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San Marino, una famiglia su tre è composta da un componente

da Redazione

Il dato in linea con quello dell’ISTAT. La media del Titano è di 2,3 persone a nucleo. Con la riforma del diritto di famiglia del 1986 anche i single possono adottare un bambino.

 

di Alessandro Carli

 

Le porzioni “monodose” (che, come ha detto Leonardo Manera a “I funamboli – cronache di un Paese in equilibrio” il 15 gennaio su Radio 24, costano molto più di quelle “formato famiglia”), ma soprattutto la fresca pubblicazione dell’Annuario statistico dell’Istat 2017, che riporta come il numero di italiani che vive da solo abbia raggiunto la cifra monstre di 8 milioni (oltre il 13% del totale), accende le luci su un fenomeno sociale che non può essere preso sottogamba. In Italia, riporta l’ISTAT, “nel volgere di vent’anni il numero medio di componenti in famiglia è sceso da 2,7 (media 1995-1996) a 2,4 (media 2015-2016). In particolare, sono progressivamente aumentate le famiglie unipersonali: dal 20,5 per cento al 31,6 per cento”.

Ad avvalorare le affermazioni di Leonardo Manera, la Coldiretti: “La spesa media costa il 44% in più per chi vive solo e per l’abitazione bisogna mettere in preventivo il doppio dei soldi”.

Tornando al report dell’ISTAT, dal confronto territoriale sulla dimensione familiare (media 2015-2016) emerge che la ripartizione geografica con la quota più elevata di famiglie unipersonali è il Centro (34,4 per cento); il Sud, invece, registra la percentuale più bassa (28,2 per cento). All’opposto, per le famiglie con cinque o più componenti, è il Sud a mostrare la quota più alta (7,5 per cento), mentre il Nord-ovest evidenzia quella più bassa. Sempre nell’analisi dell’ISTAT emerge poi che il 13,8% dei single ha tra i 55 e i 64 anni, il 12,8% tra i 35 e i 54 anni, il 7,2% tra i 18 e i 34 anni.

 

SAN MARINO: UNA FAMIGLIA SU TRE È “MONO”

 

Un fenomeno sociale, quello dei single (anche se occorre fare dei distinguo: nella “categoria” rientrano persone che non sono sposate, i divorziati e separati che vivono da soli e gli anziani rimasti soli) che rappresenta – dati dell’UPECEDS – il “nucleo familiare” più presente nella Repubblica di San Marino: 4.486. Le altre “tipologie” sono, in ordine di “numerosità” (dati sempre al 30 settembre 2017), quelle formate da due persone (4.126), quelle da tre (2.799), quelle da quattro (2.253) e infine quelle composte da cinque o più componenti, 561.

Per comodità prendiamo in esame gli anni che vanno dal 2012 al 2017 (settembre). Preso il totale nei nuclei familiari a fine 2012 (13.880), il numero delle famiglie con un componente è risultato essere 4.446, quindi circa il 32%. Percentuale che si abbassa di un punto l’anno successivo: sulle 13.814 famiglie complessive, quelle “singole” sono 4.294 (31%). Nel 2014 invece su 13.939 nuclei, quelle “mono” erano 4.389 (31,4%). Nel 2015 il numero di nuclei è stato di 13.995 unità, quelle con un solo componente 4.350 (31%) mentre nel 2016 su un totale di 14.140 famiglie, quelle formate da una persone erano 4.417 (31,2%). Gli ultimi dati disponibili si “fermano” a settembre 2017 quando su 14.224 nuclei totali, 4.486 erano formati da una persona (31,5%). Com’è facile evincere dai numeri, il Monte Titano è perfettamente allineato all’Italia. Sul Titano la media del numero dei componenti è costante da almeno sei anni: tra i 2,33 (2012 e 2017) e i 2,35 (2015).

 

SAN MARINO, ADOZIONE DA PARTE DEI SINGLE


La Legge sammarinese ha anticipato di circa 4 lustri quella italiana. Nel 1986 difatti è stata promulgata la Riforma dei diritto di famiglia (Legge numero 49 del 26 aprile 1986, pubblicata il 22 maggio 1986) che prevede, all’articolo 62 (Requisiti degli adottanti) quanto segue: “L’adozione è consentita ai coniugi o a singola persona che siano in possesso dei seguenti requisiti: aver compiuto i venticinque anni; essere in grado di educare, istruire e mantenere i minori che intendono adottare; aver superato l’età dell’adottato di almeno diciotto anni e di non più di quarantacinque anni. Sono consentite più adozioni anche con atti successivi.

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