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San Marino, cresce il manifatturiero, in contrazione il commercio

da Redazione

UPECEDS, tutti i dati al 31 dicembre 2017: turismo (col segno “meno”), veicoli, occupazione e CIG. Negli ultimi 12 mesi i frontalieri sono aumentati e hanno raggiunto il 28,8% del totale.

 

Il totale delle imprese presenti e operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2017, è pari a 4.996 unità registrando, rispetto al 31 dicembre 2016, un incremento di 5 aziende (+0,1%). Analizzando il trend dell’ultimo anno solare, si è verificato un aumento nel settore manifatturiero (+2%), mentre il “Commercio” è in diminuzione (-48 unità pari al -4,3%). E’ uno dei dati che emergono dal bollettino di statistica dell’UPECEDS del quarto trimestre del 2017.

A dicembre 2017 la forma giuridica più diffusa è quella societaria con 2.665 unità, +24 negli ultimi 12 mesi, sono inoltre presenti 415 imprese artigianali (-15), 102 imprese individuali industriali (-13), 365 imprese individuali commerciali (-8), 758 attività libero professionali (-1); le cooperative sono 71 (+2) e i consorzi sono 4 (+1). Gli enti sono 479 (-24). La maggior parte delle imprese sul territorio ha piccole dimensioni, infatti il 94,5% del totale ha meno di 10 addetti.

 

TURISMO IN CONTRAZIONE


Nel 2017 l’afflusso turistico registrato è stato pari a 1.936.881 visitatori (-0,2% rispetto al 2016); i mesi hanno avuto un andamento abbastanza simile negli ultimi due anni, a eccezione dei mesi di aprile, dove il 2017 ha segnato un forte incremento e agosto, in cui c’è stata una diminuzione. In particolare, i tre mesi estivi hanno registrato una diminuzione rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda il turismo di sosta, nel 2017 si sono registrati 78.475 arrivi (+31,1% rispetto al 2016) per un totale di 139.813 pernottamenti (+29%), con una media di 1,78 notti trascorse per ogni persona arrivata. Da gennaio a dicembre 2016 si erano registrati 59.852 arrivi e 108.058 pernottamenti, con una media di 1,81 notti trascorse. I turisti che nel 2017 hanno scelto di pernottare a San Marino provenivano per il 90,6% dall’Europa, il 4,7% dall’America, il 3,4% dall’Asia e il restante 1,3% suddiviso tra Africa e Oceania. L’Italia è il paese di provenienza della maggior parte di turisti (60,8% sul totale), seguita da Germania (5,9%), Olanda (3,4%) e Francia (2,0%). Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non, della Repubblica proveniva dagli Stati Uniti (2,5%), Cina (1,2%) e Giappone (0,7%). Nel periodo gennaio – dicembre 2017 i turisti hanno scelto principalmente di pernottare in Hotel (77,2%) e il Castello che ha registrato il maggior numero di pernottamenti è Borgo Maggiore (33,9%) seguito da San Marino Città (32,7%).

 

AUMENTANO I VEICOLI


Al 31 dicembre 2017 il totale dei veicoli circolanti in Repubblica è di 55.823 (867 veicoli in più rispetto al 31 dicembre 2016) e le immatricolazioni di veicoli, nel 2017, hanno registrato un aumento di 170 unità (+4,6% per un totale di 3.862) rispetto all’anno precedente in cui si erano registrate 3.692 immatricolazioni. Se si considerano solamente le auto, nel 2017 si sono registrate 2.910 immatricolazioni, 73 in più rispetto al 2016; sono in forte aumento le immatricolazioni di autovetture nuove, che sono state 1.255 (+225 rispetto al 2016) anche se ancora sono state inferiori a quelle di autovetture usate 1.655, comunque in forte diminuzione (-150 rispetto al 2016). Delle 2.910 immatricolazioni di autoveicoli, 1.982 sono state intestate a soggetti privati (704 nuove e 1.278 usate), mentre 928 ad operatori economici (551 nuove e 377 usate). Il 33,0% delle autovetture immatricolate nel 2017 aveva una cilindrata compresa tra i 1.251cc e i 1.650cc , mentre il 32,3% aveva una cilindrata compresa tra i 1.651cc e i 2.000cc; solo il 14,2% aveva una cilindrata superiore ai 2.000cc.

Da gennaio a dicembre del 2017, sono aumentate sia le immatricolazioni di mezzi di lavoro, arrivate a 366 rispetto alle 308 dello stesso periodo 2016 (+19%) come pure le immatricolazioni di veicoli a due ruote, pari a 586 (+39 rispetto al 2016): tra queste, l’incremento è trainato dai motoveicoli (+52 per un totale di 485 immatricolazioni) mentre i ciclomotori hanno segnato un lieve calo (-13 per un totale di 101 immatricolazioni).

Desta sempre maggior curiosità il tipo di combustibile degli autoveicoli immatricolati: nel 2017, sono state 113 le auto ibride immatricolate (3,9% del totale auto immatricolate), un numero praticamente raddoppiato rispetto alle 57 auto immatricolate nel 2016. Le immatricolazioni di auto a gasolio rappresentano il 72,9% del totale, mentre quelle di auto a benzina il 19,6%.

 

CRESCE LA FORZA LAVORO


Al 31 dicembre 2017 le forze di lavoro complessive sono pari a 21.875 unità di cui 12.108 maschi (55,4%) e 9.767 femmine (44,6%); rispetto al 31 dicembre 2016 si evidenzia un incremento di 169 unità (+0,8%). I lavoratori dipendenti sono 18.689 (85,4% della forza lavoro), 1.756 sono lavoratori indipendenti (8,0%) ed infine, 1.430 sono i disoccupati totali (6,6%), di cui 1.140 sono disoccupati in senso stretto.

I lavoratori dipendenti del settore privato (15.070 unità, di cui 9.047 maschi e 6.023 femmine), nell’ultimo anno sono aumentati complessivamente di 152 unità (+1,0%); l’aumento più consistente risiede principalmente nel settore “Attività Manifatturiere” (+219 lavoratori pari al +4,0%) e dal settore “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (+73 lavoratori pari al +9,6%). Al contrario, i seguenti settori hanno registrato una marcata diminuzione di lavoratori: “Commercio” (-107 lavoratori pari al -4,0%) e “Attività Finanziarie e Assicurative” (-62 lavoratori pari al -7,7%).

Nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori sono aumentati di 13 unità nell’ultimo anno, assestandosi a 3.619 (+0,4% rispetto al 31 dicembre 2016), di cui 2.202 femmine e 1.417 maschi. Le diminuzioni più consistenti si registrano nell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici (-13).

In controtendenza ci sono l’Istituto di Sicurezza Sociale e l’Università, che hanno registrato un aumento rispettivamente di 23 e di 6 unità.Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 2,4%, raggiungendo la cifra di 5.382 lavoratori, pari al 28,8% del totale dei lavoratori dipendenti; sono collocati quasi esclusivamente nel settore privato e, nella ripartizione per qualifica, sono principalmente “Operai” (57,4%) e “Impiegati” (40,3%), mentre solo l’1,9% rientra tra i dirigenti.

Al 31 dicembre 2017 i disoccupati totali ammontano a 1.430 unità (+31 rispetto al 31 dicembre 2016); di questi, 1.140 sono disoccupati in senso stretto (+18 rispetto al 31 dicembre 2016), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Per questi ultimi, in particolare, la fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati è quella dai 20 ai 29 anni (28,8% del totale), così come per i disoccupati totali (28,5% del totale). Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (35,0% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 12,4% con 141 unità.

 

CIG IN CALO


Da gennaio a settembre 2017 (l’elaborazione del dato sulla CIG Liquidata ha un ritardo di tre mesi rispetto al periodo di riferimento) si sono registrate 348 aziende, che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, con un decremento del -7,2% rispetto allo stesso periodo temporale del 2016 (in cui le aziende erano state 375).

Tale riduzione non si conferma, invece, in termini di importo liquidato: nel periodo gennaio-settembre 2017 sono stati erogati € 3.649.809, una cifra superiore del +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 (€3.529.968).

Il motivo preponderante di ricorso alla Cig è stato “Situazioni temporanee di mercato” (71,0% dell’importo totale) seguito da “Crisi economica, ristrutturazioni e conversioni aziendali” (18,5% dell’importo totale).

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