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San Marino, neve: disagi e aumento del Biossido di Azoto

da Redazione

Il maltempo dei giorni scorsi invece non ha fatto crescere le PM10. ISS: la qualità dell’aria viene rilevata dalla “torretta” ubicata a Serravalle.

neve meteo

 

di Alessandro Carli

 

Le nevicate che hanno interessato anche la Repubblica di San Marino tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo hanno creato non pochi disagi – scuole chiuse e viabilità in grande difficoltà – ma hanno anche mantenuto i livelli di Ozono, di PM 10 e di Benzene sotto ai limiti previsti per Legge (DD n. 44 del 2012). Neve e ghiaccio che però hanno fatto “sforare” i limiti di Biossido di Azoto del Titano.

E’ quanto emerge dal bollettino dell’ISS, che monitora giorno per giorno la qualità dell’aria attraverso la “torretta” ubicata a Serravalle in piazza Bertoldi.

Preso per comodità il periodo che va dal 26 febbraio al 3 marzo 2018, i limiti di Biossido di Azoto (il NO2 è un gas irritante per l’apparato respiratorio e per gli occhi che può causare bronchiti che si forma nei processi di combustione) sono stati sforati due volte: il 1 e il 2 marzo quando la “torretta” ha fatto rilevare rispettivamente 213,8 microgrammi (milionesimi di un grammo) per metro cubo d’aria alle ore 12 e 210,3 µg/m3 alle ore 13. Valori vicini ai limiti consentiti anche il 28 febbraio (196,6 alle ore 6) e il 3 marzo (198,5 alle ore 9). Nel periodo analizzato comunque la media giornaliera si è mantenuta sotto ai livelli di guardia.

Come detto, i livelli di Ozono, PM 10 e Benzene invece non hanno fatto registrare sforamenti. Ricordando che i limiti consentiti di Ozono sono di 180 µg/m3 in un’ora e di 120 µg/m3 in un arco di tempo di otto ore, i valori non hanno mai superato i 100 microgrammi per metro cubo d’aria. Al 5 marzo 2018 la Repubblica non ha mai superato le “eccezioni” concesse in 12 mesi, che sono 25.

Nessun problema nemmeno per le PM 10: dato 50 microgrammi al metro cubo come limite consentito, nel periodo messo sotto osservazione non si sono registrati sforamenti (il DD 44/2012, lo ricordiamo, ne ammette 35 all’anno).

Anche la quantità di Benzene nell’aria non ha destato preoccupazioni: il sopracitato Decreto Delegato pone come tetto una media annuale di 5 microgrammi per metro cubo. La media al 5 marzo è di 1,29 µg/m3.

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