In particolare due nomine finiscono sotto la lente dei commissari di opposizione. Il report di San Marino News Agency.
SAN MARINO – I lavori riprendono dal comma 3, “Nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari”. In particolare due nomine finiscono sotto la lente dei commissari di opposizione, quelle ad Ambasciatore a disposizione per San Marino di Antonella Mularoni, ex segretario di Stato per gli Affari esteri, e di Angelo Federico Arcelli, partner della società di consulenza internazionale Oliver Wyman. Sono infatti presentati due Odg per richiedere la revoca di entrambi gli incarichi e il ritiro delle rispettive delibere dell’esecutivo, sottoscritti da tutte le forze di opposizione.
Il primo Odg rileva il rischio di conflitto di interessi nei confronti di Arcelli e cita le osservazioni fatte dalla Commissione di controllo della Finanza pubblica “condividendo l’inopportunità di conferire un incarico diplomatico ad Arcelli, considerati i suoi ruoli e collaborazioni nell’esercizio di attività finanziaria”. Il secondo Odg, riferito a Mularoni, considera “estremamente inopportuna la nomina diplomatica di un membro di coordinamento di una delle forze politiche componenti dell’attuale maggioranza di governo”. Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, in risposta alle osservazioni dell’opposizione, sottolinea invece, rispetto a Mularoni che, “come sempre accaduto, una volta assunto l’incarico diplomatico è naturale si lascino eventuali incarichi politici”. Mentre su Acerri “non credo ci sia assolutamente inopportunità o conflitto di interesse”, risponde. E, sottolineando il valore della nomina, prosegue: “Quando incontriamo persone di tale livello dobbiamo cercare di legarle a noi con un quadro chiaro di riferimento”.
Una volta terminato il dibattito, gli Odg dei gruppi di opposizione sono messi al voto ed entrambi respinti con 9 voti contrari e 6 a favore.
La seduta si conclude con l’annuncio da parte del presidente della Commissione, Alessandro Bevitori, di una nuova convocazione per il prossimo 15 marzo, in cui saranno ripresi i lavori dai comma lasciati in sospeso.
Di seguito una sintesi del lavori odierni.
Comma 3. Nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari.
Denise Bronzetti, Ps
Presenteremo due Odg per chiedere revoche di due nomine. La prima nei confronti del dott. Acerra, nominato ambasciatore a disposizione, perché riteniamo ci sia conflitto di interesse, visti i suoi incarichi avuti in istituti di credito, tra cui Cassa di risparmio che è banca dello Stato. Esprimo poi perplessità sulla nomina dell’ex segretario di Stato Mularoni, sull’opportunità di questa nomina ad ambasciatore a disposizione, visto il suo ruolo politico di primo piano in una forza politica attualmente al governo, e anche per la delega assegnata, dell’internazionalizzazione. Sono estremamente convinta il nostro corpo diplomatico abbia run uolo fondamentale nel processo di internazionalizzazione, ma ogni nomina dovrebbe già aver presente che la loro principale mission è proprio quella della promozione del Paese fuori confine. Mi chiedo allora quale sia l’utilità di avere una specifica delega per ambasciatore a disposizione. Mi auguro ci siano veramente motivazioni su questa scelta che ci lascia perplessi.
Federico Pedini Amati, Mdsi
Ci sono due Odg che spiegano l’inopportunità per procedere a queste due nomine. Il vostro precedente segretario per gli Affari esteri era lo stesso che diceva che gli ambasciatori a disposizione non dovevano essere ulteriormente nominati, anzi quelli in carica dovevano essere revocati perchè non c’era alcun riscontro nella diplomazia internazionale e non aveva senso la loro nomina. Lo diceva un vostro membro di partito che oggi viene nominata ambasciatore a disposizione, è un controsenso. Voi fate in tutti gli ambiti forzature e le farete anche su queste nomine. Faccio una provocazione, allora nominate tutti gli ex segretari per gli Affari Esteri, incluso Gabriele Gatti, ambasciatori a disposizione perché a vario titoli anche loro, se parliamo di internazionalizzazione, hanno tutte le caratteristiche al pari di Antonella Mularoni. State palesemente facendo una forzatura. Anche per Arcelli: non trova riscontro quel tipo di nomina, la stessa Mularoni aveva dato indicazione su chi aveva incarichi particolari in ambito finanziario, ben spiegato nel nostro Odg. Adesso tornate indietro rispetto quello che avevate detto rispetto l’inopportunità di una nomina di chi fa parte dell’ambito finanziario, palesemente qui in conflito di interessi. Mi auguro si possa soprassedere su queste due nomine.
Stefano Palmieri, Rf
Su Antonella Mularoni, rispetto agli incarichi interni al partito, qualora si manifestassero incompatibiltà, lei deciderà quale tenere, non è la prima volta che sono nominati ex segretari di Stato e mai sono stati fatti rilievo, per esempio su Clelio Galassi o sul dottor Canducci- che ha svolto onerevolmente il suo incarico in Vaticano per San Marino- non ci vedo nulla e non ci sono elementi di incompatibilità. Inoltre Mularoni può vantare l’incarico di giudice alla Corte di Strasburgo. Sul dott. Arcelli, riguardo la consulenza, va chiarirto che non fa consulenza solo in ambito finanzairio, ma per qualsiasi azienda che chiede consulenza ad Oliver Wyman, società di cui fa parte. Parlare di conflitto di interesse è una forzatura. Se non ci fosse stata questa compagine di governo non avreste avuto nulla da dire.
Dalibor Riccardi, Psd
Non conosco personalmnte dott. Angelo Federico Arcelli, immagino che se opera con questa società, sia sicuramente una figura di alto profilo, ma nell’Odg non viene rilevata la qualità e l’importanza professionale, quanto l’inopportunità nell’andare a fare questa nomina, in virtù di un conflitto di interesse che ci può essere per il ruolo svolto in istituti sammarinesi. Viene indicato chiaramente che facciamo questa richiesta come opposizioni perché nel verbale sulla relativa delibera la stessa Commissione di controllo della finanza pubblica rileva che incorrono conflitti di interesse. Su Mularoni, le viene riconosciuto ruolo prima della sua ascesa in politica, oggi risulta comunque impegnata con una componente attuale coalizione di maggiroana e dal mio punto di vista è nomina opportuna in questo momento. Se poi quando non ci sarà più questa geografia politica si ritiene oppportuno si può pensare di procedere, ma questo è mmomento molto inopportuno che un parttito d maggioranza proponga un proprio membro di direttivo.
Nicola Renzi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri
Chiaramente chi assume un incarico diplomatico deve lasciare gli incarichi politici. Sinceramente io non ricordo nemmeno se ad oggi Mularoni ha incarichi in Repubblica Futura, ma è chiaro il punto. Sull’opportunità o meno, la mia opinione è che la carica di ambasciatore a disposizione è utilizzata da tantissimi paesi, non è vero che non ci sono riscontri, gli Usa per esempio ricorrono a questo titolo per questioni specifiche, per non avere un limite geografico in cui si possa espletare il proprio incarico e operare per obiettivi precisi. Tutto dipende da come questo ruolo viene estrinsecato. Chiaro, se una persona nominata ambasciatore a disposizione si presenta come ambasciatore di San Marino, creando confusione nelle relazioni tra Paesi, è un altro discorso. Rispetto la coerenza con le linee date dalle segreterie precedenti: io porto avanti o meno le cose che ritengo opportune, alcune cose le ho cambiate, spererei venisse valutato questo nel merito.
Le dichiarazioni relative a chi ha già incarichi in ambito finanziario ricordo che riguardavano il caso specifico sull’ambasciatore accreditato in due Paesi e con un importante incarico in un istituto sammarienese, ed erano motivate dalla contrarietà al cumulo di incarichi. Qui non credo ci sia assolutamente inoppportunità o conflitto di interesse. Credo il dott. Arcelli sia noto anche a forze di opposizione, hanno avuto modo di incontrarlo. Quando incontriamo persone di tale livello dobbiamo cercare di legarle a noi con un quadro chiaro di riferimento.
Pasquale Valentini, Pdcs
Le nomine non sono tutte uguali, ci sono nomine legittime di cui sono lieto, il problema non è l’impostazione data nella precedente legislatura. Il fatto è che le nomine non erano state fatte perché non si condivideva l’incarico di ambasciatore a disposizione. Allora se si è onesti oggi, si dovrebbe dire che quei nomi allora erano in lista di attesa. Allora è da chiarire il mandato dell’Ambasciatore a disposizione, o si mette a disposizione ambasciatore di un determinato Paese o ho incarico subordinato rispetto lui. Da Italia, Svizzera, Francia abbiamo avuto rilievi incrociando ambasciatori a disposizione ci hanno chiesto ‘cosa fanno qui’? Cosa centra con l’ambasciatore che c’è? Perchè perpetrare questa tipologia? Dove è il vantaggio? Uno solo: risponde direttamente al Segretario di Stato ma non è questo che fa accreditarlo. Certo la nomina è a norma di legge, ma c’è stata una riflessione lunga e condivisa perché questo incarico non valorizza, se si ha già un corpo diplomatico in quel paese, è quasi un’onorificenza per avere un passaporto diplomatico.
Mi spiega Mularoni sia stata tirata in ballo così, anche io ho firmato l’Odg, perché ritengo Antonella Mularoni ha ben altri incarichi ma non sono d’accordo che proprio lei sia nominata ambasciatore a disposizione perché cade in questa ambiguità e sovrapposizione che non fa bene a nessuno, né al Paese. Se si rivolge al Giappone c’è già un ambasciatore, idem Cina, a chi va a parlare del ruolo internazionale? Vorrei rifletteste su questo genere di ambiguità che viene perpetrato. Non è rispettoso nei confronti di Mularoni. Sulle altre nomine: Beccari in Russia, bene, si eleva ilr apporto diplomatico e darà frutti. Ma perché da un lato si fa così e dall’altro si va indietro?
Gian Matteo Zeppa, Rete
A Palmieri: anche Canducci e Galassi erano ambasciatori, ma la figura di ambasciatore è diversa da quella di ambasciatore a disposizione. Come movimento abbiamo fatto una battaglia per rimuovere Galassi, comunque non è partigianeria contro Mularoni. La partigianeria è all’interno del vostro movimento.
Leggo l’Odg su Arcelli: ‘La Commissione consiliare Affari esteri,(..) vista la delibera n.14 1 marzo 2018 che autorizza la nomina di Angelo Federico Arcelli ambasciatore a disposizione considera che Arcelli è dal 2013 partner della società Oliver Wyman (…),
considerato che Arcelli risulta aver avuto incarichi in istituti sammarinesi, tra cui Cassa di risparmio, personalmente o per conto di società di consulenza Oliver Wyman, considerato che con delibera il congresso ha conferito una consulenza alla società Oliver Wyman con cui si impegna a fornire servizi a supporto per l’iniziativa volta alla stabilità finanziaria di San Marino,
evidenziando l’inopportunità e il rischio intrinseco del contratto di cui sopra, di cui il cliente Repubblica di San Marino accetta che la società possa operare con clienti con interessi anche in conflitto con la Repubblica di San Marino, considerata inopportunità e il rischio che la Repubblica di San Marino accetti di tenere mallevati e indenni società Oliver Wyman e i suoi amministratori, dirigenti, azionisti e dipendenti, in relazione a qualsiasi pretesa responsabilità danno costo onere spesa sofferti per effetto di procedimenti penali, o azioni indagini promosse o minacciati, sottolineando che la Commissione di controllo della Finanza pubblica nel verbale di legittimazione della delibera del congresso di Stato n.1 del 12/02/2018 ad oggetto l’incarico di consulenza in favore Oliver Wyman che autorizza una spesa di 120 mila 750 euro, ha evidenziato che ‘nelle condizioni generale di contratto, le clausole circa il conflitto di interesse, tenuto conto quelle relative alla malleva, paiono acriticamente assunti dallo Stato senza alcuna evidenza da incarichi collaterali assunti dalla società stessa o dai suoi collaboratori'( ergo Acerri),
condividendo l’inopportunità di conferire un incarico diplomatico ad Arcelli, considerati i suoi ruoli e collaborazioni nell’esercizio di attività finanziaria che, oltretutto, potrebbero produrre un grave conflitto di interessi dal momento che il signor Acerri riveste un ruolo diplomatico e, allo stesso tempo in qualità di partner della società Oliver Wyman, risulta firmatario del contratto di consulenza con il governo sammarinese di cui ai punti precedenti (…) impegna la Segretaria Affari Esteri a revocare la nomina diplomatica al signor Arceli, ritirando la delibera del congresso di Stato relativa alla nomina ad ambasciatore a disposizione e la rispettiva convenzione,” firmato da tutti i commissari di opposizione. C’è una Commissione di controllo della finanza publica che rileva l’estrema delicatezza in questo personaggio. Come diceva Valentini, a che titolo va a parlare Arcelli, visto anche il suo ruolo in Cassa? Sono persone che devono rappresentare San Marino, la figura di Arcelli ha contratti di collaborazione e rapporti di fiducia con banche e istituzioni sammarinesi e sopratutto quello incarico dà l’immunità sollevata dalla Commissione di controllo della finanza pubblica che evidenza queste cose.
L’Odg su Mularoni
La Commissione consiliare Affari esteri (…) valutando estremamente inopportuna la nomina diplomatica di un membro di coordinamento di una delle forze politiche componenti dell’attuale maggioranza di governo; evidenziando che il personale diplomatico attualmente in carica possiede tute le facoltà per seguire adeguatamente e colleboare in maniera positiva e costruttiva alle attività di internazionalizzazione messe in campo dalla Repubblica di San Marino; considerato altresì che il grado diplomatico di Ambasciatore a disposizione non trova riscontro nella diplomazia internazionale
impegna il Segretario di Stato per gli Affari esteri a revocare incarico assegnato all’Avv. Antonella Mularoni e a ritirare la delibera del congresso di Stato n.12 del 1 marzo 2018e la relativa convenzione”. Qui è questione di inopportunità politica.