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Accise sull’acquisto di gasolio, confermato lo sconto di 0,15€

da Redazione

Il DD 33/2018 accoglie l’istanza dell’ANIS. Carburanti: al netto di imposta monofase e ricarica SMaC, lo Stato incassa 50 cent. al litro.

 

di Alessandro Carli

 

Accise sugli acquisti di gasolio, accolte le istanze dell’Associazione Nazionale Industria San Marino sulla proroga della riduzione di 15 centesimi al litro. Il Decreto Delegato numero 33 del 29 marzo 2018 chiarisce che la “scontistica” è relativa agli acquisti di carburante destinato al rifornimento di veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, effettuata dagli operatori economici esercenti attività di autotrasporto di merci per conto terzi che abbiano almeno 25 unità lavorative su base media nel periodo di riferimento e per gli operatori che effettuano attività di trasporto persone che abbiano almeno 5 unità lavorative su base media nel periodo di riferimento. La proroga avrà efficacia sino all’adozione dei provvedimenti in materia di riorganizzazione degli incentivi e agevolazioni fiscali di cui alla Legge finanziaria (art. 44) e in ogni caso non oltre il 31 dicembre del corrente anno.

 

LE ACCISE DEI CARBURANTI


Sul Titano i carburanti costano meno rispetto alle regioni italiane limitrofe. E i margini su cui San Marino può lavorare per abbassare i prezzi sono davvero irrisori. Perché sia a Roma che sul Monte, il “peso” delle tasse ha un’incidenza del 65% sui prezzi alla pompa. In Italia il prezzo dei carburanti è composto dal prezzo industriale (quello che va ai produttori),dalle accise e dall’IVA (al 22%; entrambe vanno al Fisco).

In Repubblica l’incidenza è la stessa: prezzo industriale (lo stesso di quello italiano), imposta monofase (uguale all’IVA italiana, quindi sempre al 22% che, si noti, va calcolata includendo l’accisa) e imposta speciale, l’equivalente delle accise.

La Repubblica di San Marino ha però il “vantaggio” della Smac Card, che ricarica di 10 centesimi ogni litro immesso nel veicolo.

Dove va a finire questo 65% di tasse?

Le imposte speciali (le accise) vengono utilizzate per il bilancio della Pubblica amministrazione sammarinese. Al netto dell’imposta monofase e dei 10 centesimi al litro ricaricati sulla Smac Card, nel “forziere” dello Stato entrano circa 50 centesimi per ogni litro erogato.

 

LA SVOLTA GREEN DEL TITANO


Con l’approvazione del progetto di legge “Norma in materia di mobilità sostenibile”, la Repubblica di San Marino riconosce come prioritaria “la necessità di adottare una serie di misure normative e organizzative per promuovere il concetto della mobilità sostenibile, secondo le linee guida indicate nella “Paris Declaration on Electro-Mobility and Climate Change & Call to Action – Lima – Paris Action Agenda”.

Il Monte quindi dalla fine del 2017 si è messo a viaggiare lungo la strada della sostenibilità.

In particolare la Legge prevede i seguenti interventi: parco macchine pubblico, il 50% dei nuovi veicoli dovrà avere propulsione ibrida o elettrica o dovrà avere propulsione ad idrogeno, ibrida o puramente elettrica.

Per incentivare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, l’imposta sulle importazioni di veicoli nuovi appartenenti alle categorie internazionali L ed M è ridotta del 50% per i veicoli dotati di propulsione esclusivamente elettrica o alimentati ad idrogeno, del 20% per i veicoli a propulsione ibrida, del 99% per i veicoli alimentati ad idrogeno e ridotta del 80% per i veicoli puramente elettrici.

 

L’ELENCO DELLE ACCISE SUI CARBURANTI

 

Le 17 accise sui carburanti italiani si perdono nella notte dei tempi. Ricapitoliamole assieme: 0,000981 euro servono per il finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936); 0,00723 euro per il finanziamento della crisi di Suez (1956); 0,00516 euro per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963); 0,00516 euro per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966); 0,00516 euro per la ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968); 0,0511 euro per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976); 0,0387 euro per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980); 0,106 euro per il finanziamento per la guerra del Libano (1983); 0,0114 euro per il finanziamento per la missione in Bosnia (1996); 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004); 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici (2005); 0,0051 euro per il terremoto dell’Aquila (2009);da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura (2011); 0,04 euro per l’emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011); 0,0089 euro per le alluvione in Liguria e Toscana (2011); 0,082 euro (0,113 sul diesel) per il decreto “Salva Italia” (2011); 0,02 euro per il terremoto in Emilia (2012).

Recentemente Matteo Salvini, leader della Lega, ha affrontato il discorso delle accise sui carburanti promettendo che toglierà almeno quella più vecchie per un totale di 15 centesimi al litro. “Tra le accise, ce n’è una del 1935, per il finanziamento della guerra in Etiopia: temo e immagino che sia finita la guerra”.

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