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Autorità Energia, precisazioni sul gas tecnologico primario

da Redazione

Confermate per l’anno 2018 le riduzioni, ecco come vengono calcolate le tariffe.

energia

 

di Alessandro Carli

 

L’Autorità per l’Energia, attraverso una nota, è andata a inserire una piccola ma importante precisazione che riguarda la Delibera n. 4 del 15 dicembre 2017, quella cioè che contiene la richiesta di variazione alla struttura tariffaria del gas tecnologico primario presentata dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici e già oggetto di un articolo su Fixing del 9 febbraio 2018 (“Competitività a ‘tutto gas’, tariffe più basse per le imprese”).

Ricordando per le aziende che consumano meno di 40mila metri cubi al mese la nuova tariffa sarà di 0,377480 €/mc, da 40mila a 80mila sarà di 0,365085 €/mc e oltre gli 80mila sarà di 0,352690 €/mc, riportiamo gli “indicatori” inseriti nella tabella della delibera.

 

LA RICHIESTA DI ADEGUAMENTO TARIFFARIO


Le richieste di variazione della tariffa gas tecnologico primario si riassumono in una modifica strutturale della tariffa del servizio di gas naturale dove per “P0” si intende il costo unitario (in euro per metro cubo) del gas naturale determinato sulla base di proiezioni di mercato da AASS. Per l’anno 2018 il valore di “P0” è pari a 0,2479 euro per metro cubo. “S0” invece è la quota di contribuzione espressa in euro per metro cubo destinata alla copertura dei costi gestionali del servizio. “R0″è il fattore di ricarico percentuale decrescente al crescere delle quantità di materia prima consumata (rispettivamente 20%, 15% e 10%).

 

ADEGUAMENTI TARIFFARI CONCESSI


L’Autorità per l’Energia ha ritenuto corretto accogliere con validità di un anno la proposta di variazione della tariffa gas tecnologico primaria avanzata dall’AASS, relativamente al servizio di fornitura di gas metano. Le tariffe riportate hanno validità tra l’1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018. L’Autorità per l’Energia si riserva il diritto di differenziare la struttura tariffaria in oggetto a partire dal 01/01/2019 modificando il fattore R0, quello di ricarico percentuale decrescente al crescere delle quantità di materia prima consumata (rispettivamente 10%, 7,5% e 5%).

 

IL COMMENTO ANIS: “PIÙ COMPETITIVI”


“Da anni portiamo all’attenzione delle Autorità competenti il problema del maggior costo sostenuto dalle nostre imprese produttive rispetto alle loro concorrenti fuori confine, che hanno la possibilità di acquistarlo sul libero mercato. In tal senso, anche confrontando le normative europee, abbiamo chiesto ripetutamente di abbassare il limite previsto dal DD n. 17 del 2013, attualmente fissato a 2 milioni di metri cubi, per estendere a un maggior numero di imprese la stessa possibilità” commenta l’ANIS.

“Con soddisfazione prendiamo atto che un primo passo nella direzione auspicata è stato compiuto. L’Autorità per l’Energia ha in modificato gli scaglioni, abbassando notevolmente le soglie dei consumi del gas tecnologico primario, e poi ha stabilito una sensibile riduzione delle relative tariffe”. ANIS ricorda che “uno dei pochi fattori di competitività sui quali è possibile intervenire autonomamente è l’approvvigionamento del gas tecnologico”.

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