Non ci sono i tempi supplementari nella seconda coppia di quarti di finale di Coppa Titano 2017/2018, che solo per la Folgore di Oscar Lasagni hanno lasciato aperta fino all’ultimo secondo questa possibilità. A margine di una partita poco spettacolare, la formazione di Falciano pesca dalla panchina il jolly vincente, a firma di Ramiro Lago – miglior marcatore dei giallorossoneri in competizione ed a segno anche nella stracittadina del Castello di Serravalle.
Il primo sussulto è di marca Cosmos, con Neri a scappare sulla sinistra impegnando Bicchiarelli che concede una seconda opportunità a Kevin Zonzini, impreciso sulla ribattuta. La replica della Folgore arriva al quarto d’ora, quando una punizione da lunga distanza di Arrigoni – con la complicità di un impreciso Gregori – ha rischiato di sbloccare l’incontro. Da piazzato le principali occasioni della Folgore nella prima frazione, mentre il Cosmos si affida all’estro dei suoi esterni d’attacco – Dormi e Neri. Quest’ultimo – poco dopo la mezz’ora – salta netto Nucci senza trovare però compagni appostati in area per ricevere il suo cross, facile preda di Bicchiarelli. Un primo tempo povero di opportunità va in archivio sulla conclusione da lontano di Domeniconi che non trova i pali di Gregori.
Con una soluzione dalla distanza – imprecisa – si apre anche la seconda frazione, stavolta il protagonista dell’episodio è Sanchini. Per Gregori c’è invece lavoro d’ordinaria amministrazione sulla rovesciata di Angelini, innescato da Domeniconi. La chiave dell’incontro Lasagni ce l’ha alle spalle e risponde al nome di Lago, partito dalla panchina in questa sfida: subentrato poco prima dell’ora di gioco, il numero 11 della Folgore impiega poco più di 15 minuti per siglare il gol qualificazione. Prima c’è però da registrare il tentativo di Angelini che – sotto misura – non porta a casa più di un corner su traversone di Savioli. Veniamo al gol partita: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone rimesso al centro da Nucci trova la straordinaria coordinazione di Lago che dal cuore dell’area di rigore si esibisce in una sforbiciata da applausi che porta in vantaggio il club di Falciano.
La Cosmos è insolitamente abulica sul fronte offensivo ed è allora la Folgore – col subentrato Bernardi – a sfiorare il raddoppio: il suo assist per Lago in pieno recupero non schiude però al gol della sicurezza. Allora c’è da ballare fino all’ultimo per gli uomini dell’ex Lasagni, che devono fronteggiare l’arrembante finale di partita, che si protrae fino al 99′ per effetto di un corposo recupero – figlio dell’infortunio occorso a Kevin Zonzini, uscito in barella dal terreno di gioco –. Nel concito extra-time la Cosmos non trova che qualche mischia in cui né Gregori, né alcun giocatore gialloverde trova la zampata capace di rimandare il verdetto ai supplementari.
La Folgore può così festeggiare il ritorno in semifinale di Coppa Titano a distanza di tre anni dall’ultima volta. In quell’occasione – era la primavera del 2015 – i giallorossoneri alzarono il trofeo al cielo di Serravalle: per tornare a giocarsi il successo finale, stavolta, dovranno passare dalla durissima semifinale col Tre Penne.
Gli uomini di Bizzotto hanno superato a pieni voti l’esame Domagnano, che pure non poteva contare sulle geometrie di Paolo Rossi in mezzo al campo, affidando le chiavi della mediana a Locatelli. Dopo un tentativo col mancino di Jaupi è il Tre Penne a prendere in mano le redini del gioco, sfiorando il vantaggio col colpo di testa di Gasperoni al 9′; di lì a poco i biancoazzurri si rendono pericolosi anche con una ripartenza in velocità a seguito di un angolo a sfavore, arrivando con quattro passaggi dalle parti di Muraccini.
Il confronto è piacevole, tanto che le occasioni fioccano da ambo i lati: al destro di poco alto di Ceccaroli replica immediatamente il mancino impreciso di Simoncelli, da dentro l’area di rigore. Niente in confronto all’occasione che si divorerà Martini poco dopo la mezz’ora: l’ex attaccante de La Fiorita sfiora prima il vantaggio con un’incornata che esce di un soffio alla destra del montante di Muraccini, poi si fa ipnotizzare dall’estremo difensore giallorosso nell’uno contro uno. Opportunità per segnare che capita parimenti sui piedi di XXXXX appena due minuti più tardi, con Migani a sventare la minaccia portata dal cuore dell’area di rigore.
Si va così al riposo a reti inviolate: al rientro dagli spogliatoi un cambio immediato per Bizzotto che lancia Calzolari per Patrignani, ed uno obbligato: meno di 100 secondi in campo nella ripresa per Alex Gasperoni, che lascia il campo in barella (è la seconda volta in stagione che capita allo sfortunato capitano del Tre Penne) dopo un doloroso movimento della caviglia destra.
Il Tre Penne troverà il vantaggio di lì a poco, peraltro in contropiede: il Domagnano attacca con un punizione laterale, lasciando scoperta la profondità aggredita impeccabilmente da Martini che attende poi il sostegno di Simoncelli che confeziona un assist millimetrico a centro area dove il capocannoniere dello scorso campionato non perdona.
I giallorossi accusano il colpo, tanto da incassare il raddoppio a distanza di tre minuti: stavolta è Simoncelli ad andare a segno, con una traiettoria da piazzato che toglie le ragnatele dall’incrocio sul palo più lontano, potendo contare anche sulla complicità di Muraccini. Il Tre Penne ha la partita in pugno e sfiora a più riprese il tris con Gai e Marigliano, di poco imprecisi col destro da lontano, ma anche con Martini – che trova l’opposizione determinante di Locatelli. Il Domagnano deve sbilanciarsi, ma i detentori del titolo controllano con maturità il possesso palla costruendo l’azione del 3-0 al 71′ sull’asse Marigliano-Gai, con quest’ultimo a pescare dal cilindro un diagonale mancino chirurgico che bacia la base del palo e batte Muraccini.
A venti minuti dal termine, il Domagnano deve ora riversarsi nella metà campo opposta: Jaupi impegna Migani dal limite, poi Angelini – per distacco il migliore dei suoi – trasforma in oro un traversone di Ferrari, difendendolo dal possibile intervento di Andrea Rossi e battendo a rete da breve distanza. Purtroppo per i giallorossi, la meraviglia di Angelini risulterà essere poco più di un fuoco di paglia: ripresosi dallo scossone, il Tre Penne torna a macinare gioco e ad addormentare il possesso palla, trovando il gol della sicurezza all’89’ con gran destro di Battistini che piega le mani a Muraccini e si infila all’incrocio dei pali.
Dimostrazione di forza dei detentori del titolo, che sabato si giocheranno le chance di partecipare all’ennesima finale della storia recente del club di Città: a Domagnano – alle 18:30 – la sfida con la Folgore.