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San Marino, una nuova legge per una rinnovata libertà d’informazione

da Redazione

SAN MARINO – Quella del 3 maggio – per chi opera nel settore dell’informazione – deve essere una data da segnare col circoletto rosso sul calendario: la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa – istituita dalle Nazioni Unite – sta lì a ricordare ai governi di tutto il globo come la “libertà di opinione e di espressione – incluso il non essere molestato per la propria opinione – nonché cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraversa ogni mezzo e senza riguardo a frontiere” siano diritti inalienabili dell’uomo – come sancito ormai circa 70 anni fa nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Va da sé dunque che in questa occasione, più che in altre, siamo portati a riflettere e valutare la contingente situazione nella quale gli operatori dell’informazione di San Marino – così identificati nella legge n. 211 del 2014 – si trovano oggi a sviluppare la propria professione, mettendo a disposizione della collettività quel lavoro di elaborazione, ricerca, analisi e commento che sono propri di chi fa del giornalismo la propria quotidianità e che porta in sé l’onore e l’onere di rendere un prezioso servizio alla comunità.

La Consulta per l’Informazione, così come la grandissima parte dei suoi aderenti, non ha mai fatto mistero di come l’attuale normativa in tema di stampa ed editoria porti al suo interno alcuni dispositivi non consoni ai dettami di “libertà di stampa” come quelli succitati (e a loro tempo segnalati agli organismi competenti). Si rende oltremodo urgente e stringente dunque una revisione del testo, affinché determinati meccanismi – che il tempo ha dimostrato non potessero funzionare, confermando ragionevoli dubbi da sempre sollevati – possano essere corretti, nell’ottica di una più efficiente ed efficace applicazione della normativa che dovrà andare ad inquadrare l’attività informativa sammarinese, della quale non va dimenticata l’insostituibile ed irrinunciabile apporto nella crescita dell’opinione pubblica, forte del suo pluralismo di voci e molteplicità di chiavi di lettura attraverso le quali poter leggere la realtà quotidiana.

Un augurio a tutti voi, a tutti noi.

 

Consulta per l’informazione

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