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Editoriale: la formazione e il rapporto tra imprese e istruzione

da Redazione

“Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 anni o 80. Chi continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane e aperta” diceva Henry Ford.

 

di Alessandro Carli

 

“Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 anni o 80. Chi continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane e aperta” diceva Henry Ford. In maniera quasi pionieristica, l’imprenditore statunitense parlava di formazione quando per i più era un concetto quasi sconosciuto.

Oggi questa parola è diventata un’esigenza quotidiana per le aziende per aprirsi al mondo e affrontare le sfide dei mercati con la giusta attenzione e con gli strumenti corretti.

La formazione però deve essere costruita partendo dalla base: una pianta, ci insegna la botanica, deve essere innaffiata dalle radici per poter crescere vigorosa.

Come avviene già in altri Paesi e con risultati interessanti, al pari dei percorsi dedicati alle persone che già sono entrate nel mondo del lavoro – a breve partirà l’ottava edizione del Master in General Management, organizzato da Informa di ANIS in collaborazione con Alluminio Sammarinese, Ceramica Del Conca, Colombini e SIT Group – vanno sviluppati ulteriori percorsi, rivolti anche agli studenti delle scuole superiori.

Sicuramente “Progetto Scuola Lavoro”, che vede il coinvolgimento anche delle aziende associate ANIS e che porterà gli studenti del Liceo Economico Aziendale di San Marino a vivere in prima persona, per due settimane, le “dinamiche”, gli impegni e i ritmi che caratterizzano le attività di un’impresa, è un’iniziativa molto utile.

Attraverso la partecipazione attiva nei processi aziendali difatti gli studenti-stagisti possono aumentare il proprio bagaglio “pratico” di conoscenze ed essere così “agevolati” e più consapevoli quando verranno chiamati a scegliere che indirizzo prendere all’Università oppure quale tipologia lavorativa intraprendere. Vanno inoltre creati una serie di momenti di scambio tra educazione e lavoro. Momenti di riflessione, per far incontrare le esigenze delle imprese e dell’istruzione. Uno di questi è il seminario “Università e impresa – Una sfida sinergica”, di cui vi diamo un resoconto.

C’è infine un ulteriore aspetto che va evidenziato, di carattere più “sociale”.

I percorsi di aggiornamento e di formazione vanno intesi anche come una forma mentis, una apertura verso il nuovo, un interesse verso il cambiamento che si accresce con l’accrescersi delle conoscenze. E San Marino ha davvero molto bisogno di futuri professionisti capaci, formati e costantemente aggiornati.

Di persone che sappiano prendere in mano le redini del Paese e lo sappiano riportare in alto.

Le sfide che attendono il Monte anche nel breve periodo sono davvero tante.

Una è quella con cui apriamo il giornale di questa settimana: il ranking del “Doing Business 2018” di Banca Mondiale e che ha visto il Titano perdere 14 posizioni rispetto al 2017.

La formazione è la base per raggiungere grandi obiettivi.

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