Home FixingFixing Cresce ancora il manifatturiero, vero traino dell’occupazione

Cresce ancora il manifatturiero, vero traino dell’occupazione

da Redazione

In un anno perse altre 30 aziende nel Commercio, segni di ripresa invece nei Servizi. Aumentano i lavoratori frontalieri (5.645 unità), ma cala al contempo anche la disoccupazione.

 

di Daniele Bartolucci

 

Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica resta stabilmente oltre quota 5mila e cresce anche l’occupazione, trainata come sempre dal manifatturiero.

 

CRESCONO ANCORA LE AZIENDE INDUSTRIALI


Al 31 marzo 2018, il totale della imprese era pari a 5.069 unità registrando, rispetto al 31 marzo 2017, un decremento di 3 aziende (-0,06%). Nell’ultimo anno solare, però, si è verificato un aumento nel settore manifatturiero (+13 unità pari al +2,6%), mentre il “Commercio” è in diminuzione (-30 unità pari al -2,7%) così come il settore delle “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (-14 unità pari al -1,3%). “La maggior parte delle imprese sul nostro territorio”, ricordano dall’Ufficio Statistica dello Stato, “ha piccole dimensioni, infatti il 94,4% del totale ha meno di 10 addetti e il 54,1% ha un numero di dipendenti pari a 0”.

 

OCCUPAZIONE: PROSEGUE IL TREND POSITIVO


Al 31 marzo 2018 le forze di lavoro complessive sono pari a 22.291 unità e rispetto al 31 marzo 2017 si evidenzia un incremento di 439 unità (+2,0%), imputabile interamente ai lavoratori dipendenti del settore privato, che hanno raggiunto il valore di 15.485 (+3,2%) e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’85,8% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro registrano delle variazioni meno significative; 1.779 sono lavoratori indipendenti (8,2% della forza lavoro) ed infine, 1.287 sono i disoccupati totali (6,0%), di cui 950 sono disoccupati in senso stretto. I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono aumentati complessivamente di 485 unità (+3,2%); l’aumento più consistente risiede principalmente nel settore “Attività Manifatturiere” (+304 lavoratori pari al +5,4%), seguito dal settore “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese” (+80 lavoratori pari al +12%) e dal “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (+68 lavoratori pari al +2,6%). Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 7,4%, raggiungendo la cifra di 5.645 lavoratori (+387 unità), pari al 29,4% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 28,1%).

 

DISOCCUPATI IN CALO ANCHE NELL’ULTIMO ANNO


Al 31 marzo 2018, ultimo dato disponibile come per tutti gli altri, i disoccupati totali ammontano invece a 1.287 unità (ovvero 26 in meno rispetto al 31 marzo 2017); di questi, 950 sono disoccupati in senso stretto, ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (38,4% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 13,4% con 127 unità.

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