SAN MARINO – Nei giorni scorsi si sono riuniti in assemblea i rappresentanti sindacali dell’AASLP, e con la partecipazione della Federazione Costruzioni della CSU si è affrontata la difficile situazione che da tempo vive l’Azienda.
L’assemblea ha messo in evidenza quanto sta accadendo all’interno della struttura; è noto che la forza lavoro attuale di AASLP, UGRAA e CONS conta circa 260/270 dipendenti, gran parte dei quali hanno difficoltà in termini di operatività. In tal senso le diverse squadre operative sono carenti di figure professionali qualificate, e l’Azienda, a conseguenza di ciò, sempre più frequentemente ricorre ad appaltare ad imprese private la realizzazione di opere pubbliche e anche di lavori di ordinaria manutenzione. Ciò, peraltro non sempre si traduce in un risparmio dei costi.
Va evidenziato che il costo medio della manodopera dell’AASLP non è così elevato come molto spesso si tende a pensare; peraltro questa struttura ha un ruolo anche sociale, in quanto vi sono collocate figure che sono state estromesse dal settore privato.
Tale carenza di figure professionali adeguate deriva dal fatto che l’Azienda non è stata autorizzata – a seguito del noto blocco assunzioni nella PA – ad assumere il personale qualificato necessario. L’insufficienza di personale comporta altresì una mobilità dei dipendenti da una squadra all’altra; questa situazione molto di frequente viene comunicata ai lavoratori all’ultimo momento, creando altresì incertezza e disorganizzazione del lavoro.
In precedenza, in gennaio, si è tenuta una assemblea con tutti i dipendenti dell’Azienda, i quali sono stati informati del fatto che con la controparte pubblica, nello specifico con la Segreteria Territorio, non è stato possibile aprire un tavolo di confronto sul rinnovo del contratto.
Per dovere di cronaca, oltre un anno e mezzo fa si era definito un protocollo d’intesa in cui si sono elencati una serie di argomenti da discutere in fase di rinnovo contrattuale; con le elezioni politiche e con l’insediamento del nuovo governo quanto contenuto in quel protocollo non è stato più affrontato, salvo che in una occasione nel luglio scorso, alla presenza del Segretario di Stato Michelotti. In quella circostanza lo stesso Segretario si prese l’impegno che in autunno si sarebbe attivato il tavolo del confronto sui temi già evidenziati con la lettera di sollecito; ma ad oggi siamo ancora in attesa di essere convocati, ed i temi ormai urgenti restano ancora da affrontano.
L’Assemblea dei rappresentanti sindacali ha dato mandato alla FULCAS-CSU di sollecitare la Segreteria di Stato competente ad aprire il confronto sul rinnovo del contratto per la definizione del nuovo Testo Unico e a richiedere alla direzione aziendale un incontro sulla organizzazione/gestione del personale, considerando che ad oggi diversi lavoratori – come prima detto – vengono continuamente spostati da una squadra all’altra, senza che ciò sia condiviso dai rappresentanti dei lavoratori. Una mancanza, questa, da attribuire alla stessa Direzione aziendale.
FULCAS-CSU