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San Marino, Coppa Titano: La Fiorita e Juvenes/Dogana in semifinale

da Redazione

Si parte con 120 minuti su entrambi gli impianti di Fiorentino e Montecchio, nella parte alta del tabellone dei quarti di finale di Coppa Titano 2017/2018 – dove troviamo La Fiorita, Faetano, Juvenes/Dogana e Virtus. I finalisti della passata edizione si trovano davanti i “cugini” del Faetano, impegnati in quello che volgarmente è chiamato “derby del Marano”. Lo spartito tattico dell’incontro è chiaro fin dalle prime battute, che hanno visto gli uomini di Procopio prendere in mano il pallino del gioco e quelli di Fabbri operosi soprattutto in fase di non possesso, lavorando in maniera quasi maniacale sulle linee di passaggio. Il ragionamento funziona ed il fortino regge quasi fino all’intervallo, quando Danilo Rinaldi trova il suo primo gol in Coppa Titano sbloccando l’incontro con una zuccata sulla punizione di Adrian Ricchiuti. Precedentemente il capitano de La Fiorita aveva sfiorato il vantaggio con lo stesso fondamentale, trovando sulla sua strada un clamoroso intervento di Sbrighi.

Lo sviluppo dell’incontro non cambia nella ripresa, nella quale La Fiorita ha il demerito di non chiuderla. Non che gli uomini di Procopio siano particolarmente fortunati, peraltro: Ricchiuti colpisce infatti un palo dopo meno di due minuti, mentre a cavallo della mezz’ora il predominio del club di Montegiardino porta a plurime ed interessanti opportunità che non mettono in apprensione Sbrighi. Nel mezzo Fonte – passato alla guida dell’attacco del Faetano dopo l’infortunio al pronti-via di Moroni –, si era costruito un’ottima chance liberandosi della marcatura di un avversario, ma peccando del killer instinct davanti a Vivan.

Avrà modo di rifarsi, il difensore centrale prestato per una sera al fronte offensivo, scaricando in fondo al sacco il pallone dell’1-1 su suggerimento di Mattia Giardi, che ha pennellato sulla sua fronte il preciso traversone capace di rinviare di mezz’ora il verdetto dell’incontro. La Fiorita – in un primo tempo supplementare in cui ha schiacciato il Faetano nella propria trequarti –trova la zampata fortuita del nuovo vantaggio al 100′, quando la sfortunata deviazione di Valentini – forse tratto in inganno dal tentativo di Castellazzi di arrivare sul pallone – ha bucato la propria porta. A tagliare le gambe agli uomini di Fabbri è il repentino gol del 3-1 ad inizio secondo tempo supplementare, che vede Rinaldi lanciato a rete da Ricchiuti. Il tango gialloblu schiude al destro secco sul primo palo del capitano, che manda al tappeto gli avversari. L’attaccante de La Fiorita e della Nazionale di San Marino si porterà a casa anche il pallone, a seguito della tripletta che – al 110′ – permette ai suoi di certificare il passaggio in semifinale, frutto di uno splendido sinistro a giro sul secondo palo innescato direttamente da Vivan. A cinque minuti dalla fine arriva pure il punto del pokerissimo, con Alessandro Guidi abile a trasformare un rigore conquistato da Pancotti.

Simile nello svolgimento, partendo però da una condizione di maggior equilibrio, l’altra sfida della serata – quella che al Federico Crescentini di Fiorentino vedeva impegnate Juvenes/Dogana e Virtus. Contratto nell’avvio l’incontro, ben più concreta l’occasione che al 24′ mette Bozzetto davanti al portiere: in seguito ad una rimessa laterale a favore, la Juvenes/Dogana perde palla sulla linea mediana, permettendo alla Virtus di andare in campo aperto. Il numero 10 neroverde decide di mettersi in proprio non appena varcata la soglia dell’area di rigore, ma il suo diagonale di destro a tu per tu con Gobbi non trova lo specchio della porta.

Passato lo spavento, la Juvenes/Dogana si mette al lavoro per farsi vedere dalle parti di Broccoli che – se non deve intervenire al 28′ sull’iniziativa di Zafferani per l’ottima chiusura di Lusini – è decisivo in due occasioni poco dopo la mezz’ora. In primis disinnescando un bolide di Marziani destinato all’incrocio dei pali, poi concedendo il bis su Tkachuk che al 42′ aveva colpito al volo a botta sicura, trovando i guantoni dell’estremo virtusino. Si va al riposo a reti inviolate, anche per effetto della scarsa mira di Marziani nell’ultima occasione della frazione di gioco.

I gol che sono mancati nel primo tempo, arrivano a grappoli nella ripresa: già al 50′ è infatti la Virtus ad andare a segno, sull’asse Gega-Seck. Il laterale difensivo di origine albanese pesca il taglio del compagno di squadra alle spalle di una distratta linea difensiva della Juvenes/Dogana, che si fa infilare centralmente senza che Gobbi possa metterci una pezza. La rete scuote partita e squadre: il club di Serravalle si mette a spingere a testa bassa, sfiorando il pareggio con Marziani e trovandolo poi con Tkachuk. Enrico Mantovani – entrato da due minuti al posto di Zafferani – recupera con le cattive maniere un pallone in prossimità della bandiera, proponendo un traversone che Bonfé libera centralmente, dove il centrocampista ucraino in forza alla Juvenes/Dogana trova coordinazione, potenza e precisione nel destro al volo che riporta in parità la sfida di Fiorentino.

Gli uomini di Brigliadori capitalizzano il momento di inerzia favorevole, ribaltando il risultato nel giro dei 200 secondi successivi: è stavolta Mirko Mantovani a suggerire nel cuore dell’area di rigore un pallone coi giri contati che Marziani spedisce di forza alle spalle di un incolpevole Broccoli, trafitto per due volte e a breve distanza da due volée imprendibili. Sorrentino e compagni insistono, sfiorando anche il 3-1 al 65′ quando è provvidenziale e fortunato il salvataggio sulla linea di Matteo Nanni, che nel disperato anticipo colpisce la base del palo sinistro della porta della Virtus.

È questo il momento migliore per la Juvenes/Dogana, pericolosa anche con le sfuriate di Sorrentino che al 68′ si fa tutta la corsia mancina sfondando dalla parte di Lusini, poi Broccoli e Astolfi risolvono la situazione tra le proteste della panchina di Brigliadori che chiedeva una punizione indiretta in area di rigore per un presunto retropassaggio volontario del centrale di sinistra della Virtus. I neroverdi vivono degli strappi del proprio tridente, che – in primis – si appoggia sulle qualità di Raul Ura che al 74′ manda in porta Bozzetto con una scucchiaiata da applausi, ma senza esiti positivi per il tabellino marcatori della Virtus. Un minuto più tardi, lo stesso Ura si farà ammonire per proteste a seguito dell’ennesima segnalazione di fuorigioco a suo carico – sarà determinante. Come decisivo sa esserlo anche in termini realizzativi: corre il minuto 76′ quando Mirko Mantovani sbaglia un appoggio di prima intenzione nella metà campo avversaria, scatenando la veloce transizione di Tedesco che porta palla fino al limitare dell’area di rigore della Juvenes/Dogana. Lo scarico su Ura è poi obbligato, l’attaccante della Virtus attrae su di sé le attenzioni della retroguardia avversaria franando a terra sul tentativo di scippo da parte di Mirko Mantovani che – a detta di Emiliano Albani – entra in maniera fallosa, causando un calcio di rigore. Dal dischetto lo stesso Ura, che trafigge un Eros Gobbi capace di intuire e sfiorare, ma non di opporsi alla trasformazione del 2-2.

C’è aria di supplementari a Fiorentino, dove le formazioni si ritrovano in parità a meno di 15 minuti – al netto di recupero – dal termine. La Juvenes/Dogana per poco non rimette la testa avanti con la complicità di Broccoli, che perde un pallone al limite dell’area che Marziani non riesce a far suo; due minuti più tardi è la Virtus – con Bozzetto – a presentarsi ai sedici metri avversari, ma il numero 10 è impreciso nel rifinire per Seck trovando la provvidenziale chiusura di Merlini. L’ultima occasione per sbloccare l’impasse arriva all’84’ quando Mirko Mantovani pesca sul secondo palo Sorrentino, che calcia al volo spedendo fuori alla sinistra di del montante. L’episodio che probabilmente più degli altri risulterà decisivo, arriva però a due minuti dal 90′, quando Ura – ricevuta palla sul centro sinistra – punta e sfonda da quel lato, finendo a terra nel contrasto con Enrico Mantovani. Per Albani è simulazione e per Ura – già ammonito in precedenza – arriva il cartellino rosso.

In inferiorità numerica, la Virtus si chiude a riccio per i trenta minuti di tempi supplementari in cui la Juvenes/Dogana trova subito il confortante, nuovo vantaggio con Marziani che sfrutta lo straordinario lavoro di Sorrentino – imprendibile a sinistra – e una palla vagante per battere di piattone in fondo al sacco, potendo contare sulla deviazione di Astolfi e di un bacio al palo.

La Virtus regge sul 2-3 fino ai minuti finali, passando per un paio di interventi determinanti di Broccoli che al 111′ esce alla disperata su Marziani e un minuto dopo nega la gioia del gol a Sorrentino. La Juvenes/Dogana può sfruttare gli ampi spazi a disposizione, come al 115′ quando un’azione innescata da Mirko Mantovani si sviluppa fin sul fronte opposto dove Cavalli propone un traversone pericoloso al centro che Lusini devìa in angolo. Già, il capitano della Virtus: il calcio a volte sa essere crudele, come nel riproporre ai neroverdi la stessa palla che fino a quel momento li stava condannando. Una sfera all’altezza del dischetto che arriva sul piede di Lusini, che la calcia di mancino alle stelle; il pallone che al 118′ – se convertita in rete – avrebbe quasi certamente portato la sfida ai rigori, dove la sofferenza dell’inferiorità numerica sarebbe stata azzera. Tutt’altro: un minuto dopo la Juvenes/Dogana sfonda a destra con Sorrentino che attende l’inserimento sul fronte opposto di Thomas Cavalli, letale col mancino: 4-2 e semifinale in cassaforte. La stagione della Virtus finisce così, con l’amarezza che solo chi pratica queste splendido e tremendo sport può conoscere appieno.

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