SAN MARINO – Il quadro delle migrazioni, in Europa e nel mondo, è molto più complicato e complesso di quanto non appaia a prima vista. La tecnologia moderna, le problematiche economiche ed ecologiche e la facilità di movimento promettono una ulteriore e maggiore complessità in futuro.
Mentre gran parte dell’attenzione è rivolta all’afflusso di immigrati nei paesi europei più ricchi dalle nazioni africane e del Medio Oriente, la vera immagine della migrazione mondiale mostra un fitto intreccio di movimenti: migranti che si spostano avanti e indietro tra il loro paese d’origine e il loro paese d’adozione; lavoratori agricoli che si spostano all’interno di un paese più volte l’anno per seguire i cambiamenti stagionali e le opportunità di lavoro; nuovi migranti che sono disposti e in grado di creare tensioni su nuove regioni geografiche, alla ricerca di migliori opportunità o condizioni di lavoro più stabili.
Questa complessa immagine della moderna migrazione umana è il risultato del miglioramento dei trasporti e della comunicazione, dell’aumento delle diseguaglianze sociali, del cambiamenti climatici e della crescente economia mondiale. La rapida diffusione di informazioni, le comunicazioni tra le comunità di partenza e quelle di arrivo, ha ulteriormente favorito lo spostamento di intere popolazioni.
I cambiamenti e gli aumenti dei modelli migratori (l’arrivo di migranti in nuove comunità e l’adesione a nuove e spesso pericolose forme di occupazione lavorativa) hanno effetti importanti sulla salute sociale, sui rischi per la salute personale e sulla gestione della salute delle popolazioni sia migranti che ospitanti.
Per questo il CEMEC in accordo con la Segreteria alla Sanità e alla Segreteria agli Esteri, hanno elaborato un Progetto sotto l’egida del Consiglio d’Europa,che favorisca l’uso di strumenti informatici semplici ed immediati(App per smartphone: play.google.com/store/apps/detailsid=com.titanka.immigrant, sito internet: www.migrantaid.eu), per consentire un immediato accesso alle principali azioni sanitarie da intraprendere in caso di emergenza, sia quando non si abbiano punti di riferimento sanitario, sia quando non si sia in grado di comunicare nello stesso linguaggio.
Riteniamo che con questo Progetto, lo Stato di San Marino si ponga in una posizione di assoluto primato nella complessa problematica della gestione dei migranti, divenendo un modello di riferimento per tutti i paesi europei e non, che sono e saranno coinvolti nella problematica dell’accoglienza.