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Editoriale: “Doing Business”, si deve e si può risalire la classifica

da Redazione

Occorre prendere consapevolezza dei punti in cui siamo carenti e poi individuare le azioni corrette per raggiungere questi obiettivi, senza perdere ulteriore tempo.

 

di Alessandro Carli

 

Ha tenuto banco per tutta la settimana l’apertura dello scorso numero di San Marino Fixing, incentrata sul “Doing Business 2018”, il report di Banca Mondiale che misura la facilità di fare impresa in 190 Paesi del mondo e che ha visto il Titano “scendere” di 14 posizioni, passando dal 79esimo posto al 93esimo. Come abbiamo scritto con chiarezza, la DFT (“the distance to frontier”) dai Paesi più virtuosi è rimasta invariata: in 12 mesi 14 Nazioni hanno “superato” il Monte grazie a una serie di interventi e riforme. L’aspetto positivo è che, nonostante il permanere delle difficoltà economiche, aggravate dallo stato di salute del sistema bancario, la distanza dal podio non è cambiata.

Altrettanto chiaro però deve essere lo sforzo di risalire la classifica: occorre prendere consapevolezza dei punti in cui siamo carenti e poi individuare le azioni corrette per raggiungere questi obiettivi, senza perdere ulteriore tempo. Ricordiamo che la “lente di ingrandimento” dell’edizione 2019 del report è già pienamente operativa in quanto prenderà in esame il periodo che va dal 1 giugno 2017 al 30 aprile 2018. Il documento firmato da World Bank, con ogni probabilità, verrà pubblicato entro la fine dell’anno.

Risalire la classifica significa consolidare la fiducia di chi già è presente sul territorio e acquisire una certa visibilità e un certo appeal agli occhi degli investitori e quindi stimolare in loro la voglia di conoscere meglio il Paese.

E’ solamente mettendo in campo una serie di riforme (non basta la loro approvazione ma conta soprattutto l’operatività, le ricadute concrete che hanno sul territorio) che la Repubblica può e deve migliorare l’attrattività internazionale del Paese e rendere quindi sempre più competitivo il sistema economico. Servono però lo sforzo e la volontà di tutti gli attori. Migliorare e semplificare l’operatività di chi fa impresa sul Titano – perché questa è l’oggetto del “Doing Business” – deve essere più di una promessa. Deve diventare, se già non lo è, un obiettivo primario da raggiungere. Non sarà facile ma è assolutamente nelle corde del Paese. E noi, che da 25 anni “raccontiamo” la Repubblica attraverso le pagine del nostro giornale, ci crediamo davvero.

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