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San Marino, politica e sindacati si confrontano sui dati

da Redazione

Presentato lo studio sull’andamento delle aziende associate ANIS. Grazie a questa analisi si possono ideare interventi mirati per lo sviluppo.

ANIS governo

 

Il nuovo studio sull’andamento delle aziende associate ANIS, condotto dal Dott. Simone Selva, in collaborazione con l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica e coordinato dal Dott. Roberto Parma, dopo la presentazione alla stampa, nei giorni scorsi è stato condiviso anche con l’Esecutivo e con i sindacati.

L’analisi, lo ricordiamo, prende in considerazione il quadriennio 2013-2016 un campione molto significativo (oltre il 97% tra ricavi, asset e personale) delle 243 aziende associate su un totale di 283, i cui dati di bilancio sono stati resi disponibili per la riclassificazione.

Il Dott. Simone Selva ha quindi illustrato i risultati di queste analisi, che si sono incentrate su “Fatturati e Investimenti”, “Occupazione”, “Investimenti in Equity”, “Livello di indebitamento”, “Redditività delle aziende”, “Contributo fiscale” e “Valore aggiunto”. “Il quadro generale”, ha spiegato Selva, “evidenzia una situazione incoraggiante non solo considerando il trend di crescita dei fatturati, ma anche per la evidente propensione all’investimento, che si mantiene costante nel triennio”, così come la “crescita della patrimonializzazione”. Infatti, “il capitale netto cumulato cresce, a testimonianza della propensione a non prelevare gli utili dall’azienda. Allo stesso modo si evidenzia una progressiva contrazione del grado di indebitamento, a dimostrazione di una crescente stabilità e sostenibilità delle imprese. Tale riduzione dell’indebitamento è accompagnata da una crescente redditività a cui corrisponde anche una crescita dei costi del personale. Le aziende associate investono dunque in macchinari, tecnologia e risorse umane. Il numero dei dipendenti è infatti cresciuto di quasi il 5% tra il 2013 e il 2016. Tale crescita può essere riconducibile a molteplici fattori, non ultimi l’organizzazione del lavoro, la formazione del personale e le tecnologie disponibili”. “Le imprese associate ANIS investono in modo strutturale e continuo, ma”, ha avvertito Selva, “non hanno una elevata esposizione verso il canale bancario, bensì tendono prevalentemente all’autofinanziamento”.

Lo studio, che verrà inviato anche al Fondo Monetario Internazionale e a KPMG, verrà presentato nei prossimi giorni anche alle altre forze politiche.

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