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NCTS: la Repubblica di San Marino si dota di un nuovo software

da Redazione

Dogane e trasporti nell’UE: serve un adeguamento informatico. Dallo stesso sistema deriva la particolarità del modello T2 per il Titano.

 

di Daniele Bartolucci

 

Il progetto “Dogane 2020” inizia a concretizzarsi e anche San Marino dovrà adeguarsi alle nuove direttive, per questo l’Ufficio Informatica, Tecnologia Dati e Sicurezza ha deciso di modificare il software oggi in uso, dotandosi di uno in grado di gestire la procedura doganale NCTS. Il sistema NCTS è un sistema di messaggi elettronici diffuso in tutta Europa basato su un’architettura decentralizzata nella quale la National Transit Application (NTA) deve essere in possesso di ogni amministrazione doganale.

Come ben sanno gli operatori economici sammarinesi, è in pratica il sistema obbligatorio europeo per gestire e controllare il transito delle merci all’interno dell’Unione Europea e dal 2008 è utilizzato – questo il motivo dell’aggiornamento software – dagli spedizionieri autorizzati dall’Ufficio Tributario per espletare le pratiche doganali, tramite la procedura AIDASM, in base ad un’apposita convenzione con l’Agenzia delle Dogane italiana. Va da sè che occorrerà sviluppare un software in grado di gestire le nuove procedure, ma non per questo dovrà essere per forza “estero”, anzi, su disposizione della Segreteria di Stato alle Finanze, l’Ufficio Informatica sta ricercando delle imprese sammarinesi che possano svolgere tale incarico, con l’auspicio che il sistema che verrà poi fornito a tutti gli operatori sia gestito autonomamente con risorse interne al territorio. Per questo motivo sono già state coinvolte tutte le associazioni di categoria perché ne informino i propri associati. Chi fosse interessato è pregato comunicarlo entro il prossimo 12 aprile all’Ufficio Informatica all’indirizzo email info.upecedes@pa.sm per poter partecipare al successivo bando pubblico.

Per ulteriori informazioni si può contattare l’Ufficio Tributario nella persona di Fabrizio Belloni al numero di telefono 0549/885014.

 

COSA SONO L’NCTS E I DUE MODELLI T


NCTS significa “New Community Transit System” (Nuovo Sistema di Transito Comunitario) e “assicura che le dichiarazioni di transito arrivino agli uffici doganali appropriati prima della merce stessa”, spiega sul proprio sito la Camera di Commercio di San Marino, “automatizza il confronto tra la dichiarazione di partenza e la dichiarazione di arrivo e fa automaticamente scattare l’allarme quando una merce non è ricevuta come pianificato”. In pratica, “l’NCTS è uno strumento per semplificare le procedure amministrative e fornire un impatto positivo sia per i commercianti sia per i funzionari doganali gli obiettivi del sistema sono i seguenti : favorire sia le amministrazioni doganali sia gli operatori del settore, il sistema dovrebbe consentire di aumentare l’efficienza e l’efficacia delle procedure di transito riducendo al minimo l’intervento umano e snellendo le transazioni previste all’interno delle procedure di transito; per quanto riguarda le frodi, il sistema dovrebbe migliorare la situazione prevenendo false autorizzazioni (marche da bollo contraffatte o rubate, ecc.); prevenendo frodi sulle garanzie (disposizioni insufficienti, falsi documenti di garanzia, ecc.); riducendo il rischio che le merci siano scaricate in modo clan destino per accelerare le procedure di monitoraggio e indagine; mettendo più risorse umane a disposizione per combattere la frode sotto forma di false dichiarazioni grazie alla semplificazione dei compiti amministrativi dei funzionari doganali”.

Come sanno tutti gli operatori sammarinesi, inoltre, quando una spedizione sotto controllo doganale deve essere spostata da un punto all’altro nell’Unione Europea, questa viene scortata da un documento T1 (Transito Comunitario Esterno) o T2 (Transito Comunitario Interno). Il Transito è infatti un operazione “garantita” e per poterla effettuare bisogna garantire i diritti doganali. Quando la merce arriva alla dogana di destinazione, questa scarica il documento e in quel momento il Transito è concluso, se questo non accade la dogana incassa i diritti doganali garantiti. “Le merci acquistate da operatori sammarinesi nei Paesi dell’Unione Europea diversi dall’Italia e destinate nella Repubblica di San Marino (ai sensi del Decreto del 24 marzo 1993 numero 50)”, ricorda infatti la Camera di Commercio, “devono giungere a San Marino scortate dai documenti doganali di transito comunitario T2 o T2L ed essere presentate immediatamente presso gli spedizionieri autorizzati, per l’espletamento delle formalità doganali di importazione. Il T2 è un documento informatico emesso da una Dogana che viene definita “Ufficio di partenza” e destinato ad un’altra Dogana definita “Ufficio di destinazione”. Al T2 viene assegnato un numero denominato MRN unico in tutta l’Unione Europea e riconoscibile su tutto il suo territorio. Gli spedizionieri autorizzati, una volta contattati dall’operatore, intervengono verificando la conformità dei documenti di transito in arrivo, e controllando altresì nel sistema NCTS (New Community Transit System) il flusso in arrivo generato dalla dogana di partenza. Al flusso generato”, quindi, “verrà attribuito direttamente dal sistema NCTS, un canale o cancello, il quale determinerà il conseguente controllo fisico o documentale delle merce”. Infine la Camera di Commercio ricoda che “in caso di controllo fisico delle merci, il controllo verrà effettuato dall’Ufficio Tributario o dalle Guardie di Rocca insieme allo spedizioniere autorizzato. Dopo avere effettuato i controlli del caso, lo spedizioniere potrà regolarizzare l’introduzione delle merci, consentire all’operatore di disporne liberamente, ed esitare il flusso in arrivo nel sistema NCTS, al fine di perfezionare correttamente l’operazione doganale”.

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