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“Global 500”: il brand con più valore al mondo è Amazon

da Redazione

E’ stata pubblicata la prestigiosa “classifica” del 2018 “firmata” da Brand Finance. Tra i marchi italiani spicca Eni (114esima), TIM e Gucci. Ferrari perde due posizioni: 259°.

Brand Finance 2018

 

di Alessandro Carli

 

Cambio ai vertici della “Global 500”, la classifica di Brand Finance che “mette in fila” i marchi di maggior valore economico su scala mondiale. Amazon ha conquistato la prima posizione, scalzando Google (ora terzo). Al secondo posto si conferma invece Apple.

 

AMAZON: UN ANNO DI CRESCITA


“Il valore del marchio del gigante dell’e-commerce – spiega il report – è aumentato del 42% in un anno: 150,8 miliardi di dollari”. Amazon, prosegue il “Global 500 del 2018”, è diventato “il più grande business internet del mondo sia per capitalizzazione di mercato e che per reddito. Non è più solo un rivenditore online, ma anche un fornitore di infrastrutture cloud e produttore di elettronica. Ora si sta spostando oltre lo spazio digitale”, come testimonia “l’acquisizione dello scorso anno di Whole Foods per 13,7 miliardi di dollari”, che ha permesso al Gruppo di avere “un punto d’appoggio nel regno dei mattoni e malta”. Amazon inoltre “è presente anche nelle spedizioni, nella musica e lo streaming video”. Nel 2018 il brand ha nell’obiettivo “un’acquisizione bancaria”.

 

APPLE E GOOGLE LASCIATI ALLE SPALLE


Anche se Apple ha difeso il secondo posto nella classifica, con il valore del marchio “che è rimbalzato a 146,3 miliardi di dollari USA dopo il declino del 27% lo scorso anno”, il suo futuro, rimarca Brand Finance, “sembra cupo”. Per il BF, Apple “non è riuscito a diversificare e diventare troppo dipendente dalle vendite dei suoi iPhone di punta, responsabili dei due terzi di reddito”. Le cattive vendite del quarto trimestre 2017 di iPhone X a soli 29 milioni di portatili non soddisfacevano le aspettative e il modello, sottolinea il report, “dovrebbe essere interrotto alla fine di quest’anno”. Con l’avvento di marchi emergenti come Huawei, “la crescente attenzione di Apple su ciò che sono effettivamente i prodotti di lusso possono costare al marchio una parte equa del globale mercato di massa, limitando il potenziale per il valore del marchio crescita”.

Google è sceso dalla prima alla terza posizione, registrando una crescita del valore del marchio relativamente lenta (10%). “Gli annunci online di Google hanno generato più traffico di previsto: i clic pagati aggregati sono aumentati del 47% nel terzo trimestre 2017, aumentando i ricavi”. Google è un campione in ricerca su Internet, cloud e sistema operativo mobile tecnologia “ma, in modo simile a Apple, si concentra su particolari settori” e quindi non scatena “il pieno potenziale del suo marchio”.

 

L’ERA DIGITALE È GIÀ ORA


Per la prima volta dall’avvio del “Global 500” i marchi di tecnologia occupano i primi cinque posti nella classifica. Samsung (4°) e Facebook (5°) hanno registrato un’impressionante crescita del valore del marchio. “Il dominio del digitale è destinato a crescere ancora di più nel mondo. Nei prossimi anni altri marchi si fanno strada nel Global 500. Youtube – di proprietà di Google – ha più che raddoppiato il suo valore”. I marchi di tecnologia cinese, sfruttando le condizioni di mercato vincolato, possono vantare elevate crescita del valore, con Alibaba (12°), Tencent (21°), WeChat (49°), Baidu (57°).

 

NOVE BRAND ITALIANI IN CLASSIFICA


Le prime dieci posizioni sono dominate dagli Stati Uniti d’America (il primo brand non a “stelle e strisce” è quello di Samsung della Corea del Sud, quarto; il secondo invece è ICBC, cinese, in decima posizione). Il primo brand italiano in classifica è Eni (114 e in discesa rispetto al 2017 quando occupava la 119 piazza). Al 178esimo posto TIM (era 238esimo nel 2017) e a seguire Enel (180°) e Gucci (181°). Per questi ultimi due brand la crescita è stata interessante, specie per Gucci, che lo scorso anno era 218esimo. Enel invece 12 mesi fa occupava la 185esima posizione. Ha perso due posizioni Ferrari (259°, era 257°) mentre Generali Group ne ha guadagnate poco meno di 30 (oggi è 265esima). Nel 2018 Intesa Sanpaolo ha marcato la 342esima posizione (era al 365esimo posto), Poste Italiane la 366esima (417° nel 2017). Arretra invece Prada, che dalla 456esima posizione è scesa alla 472esima.

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