Home FixingFixing IAM srl, mercatini: quando il vintage incontra l’ecologia

IAM srl, mercatini: quando il vintage incontra l’ecologia

da Redazione

Non è solo un discorso di rispetto per l’ambiente – su questo argomento ci siamo espressi più volte – ma anche di natura economica e sociale.

 

di Mirkare Manzi

 

Maggio, tempo da trascorrere all’aria aperta, tempo di pulizie in casa. Come quasi tutti hanno già notato, le zone limitrofe (ma anche la Repubblica di San Marino) si sono lasciate piacevolmente – e anche giustamente, aggiungerei – “contagiare” da una bella abitudine, quella dei mercatini dell’usato che hanno come scopo preciso quello del riuso e del riciclo di oggetti spesso dimenticati in soffitta o in cantina.

L’invito che noi di IAM srl facciamo alle famiglie è quello di “partecipare” a uno di questi eventi. I benefici sono tantissimi: in prima battuta quello di stare in compagnia dei propri affetti e di condividere un po’ di tempo assieme. Siamo sempre indaffarati e alle prese con il poco tempo e i tanti impegni che si sormontano. “Staccare la spina” e magari staccare anche il telefonino e dedicarsi a chi ci vuol bene è un modo per recuperare la bellezza dei sentimenti e passare qualche ora con i propri figli. Anche noi, in questo mese, andremo a vedere qualche mercatino. E se inizialmente siete perplessi, vi basterà incontrare con lo sguardo un vecchio gioco con cui trascorrevate i pomeriggi quando eravate piccoli che si vi aprirà il cuore.

Maggio, tempo di ordine in casa. I figli crescono e le magliette o i pantaloni che indossavano un anno oggi non vanno più bene. L’occasione è ghiotta: in questi luoghi che fanno riemergere il passato si possono vendere oggetti e abiti ma anche trovare qualche “perla”. Non è solo un discorso di rispetto per l’ambiente – su questo argomento ci siamo espressi più volte – ma anche di natura economica e sociale. Provate a fare un giro tra le bancarelle e vi capiterà di osservare oggetti usati poco o addirittura ancora avvolti dal cellophane. È un segnale evidente di quanto corra veloce il consumismo oppure di quanto siano poco attente le persone. Già, perché può accadere – e se non vi è capitato certamente conoscere qualcuno a cui è successo – che vengano fatti regali doppi. E i “doppioni” vengono riposti in un armadio e lasciati invecchiare.

Le motivazioni che possono spingere a frequentare i mercatini dell’usato sono molte. Da una parte la moda del vintage, dall’altra la ricerca del risparmio. Ma non solo, ci sono dei motivi che affondano nell’ecologia, come detto. Soprattutto negli ultimi anni è nata una nuova consapevolezza legata alla salvaguardia dell’ambiente e alla ricerca di uno stile di vita più eco-compatibile. Vendere o acquistare oggetti di seconda mano (e quindi dare loro una nuova possibilità di vita) non significa solo prevenire alla radice la produzione di nuovi rifiuti ma significa anche ottimizzare l’energia contenuta negli oggetti stessi. Alcuni mercatini propongono anche antiche damigiane di vetro, recipienti portalatte in alluminio, boccettine dei farmacisti di inizio Novecento o pezzi di macchine a motore o motorini: bielle, serbatoi, pulegge. Non fatevi ingannare dal loro aspetto trasandato, dalle macchie di ruggine o da altro. Anche se la tentazione è forte, se volete riutilizzare questi oggetti oppure riconvertirli in contenitori per cibo o liquidi alimentari fate fare una “visita” alle imprese specializzate: anche se sono stati svuotati, all’interno ci possono essere ancora residui di benzina o medicine.

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