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San Marino, la riforma del sistema previdenziale

da Redazione

Continua il confronto con le categorie e i sindacati.

 

di Daniele Bartolucci

 

Che la riforma delle pensioni sia una priorità per San Marino lo ha detto a chiare lettere anche il Fondo Monetario Internazionale. Del resto, l’attuale normativa sta mettendo a rischio l’intero sistema, già messo a dura prova dalla crisi economica che ha portato meno contributi nelle casse dei fondi pensione e, soprattutto, ridotto il numero di lavoratori occupati, che sono poi coloro i quali versano questi contributi.

E così la Segreteria di Stato alla Sanità ha avviato il confronto con le organizzazioni sindacali e le categorie economiche per la definizione della Riforma Previdenziale, già dall’anno scorso. Ora gli incontri sono ricominciati con nuovi dati e nuove proiezioni, come spiega la stessa Segreteria competente: “Dopo aver condiviso il risultato del lavoro della Commissione Tecnica sulla Previdenza, le parti hanno preso in esame i principali dati scaturiti dal nuovo bilancio tecnico attuariale trasmesso dalla Segreteria. Ci si è soffermati in particolare su alcune proiezioni specifiche che misurano gli impatti realizzati sul sistema attraverso l’introduzione di alcune ipotesi di riforma avanzate dalla Commissione stessa e su ulteriori ipotesi di intervento sulle quali la Segreteria di Stato ha chiesto di porre particolare attenzione”. Purtroppo, “si conferma una situazione di rilevante criticità e complessità che va affrontata con molta attenzione e con grande senso di responsabilità da parte di tutti”. Il Segretario Franco Santi ha quindi ribadito “la volontà dell’esecutivo di ricercare la massima condivisione sulle linee principali di indirizzo che dovranno guidare il processo di riforma”.

Tra le indicazioni, come noto c’è il superamento della cosiddetta “quota 100” che verrà probabilmente innalzata a 103 (età più anni di contribuzione), ma anche il passaggio dal sistema retributivo attuale ad uno con calcolo contributivo. Resta da capire se e come si interverrà invece sulle pensioni già in essere (retroattività, ricalcolo?) e su quelle che si stanno per completare oggi (chi lavora da più di trent’anni e si avvia ad uscire dal mondo del lavoro, quindi).

Inoltre, durante gli incontri si sono registrate diverse richieste che saranno oggetto di ulteriore approfondimento già dal prossimo incontro, che è stato programmato per il 13 febbraio.

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