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San Marino, ecco “Le nuove frontiere della proprietà industriale”

da Redazione

Prima Report, poi l’operazione “Eden Brand”: marchi e brevetti sempre più di attualità. ANIS insieme a USBM e Studio Casanti-Migani organizza un seminario per tutte le imprese.

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di Daniele Bartolucci

 

Marchi e brevetti, San Marino “ricade” nella gogna mediatica. Dopo il servizio di Report andato in onda qualche mese fa, è la Guardia di Finanza italiana a tirare in ballo l’antica Repubblica con l’operazione “Eden Brand”, che ha comportato perquisizioni e sequestri di merce a Rimini e a San Marino. Un tema, quello della contraffazione, che torna quindi di estrema attualità a San Marino, facendo da contraltare a quello della Ricerca & Sviluppo, attività di moltissime aziende sul Titano. Tanto che proprio in questi giorni ANIS, in collaborazione con l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi e lo Studio Casanti-Migani, sta organizzando un seminario su “Le Nuove Frontiere della Proprietà Industriale ed Intellettuale”, in calendario il prossimo 14 marzo.

 

IL CASO SUPREME E GLI ALTRI MARCHI


Tra le notizie trapelate dalle indagini, c’è anche quella di depositi di marchi effettuati fraudolentemente presso l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, in particolare vengono citati i marchi Thrasher, Pirex, Subprime, Adidas, Vans, Fila. A tal proposito il Direttore Silvia Rossi, spiega che “l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, a partire dal 2015, ha ricevuto alcuni depositi di marchi in procedura nazionale, che sono stati oggetto di regolare pubblicazione sul Bollettino dei Marchi”, ma “per i quali sono stati in seguito segnalati interessi contrapposti di terze parti. Contro la registrazione dei suddetti marchi sono infatti state depositate osservazioni di terze parti, titolari dei medesimi marchi negli USA, che hanno segnalato l’esistenza di marchi precedentemente registrati negli USA, in Italia o a livello internazionale, nel settore dell’abbigliamento giovanile, chiedendo di respingere le domande presentate a San Marino sulla base del marchio italiano e/o comunitario (marchio depositato presso EUIPO).

“In un caso”, spiega l’avv. Rossi, “il titolare del marchio Supreme ha contestato un marchio registrato a San Marino nel 2015 da una società avente sede in Gran Bretagna, depositando citazione civile davanti all’Autorità Giudiziaria della Repubblica di San Marino, chiedendo al Commissario della Legge di annullare la registrazione e adottare provvedimenti inibitori e di sequestro cautelare di merce contraffatta, che risultava commercializzata da una società con sede a San Marino”. Nel merito, “i provvedimenti cautelari, dopo la nomina di un perito e lo svolgimento delle procedure di legge, sono stati oggetto di decreto e hanno portato al sequestro cautelare di merce, per un valore cospicuo”. “Una analoga azione civile, cautelare e di risarcimento, era stata in precedenza radicata dalla medesima società americana anche innanzi alla Autorità Giudiziaria italiana, giungendo ad analoghe conclusioni”. In merito alle notizie giunte nei giorni scorsi da Rimini, “alla data odierna abbiamo ricevuto depositi di domande di marchio con procedura nazionale solo per il marchio Thrasher, indicato nel comunicato della Guardia di Finanza, e non ha invece depositi in procedura nazionale per i marchi Pirex, Subprime, Adidas, Vans, Fila”.

 

“TUTELE GARANTITE”: ECCO LE PROCEDURE


Le informazioni qui fornite e i fatti di cronaca giudiziaria, “indicano che il sistema di Proprietà Industriale della Repubblica di San Marino, basato sull’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi e sull’attività dell’Autorità Giudiziaria, offre ai legittimi titolari di marchi garanzie di tutela dei loro legittimi diritti sui marchi”, commenta quindi il Direttore Rossi. “La legge 25 maggio 2005 n. 79 (Testo Unico in tema di Proprietà Industriale)”, ricorda, “prescrive che a seguito del deposito di domanda di registrazione di marchio, l’Ufficio deve pubblicare la domanda ed esaminare gli impedimenti di carattere assoluto, identificati dalla legge in modo preciso, ricollegabili alla tutela di interessi di carattere collettivo (divieto di registrare marchi contrari alla morale o all’ordine pubblico, per esempio marchi che siano in contraffazione di simboli statuali o che inneggino a razzismo o tortura)”. “Gli impedimenti di carattere relativo”, invece, “ricollegabili alla tutela di interessi di singoli, in cui rientra l’interesse dei titolari di marchi depositati o registrati in data precedente, richiedono l’attivazione del titolare, il quale può presentare osservazioni contro la registrazione entro 4 mesi dalla pubblicazione della domanda sul Bollettino Marchi, oppure può presentare citazione davanti al Tribunale Unico, chiedendo l’annullamento del marchio registrato da un non avente diritto”. Anche se agli addetti ai lavori non sembra così efficace, “il sistema così come disciplinato dalla legge sammarinese è analogo su questo punto alla disciplina vigente nella Repubblica Italiana e di quasi tutti gli altri paesi europei ed è conforme alle Convenzioni internazionali di riferimento”. Anzi, “proprio per consentire ai terzi interessati di sorvegliare i depositi, l’USBM ha il compito di pubblicare il Bollettino Marchi e Brevetti, edito ogni due mesi e pubblicato on-line sul sito www.usbm.sm; l’Ufficio ha inoltre il compito di rendere disponibili per la consultazione al pubblico tutte le domande ricevute e i marchi già oggetto di registrazione. Compiti che vengono svolti con puntualità. Le ricerche sulle anteriorità”, invece, “cioè sui depositi effettuati in precedenza ovunque nel mondo, con procedura nazionale o con procedura internazionale, rientrano nella competenza professionale dei Consulenti in Proprietà Industriale. Vi sono inoltre agenzie specializzate che si occupano di sorveglianza sui marchi a livello mondiale”.

 

IL CONVEGNO ANIS CON L’USBM E GLI ESPERTI

 

“Le Nuove Frontiere della Proprietà Industriale ed Intellettuale” è il titolo del seminario che si svolgerà il 14 marzo (ore 10) presso la sala corsi “Enzo Donald Mularoni” nella sede ANIS. Il corso nasce dalla considerazione che la tutela dei diritti di proprietà industriale e la loro valorizzazione sono ormai divenute attività imprescindibili per competere efficacemente sui mercati internazionali.

Durante il seminario, realizzato in collaborazione con l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi e lo Studio Casanti-Migani, si presenteranno, attraverso casi pratici ed esempi, le implicazioni e le opportunità, tenendo in considerazione anche le problematiche connesse all’ubicazione delle aziende sammarinesi al di fuori dello Spazio Economico Europeo, nonché la tematica del “Made in” e del luogo di produzione.

I relatori sono l’avv. Silvia Rossi (Direttore USBM); l’avv. Filippo Casanti (Membro AIPPI e Les Italy); il dott. Paolo Migani (European, Italian, San Marino, Trademarks and Designs Attorney, Membro ECTA, Membro AIPPI) e l’Ing. Andrea Busca (European, Italian, San Marino Patents and Designs Attorney).

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