Home FixingFixing Le cinture di sicurezza spengono 30 candele

Le cinture di sicurezza spengono 30 candele

da Redazione

La Legge italiana è del 1988, sul Titano è stato recepita nel 1989. San Marino: il trend degli incidenti dal 2018 al 2016 è in diminuzione.

 

L’11 aprile del 1988 veniva inserito nella Gazzetta Ufficiale il decreto che dava il via – a partire poi dal 26 aprile successivo – all’obbligo di viaggiare con i dispositivi di sicurezza. Il provvedimento venne recepito a San Marino un anno più tardi attraverso la Legge numero 7 del 1989: “È istituito l’obbligo della installazione delle cinture di sicurezza sui veicoli a motore a quattro ruote destinati al trasporto di persone fino ad un massimo di nove posti compreso il conducente”. L’obbligo, per i sedili anteriori, decorreva dalla data di entrata in vigore della Legge per i veicoli di prima immatricolazione; dal 1° maggio 1989 per i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 1978; dal 1° novembre 1989 per i veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 1978. Dal 1° maggio 1990, riporta il provvedimento, “l’obbligo della installazione è esteso anche ai sedili posteriori, limitatamente ai veicoli nuovi di fabbrica immatricolati da tale data. Le cinture di sicurezza devono essere del tipo approvato e recare il marchio di omologazione. L’obbligo della installazione delle cinture di sicurezza non sussiste per i veicoli costruttivamente non dotati dei relativi punti d’attacco”.

L’obbligo di indossare la cintura di sicurezza sui veicoli decorre “dal 1 novembre 1989 per il conducente e i passeggeri occupanti i posti anteriori; dal 1° maggio 1990 per i passeggeri occupanti i posti posteriori.

Il responsabile della inosservanza delle norme è il conducente del veicolo. Ogni inosservanza dell’obbligo della installazione delle cinture di sicurezza è punita con la sanzione pecuniaria amministrativa di lire cinquantamila. Ogni inosservanza dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza è punita con la sanzione pecuniaria amministrativa di lire quindicimila. Il proprietario del veicolo è civilmente obbligato al pagamento della pena pecuniaria amministrativa. Chiunque pone in commercio cinture di sicurezza non omologate è punito con la sanzione pecuniaria amministrativa di lire centomila e con il sequestro da parte dell’Autorità di Polizia.

Anche il Codice della strada (DD 81 del 2008) tratta le cinture di sicurezza. “I veicoli a motore a quattro ruote ed eventualmente altri veicoli o mezzi indicati con decreto debbono essere dotati sia sui sedili anteriori che su quelli posteriori di cinture di sicurezza, aventi le caratteristiche previste dalla normativa europea. Il conducente ed i passeggeri di detti veicoli hanno l’obbligo di usare le cinture di sicurezza in qualsiasi situazione di marcia. I bambini di statura inferiore a 1,50 metri devono essere assicurati al sedile con seggiolini e altri sistemi di ritenuta per bambini adeguati al loro peso, di tipo omologato secondo le specifiche normative europee”.

Una svolta storica per la sicurezza stradale, considerando che questa invenzione riduce del 40% le vittime in incidenti stradali e che l’ufficio brevetti tedesco ha inserito questa invenzione fra le otto che più hanno influito sulle sorti dell’umanità.

 

MENO INCIDENTI SULLE STRADE SAMMARINESI


L’Ufficio Statistica ha pubblicato il rapporto sull’incidentalità stradale nel periodo 2008-2016.

Il trend degli incidenti rilevati dalle Forze dell’Ordine che hanno causato morti e/o feriti nel territorio della Repubblica di San Marino dal 2008 è in diminuzione, così come il numero dei feriti, mentre il numero di decessi ha un andamento discontinuo, seppur si tratti di valori assoluti relativamente piccoli. La maggior consapevolezza dell’importanza dell’educazione stradale, unita all’efficacia delle misure attuate a tutela della sicurezza stradale, hanno fatto si che durante il corso degli ultimi nove anni il numero di incidenti con lesioni si sia ridotto, a favore di un minor costo sia in termini di vite umane sia per l’economia nazionale.

Entrando nel dettaglio dell’analisi, il triennio 2014-2016 ha registrato 12 incidenti in meno (-3%) rispetto al triennio precedente e ben 117 incidenti in meno rispetto al primo triennio preso in considerazione: nel triennio più recente sono stati registrati 384 incidenti (0,37 incidenti al Km) rispetto ai 396 rilevati nel periodo 2011-2013 (0,38 incidenti al Km) e ai 501 rilevati nel periodo 2008-2010 (0,48 incidenti al Km). Anche il numero totale dei feriti ha visto una diminuzione (-3,8%) passando da 500 del triennio 2011-2013 a 481 del triennio successivo. Nel primo triennio i feriti erano 669.

Circa un quarto degli incidenti stradali avviene sulla cosiddetta “Superstrada”: anche per questo tratto è stato osservato un miglioramento nel triennio 2014-2016 rispetto al triennio precedente, per quanto riguarda in numero di incidenti (6 in meno) e il numero di feriti (11 in meno). Il miglioramento riguarda la percentuale di incidenti avvenuti in “Superstrada” rispetto al totale degli incidenti, passati dal 24,7% nel periodo 2011-2013 a 24% nel periodo 2014-2016.

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