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Valentina Capicchioni: vivere nel centro storico della Repubblica di San Marino

da Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Sono nata in una Contrada del Centro Storico 44 anni fa. Se mi si chiedono quali sono i miei ricordi di bambina legati a queste contrade, a questi vicoli il primo pensiero è di me che bevo il latte alla finestra della cucina che affaccia sulla costa dell’Arnella. Ricordo perfettamente l’odore dell’estate nell’aria e i canti delle rondini che volteggiavano festanti sopra i tetti. Il centro storico è meraviglioso! Sono andata via qualche anno decidendo di voler fare l’esperienza di una casa più facile, moderna ed economica: sono stati anni di saudade – avevo la malinconia delle mie rocce, dei muri di sassi, della pietra di San Marino che mi frusciava sotto le infradito d’estate. Abbiamo ereditato la casa in Contrada dai mie genitori poco meno di 10 anni fa. Tornare dentro le mura è stata l’emozione e la felicità più grande… Ma pochi sanno che fatica è, sempre stata, abitare qui. Ma le fatiche sono sempre state “poca cosa” rispetto all’onore e al piacere di stare qui. Quando mi chiedono dove abito e dico di essere una sopravvissuta del centro la prima cosa che mi si chiede è: “Ma come fai ad arrivarci e dove parcheggi la macchina?”. Finora la risposta lasciava tutti stupefatto quando dicevo che io a casa ci arrivavo con una certa facilità avendo la fortuna di poter parcheggiare proprio vicino al mio portone: quel posto credo che fosse di “proprietà” di noi 3 famiglie della Contrada dal 1960. Ho e abbiamo sempre avuto la sensibilità di evitare di transitare e sostare quando non si poteva. E fino a quest’anno l’abbiamo sempre fatto. Siamo noi che in estate evitiamo transiti selvaggi, siamo noi che con il nevone la macchina la mettiamo al “parcheggione” ancor prima che scenda il primo fiocco, siamo noi che durante le manifestazioni non passiamo e non posteggiamo nelle piazze…. Adesso la sensazione che ho è che noi siamo più considerato come un fastidio. Con il nuovo regolamento di transito chi sarà penalizzato saremo noi. Noi che ci abitiamo in questo centro storico. Noi che, tenendo i balconi fioriti e le finestre aperte d’estate con gli odori della cucina facciamo sì che i turisti fotografino le nostre case e le immagini della nostra bella San Marino girino il mondo. Le nuove normative riducono drasticamente il numero di parcheggi. Riducono le possibilità di accesso. Riducono la possibilità (anzi la tolgono addirittura) ad ogni membro di quel nucleo famigliare di poter entrare, sostare e godersi quella casa che con tanti sacrifici ci si è guadagnati e che si fa di tutto per non lasciarla andare in malore perché, si, anche la manutenzione di una casa in centro è difficile. Finora è stato difficile convincere tecnici e fornitori a venire da “noi”, se il nuovo regolamento verrà attuato così com’è stato pensato, diventerà pressoché impossibile continuare agilmente a manutenere le nostre abitazioni: tra permessi, numeri di targa, chiamate e richieste… I centri storici sono belli perché vissuti da un nucleo di “ribelli” che decidono di mettere innanzi a tutto, (il comfort, l’hi-tech, la facilità ) la bellezza e l’affetto che solo poche rocce possono dare…

 

Valentina Capicchioni

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