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San Marino, la Segreteria di Stato al territorio sul scioglimento della neve

da Redazione

SAN MARINO – Lo scioglimento del manto nevoso per il repentino innalzamento delle temperature dovuto a vento di libeccio e le intense precipitazioni dopo le nevicate dei giorni scorsi, hanno determinato criticità idraulica nei corsi d’acqua, con superamento in alcuni casi della soglia 2 e criticità idrogeologica diffusa su tutto il territorio regionale.

Le numerose e ricorrenti allerte diramate con cadenza quotidiana e ormai senza soluzione di continuità da decine di giorni danno il senso del susseguirsi ed estendersi dei fenomeni metereologici, idraulici e idrogeologici che, in alcuni casi hanno portato le autorità delle istituzioni limitrofe a dichiarare lo stato di emergenza.

Anche sul territorio sammarinese si sono registrati numerosi smottamenti e frane che hanno interessato per lo più la viabilità secondaria, opere di contenimento e muri di sostegno, in rari casi le aree esterne di pertinenza di abitazioni e in altri casi servizi a rete interrati o aerei, sino alla rottura di tubazioni idriche, di gas metano o di linee telefoniche.

I dissesti idrogeologici si sono così distribuiti sul nostro territorio:

 Acquaviva:

– Colata di terreno su Costa dello Spino;

– Frana in prossimità Poligono di tiro;

 Borgo Maggiore:

– Rottura tubazione gas DN200 Strada Sesta Gualdaria, Valdragone;

 Chiesanuova:

– Frana di detrito su strada di Gorgascura;

 Città di San Marino:

– Frane di sottoscarpa e controripa in Strada di Canepa (in corrispondenza di ponticelli e manufatti);

– Crollo muro via dei Villanoviani;

 Domagnano:

– Rottura tubazione acqua Strada di Paderna, Domagnano;

– Frana strada di Monte Olivo;

 Faetano:

– Colate di terreno su Strada del Marano (in corrispondenza della ditta LCS);

– Muro pericolante su Strada Quinta Gualdaria (in corrispondenza dell’intersezione strada del Fosso);

– Frane di versante su Rio Fiumicello, strada del Fosso;

 Fiorentino:

– Dissesto ex cava Fiorentino via XXI settembre;

– Crollo muro via Ruggiola;

 Montegiardino:

– Rottura tubazione gas DN 200 Strada della Bandirola;

– Rottura tubo acqua per frana strada Vacellona;

– Frana di terreno su strada delle Macchie, località Ca’ Giorgino;

– Frana a valle di edificio residenziale Strada del Poggio;

 Serravalle:

– Allagamento strada Fondo Ausa, Rovereta;

– Frana scarpata Fondo Rio;

– Dissesto muro sponda in destra idrografica Torrente Ausa – Saponaia;

– Colate al versante calanchivo tra località Rancidello e Saponaia;

Si segnala anche che si sono verificate criticità idrauliche per superamento delle soglie di attenzione nei seguenti corsi d’acqua:

– Torrente Ausa nel tratto Dogana Bassa-Rovereta;

– Torrente del Rio;

– Torrente Marano in prossimità di Strada del Marano, via Saline e Strada Belmonte.

Giorni quindi di intenso lavoro per le Aziende Autonome impegnate in interventi di ripristino urgente e tempestivo dei servizi a rete per ridurre al minimo i disagi agli utenti o di messa in sicurezza delle strade sull’intera rete viaria, di opere accessorie, con l’esecuzione di interventi tecnici urgenti per il contenimento dei movimenti franosi e la regimazione delle acque corrive.

Gli operatori del Servizio di Protezione Civile, dell’Ufficio Progettazione e della Sezione Antincendio della Polizia Civile si sono prodigati sulle numerosissime chiamate e segnalazioni per disporre e coordinare gli interventi urgenti e per il monitoraggio dei dissesti in corso.

Il notevole sforzo impiegato ha consentito di ridurre al minimo i disagi per l’interruzione di servizi a rete, di mantenere agibili le strade colpite dai fenomeni di dissesto e solo in pochi casi si sono dovuti adottare interventi limitavi come: la chiusura di un breve tratto di viabilità secondaria in Strada Ruggiola, la limitazione alla sola viabilità pedonale per il tratto terminale di Via dei Villanoviani ed il senso unico alternato per un breve tratto di Strada di Canepa.

La Segreteria di Stato rivolge i propri sentimenti di gratitudine a tutti i tecnici e gli operatori intervenuti, spesso anche in orari notturni e festivi o nelle condizioni metereologiche più avverse, al fine di limitare i disagi, contenere i danni al patrimonio sia pubblico che privato ma soprattutto per garantire l’incolumità dei cittadini.

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