescita e anche un modo per rendere più trasparente e più democratica la nostra economia”.

Il primo numero di Fixing coincide anche con la nascita di un altro media molto, molto importante del Titano. A pagina 2 l’articolo firmato da Manuela Luce: “Televisione di Stato, l’avventura è cominciata. Dal 24 aprile per la prima volta RTV-RSM ha mandato in onda le voci e i colori dei suoi programmi”.

Ancora nel taglio basso della prima pagina, la prima in ogni senso, l’apertura di un articolo sul tema dei magazzini generali. Sotto una vignetta: due persone una davanti all’altra. Uno strillone con una mazzetta di Fixing piegati sull’avambraccio sinistro, consegna una copia del settimanale a un signore sorridente con la mano in tasca. Sopra la battuta: “O… maggio”. Accanto un altro lancio per le pagine interne: Breve ricordo di GUIDO CARLI, scritto proprio così. Era il destino che in qualche modo finissi a Fixing…

La scritta Fixing, caratteri bianchi in campo nero: lo skyline del Monte, senza Torri. Sono accanto, rappresentate come un grafico su uno sfondo quadrettato. Sotto ancora: SETTIMANALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA FINANZIARIA E GIURIDICA SAMMARINESE. In stampatello.

Il settimanale, nel 1993, non era ancora legato all’Associazione Nazionale Industria San Marino: è passato ad ANIS il 1 gennaio del 1996.

Quattro le persone che lo hanno diretto nell’era “ANIS”: Gianni Di Pasquale, Pier Paolo Villani, Loris Pironi e il sottoscritto. Lo “Speciale cultura”, voluto da Loris, è quello che vedete da quasi 10 anni: tre o quattro pagine di approfondimento sul senso più “largo” di cultura, quindi storia, arte, musica, libri, autori e personaggi che in qualche modo hanno avuto a che fare con San Marino. È cultura anche la rubrica del Consorzio Terra di San Marino, che ogni mese “apre” idealmente i luoghi deputati alla terra per far emergere i racconti delle persone.

Lo sono le “incisioni” di Simona Bisacchi Pironi, che accompagna i lettori nel mondo della carta stampata.

Lo è, nel suo cuore, l’intero giornale: cultura d’impresa in primo luogo, e cultura “normativa”, cultura economica e cultura del “Sistema Paese” a 360 gradi. Cultura che cerchiamo di diffondere anche attraverso i nostri canali online e social, per far emergere – e oggi serve più che mai – quello che sta facendo il Paese, che spesso non fa “notizia” ma che contribuisce a mettersi in cammino verso il futuro.

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