Home categorieCultura Visto e ascoltato per voi: Mick Harvey in concerto al teatro Novelli di Rimini

Visto e ascoltato per voi: Mick Harvey in concerto al teatro Novelli di Rimini

da Redazione

La scaletta ha attinto da tutti e 4 gli album dell’intero progetto con una sequenza mozzafiato di canzoni eseguite con la stessa sensualità ed eleganza degli originali.

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di Augusto Betiula

 

RIMINI – La star australiana Mick Harvey (ph. Augusto Betiula) ha scelto il Teatro Novelli e lo Smiting Festival di Rimini come palcoscenico dell’unica data italiana del tour europeo del proprio progetto ultra ventennale sulla musica di Serge Gainsbourg, sua vera e propria ossessione. Gainsbourg è sempre stato snobbato dal pubblico e critica anglosassone e pertanto tutto il suo vasto repertorio musicale è rimasto sempre nell’ambito del Pop francofono, certo conosciuto ma mai apprezzato fino in fondo. Harvey da oltre un ventennio si misura con la musica del francese tentando l’ardua impresa di tradurre le canzoni in inglese cercando di non perderne il grande lavoro sui testi mantenendone, per quanto possibile, la stessa abilità e genialità nei giochi ed intrecci di significati. Tutto questo enorme lavoro ha prodotto 4 splendidi album di altissimo livello che copre ampiamente la produzione musicale del francese che oltre al Pop e le arcinote canzoni con Bardot/Birkin ha saputo cimentarsi nel jazz, nel rock, nel progressive, nella disco e persino nel raggae con un sapiente gioco di parole e note sempre elegante ed ironico. Non scordiamoci che Harvey è un autentico mostro sacro della musica mondiale, da molti indicato come il vero “burattinaio di Nick Cave e The Bad Seeds, produttore di alcuni album di PJ Harvey, un musicista completo e raffinato che omaggia tutto il grande talento di Gainsbourg a novantanni dalla sua nascita. Al suo fianco sul palco una band di grandi talenti: Xanthe Waite, James Johnston, Larry Mullins aka Toby Dammit, Yoyo Röhm, tutti musicisti di rilievo internazionale nelle band Gallon Drunk, Lydia Lunch, Iggy Pop, Swans, Fatal Shore affiancati da un quartetto d’archi riminese e sottolineiamo riminese. Il palco del Novelli ha esibito un allestimento scarno e sobrio, con poche concessioni ad effetti speciali come le luci, mettendo in risalto tutta la forza del progetto musicale. La scaletta ha attinto da tutti e 4 gli album dell’intero progetto con una sequenza mozzafiato di canzoni eseguite con la stessa sensualità ed eleganza degli originali e ha saputo rendere al meglio uno degli aspetti meno conosciuti di Gainsbourg, l’essere innovativo. Ancora oggi queste canzoni sanno essere attuali e reggono il confronto del tempo in misura stupefacente, la band le ha sapute interpretare con la stessa intensità e dinamica che il francese metteva nei propri albums che ricordiamo venivano incisi in Inghilterra con musicisti di grandissimo valore ma da quel mercato sempre ignorati. Dopo oltre un’ora e 45 minuti di musica, duetti e parole, Mick Harvey è uscito e rientrato sul palco per ben due volte sostenuto dal calore ed entusiasmo del pubblico presente ed è stato costretto a specificare quando ha eseguito quella che sarebbe stata la sua ultima canzone che il concerto sarebbe finito lì. Je t’aime, moi non plus.

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