Il 22 Febbraio 2008 San Marino ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), Il primo trattato internazionale sui diritti umani, a carattere giuridicamente vincolante e di portata globale, che pone l’accessibilità dell’ambiente costruito e dei servizi al centro delle politiche per l’inclusione considerandolo un prerequisito per godere di diritti fondamentali.
La CRPD oltre a vietare le situazioni discriminatorie verso le persone con disabilità, archivia definitivamente l’approccio di tipo “bio-medico” in favore di criteri “bio-psico-sociali” che risultano essere determinanti affinché le persone con disabilità possano effettivamente godere di tutti i diritti umani su base di eguaglianza rispetto agli altri cittadini.
La Commissione Sammarinese per l’Attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, insieme alle Associazioni Attivamente e Papa Giovanni XXVIII e in collaborazione con tutte le Associazioni che si occupano di Disabilità, con il patrocinio delle Segreterie di Stato per la Sanità, per gli Affari Esteri, per il Turismo e Territorio, per l’Istruzione e per il Lavoro intende celebrare questo percorso finora realizzato, grazie anche alla presenza sul nostro territorio nei giorni del 12 e 13 marzo prossimi della Dott.ssa Maria Soledad Cisternas Reyes, nominata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Gutierrez Inviato Speciale ONU per la Disabilità e l’Accessibilità.
Nella Giornata del 13 marzo alle ore 17,00 presso il Grand Hotel Primavera è prevista una Tavola Rotonda, aperta a tutta la cittadinanza, con il contributo e la presenza della dott.ssa Reyes che analizzerà il concetto di accessibilità nell’ambito della Convenzione ONU, considerata come quella caratteristica che rende uno spazio, un servizio o un prodotto utilizzabili da parte chiunque in modo autonomo, sicuro e confortevole.
Nello specifico la Convenzione ONU tratta con l’intero articolo 9 il tema dell’accessibilità e anche da una lettura complessiva degli altri articoli emerge la centralità di questo tema: gli Stati che aderiscono al trattato devono prendere misure appropriate per assicurare l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione. A dieci anni di distanza dall’approvazione della Convenzione ONU, l’auspicio è che questi concetti e le relative raccomandazioni, possano influenzare sempre più concretamente le strategie e le scelte della politica, delle Istituzioni e dei tecnici che si occupano di disabilità.